Sarà impossibile non immedesimarsi e ridere delle debolezze umane di ognuno di noi, soprattutto quando si parla di invecchiamento, attraverso le parole brillanti e sagaci di Paolo Hendel, interprete e autore (assieme a Marco Vicari) de ‘La giovinezza è sopravvalutata’, per la regia di Gioele Dix, , in scena giovedì 10 e venerdì 11 giugno, al Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo, alle 20.30.
“Tutto è iniziato il giorno in cui ho accompagnato mia madre novantenne dalla nuova geriatra. In sala d’attesa la mamma si fa portare in bagno dalla badante. Un attimo dopo la geriatra apre la porta del suo studio, mi vede e mi fa: ‘Prego, sta a lei…’.” Grazie a quell’incontro Paolo Hendel si rende conto che si sta “pericolosamente” avvicinando alla stagione della terza età e che è venuto il momento di fare i conti con quella che Giacomo Leopardi definisce “la detestata soglia di vecchiezza”. Lo fa a suo modo, in una sorta di confessione autoironica
sugli anni che passano, con tutto ciò che questo comporta: ansie, ipocondria, visite dall’urologo, la moda dei ritocchini estetici e le inevitabili riflessioni, sia di ordine filosofico che pratico, sulla “dipartita” (“Meglio farsi cremare e diventare un diamante, secondo le più recenti tendenze, o far spedire le proprie ceneri con un razzo nello spazio”?). Le paure, le debolezze, gli errori di gioventù sommati agli “errori di maturità” sono una continua occasione di gioco nel quale è impossibile non rispecchiarsi, ciascuno con la propria vita, la propria esperienza e la propria sensibilità, in una risata liberatoria.
Utilizzando il linguaggio dello stand up comedy, avvalendosi della preziosa e irrinunciabile complicità del coautore Marco Vicari e del regista Gioele Dix, Hendel racconta con una sincerità disarmante non solo sé stesso ma anche un Paese, l’Italia, che, come dicono le statistiche, sta invecchiando inesorabilmente, tra “supernonni” che mandano avanti le famiglie e anziani medici in pensione richiamati al lavoro per mancanza di personale (“Di questo passo, quando il paziente dirà al medico ‘C’è da cambiare il pannolone’, si sentirà rispondere: ‘Quale? Il mio o il suo?’ ”). Se è vero che la giovinezza è sopravvalutata, Hendel non vuole essere frainteso e precisa: “Sono comunque contento di essere stato giovane, mi sono trovato bene e se mi dovesse ricapitare lo rifarei anche volentieri…” E alla “detestata soglia” tanto temuta da Leopardi risponde con “la vita è adesso” del nostro poeta contemporaneo Claudio Baglioni. Quello che conta è mantenere viva, a qualsiasi età, la curiosità, l’interesse e la passione, come dimostra lo stesso Hendel che sfida gli acciacchi degli anni calcando con fanciullesco entusiasmo e rinnovata energia il palcoscenico, sua seconda casa da ormai oltre trent’anni.
La biglietteria del Nuovo Teatro di Gradisca (tel. 0481.969753) sarà aperta ogni martedì dalle ore 17 alle ore 19, ogni sabato dalle ore 10.30 alle ore 12.30, anche un’ora prima di ogni rappresentazione. Trattandosi di un recupero della stagione 2019/20 rimarranno validi per queste recite gli abbonamenti e i biglietti già acquistati. L’ingresso a Teatro è consentito indossando sempre la mascherina chirurgica o superiore.
Lo spettacolo sarà poi ospite del Circuito dell’Ente Regionale Teatrale in diverse piazze: Teatro Verdi di Maniago (21 e 22 giugno, alle 20.15), Auditorium Comunale di Lestizza (23 e 24 giugno, alle 20.15), 25 giugno Comunale di Polcenigo , alle 20.15, 26 e 27 giugno Teatro Lavaroni di Artegna, 20.15).
Foto Rudy Falomi