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POLCENIGO: venerdì inizia la stagione del TEATRO COMUNALE con COL TEMPO, SAI | AVEC LE TEMPS

POLCENIGO: venerdì inizia la stagione del TEATRO COMUNALE con COL TEMPO, SAI | AVEC LE TEMPS

Toccherà al giornalista Massimo Cotto e al cantautore Piero Sidoti inaugurare la prima stagione del Teatro Comunale di Polcenigo. La rassegna, intitolata Arte nel Borgo e promossa da amministrazione comunale e Circuito ERT, prenderà il via venerdì 15 novembre alle 21 con Col tempo, sai / Avec le temps, uno spettacolo che rilegge le pagine più belle della chanson francese e dei cantautori della scuola genovese.                   Col tempo, sai è uno spettacolo nato circa quattro anni fa che avrebbe dovuto avere per protagonisti Gianmaria Testa, il giornalista Massimo Cotto e il pianista jazz Roberto Cipelli. Purtroppo Gianmaria Testa si ammalò improvvisamente e morì nel marzo del 2016.

Massimo Cotto e la produttrice e moglie di Gianmaria Testa, Paola Farinetti, hanno ripensato al progetto e hanno deciso di dargli una nuova forma, quella del reading, nel quale accanto a Massimo Cotto si è aggiunto il cantautore friulano Piero Sidoti, con la sua chitarra e la sua voce inconfondibile, che di Gianmaria è stato amico discreto, e a cui toccherà dar voce a chansonnier e cantautori.
In poco meno di due ore scorrono le immagini in bianco e nero della rive gauche esistenzialista di Saint Germain-des-Pres e del leggendario Tabou, di Juliette Greco e di Edith Piaf che cantava come “centodiecimila uccelli dall’ugola insanguinata”, come disse una volta un altro grande di Francia, Leo Ferrè; del grande Brassens e dell’immenso Brel, belga innamorato di Parigi che andò a morire alle isole Marchesi, dove “per assenza di vento, il tempo s’immobilizza, e si parla della morte come tu parli di un frutto”; di quel Gainsbourg “morto per aver bevuto troppe sigarette”, come scrisse Libération, e di quel Boris Vian che fondeva jazz e letteratura e immortalava la figura del disertore nella canzone di Francia. E poi, le canzoni che indossavano dolcevita neri e occhiali dalla montatura spessa, quelle scritte da Umberto Bindi, Luigi Tenco e Gino Paoli, attorniati da quattro amici al bar e immersi in un mondo da cambiare. E poi, Fabrizio De André e tutti gli altri, che hanno cantato Genova per noi che stiamo in fondo alla campagna, e la Parigi che non smette di brillare anche quando si addormenta.

La stagione di Polcenigo proseguirà venerdì 17 gennaio con Il malato immaginario – l’ultimo viaggio, la Commedia dell’Arte di Stivalaccio Teatro, giovane compagnia impegnata nella rilettura dei classici, e si concluderà venerdì 13 marzo con Simone Cristicchi, autore e interprete di Esodo. Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it o chiamando il Comune di Polcenigo (0434 74001).

About Carlo Liotti

Giornalista Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti da Aprile 2013. Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari. Appassionato di fotografia e di viaggi, capo redattore de ildiscorso.it, reporter/collaboratore per altri canali di comunicazione.

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