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“Prima Mondiale” del nuovo progetto classico solista di Luka Šulić dei 2Cellos

“Prima Mondiale” del nuovo progetto classico solista di Luka Šulić dei 2Cellos

LUKA ŠULIĆ

Prima Mondiale

Una straordinaria serata di gala, un concerto storico, un’impresa mai riuscita a nessuno prima d’ora. Ieri, al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste – gremito in ogni ordine di posto con fan accorsi dal Giappone, dagli Usa, da mezza Europa e da tutta Italia – è andata in scena la Prima Mondialedel nuovo progetto classico di Luka Šulić, uno dei più importanti e virtuosi musicisti della scena strumentale mondiale: il primo musicista nella storia a suonare “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi per violoncello e orchestra d’archi.

“Mi piacciono le sfide, anche quando torno alle mie origini, quelle delle musica classica”.

Contemporaneamente ai 2Cellos, Luka Šulić ha così deciso di tornare alle origini e di avviare un nuovo progetto solista dedicato a una delle pagine più suggestive della storia della musica classica, un capolavoro che ha sempre amato sin da bambino e che ha preparato meticolosamente negli ultimi due anni nell’inedita versione per violoncello solista e orchestra d’archi.

 “Vivaldi è perfetto per far innamorare qualcuno della musica classica. È intenso, a suo modo rock”.

Un progetto che ha preso il via ufficialmente ieri sera in Italia, accolto in maniera trionfale dal pubblico con una standing ovation interminabile, e che nei prossimi giorni diventerà anche un album in studio e un tour mondiale che a partire dal prossimo ottobre lo porterà nei principali teatri.

La prima parte del concerto, che lo ha visto sul palco assieme all’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, è stata interamente dedicata a “Le Quattro Stagioni”, mentre per la seconda parte Šulić ha scelto altre straordinarie pagina della musica classica: da “Invierno Porteño” di Astor Piazzolla a “Passacaglia” di Halvorsen, eseguiti assieme alla giovane sorella violinista Eva Šulić, enfant prodige della scena musicale classica slovena, passando per il “Concerto in do maggiore” di Haydn e “Czardas” di Monti.

A grande richiesta, dopo una lunghissima ovazione, Sulić è tornato sul palco e ha salutato il pubblico con “Nessun Dorma” di Puccini e “Meditation from Thais” di Jules Massenet.

Due ore di pura e autentica magia.

Una produzione VignaPR e AND Production, in collaborazione con la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste.

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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