Non è Natale se sul palcoscenico del Politeama Rossetti non si possono ritrovare i più amati e deliziosi balletti del repertorio più classico: il 28 e il 29 dicembre è infatti protagonista il Balletto di Mosca “La Classique” che per due serate consecutive farà rivivere il sogno della secolare tradizione della danse d’école, invitandoci a sognare con Lo Schiaccianoci e La Bella Addormentata. Applaudita in Italia e all’estero dove è regolarmente in tour, la formazione fondata nel 1990 da Elik Melikov – che tuttora la dirige, darà prova di grande crescita e della perfezione tecnica che la rende adatta ad affrontare i titoli più amati e complessi del grande repertorio, liberandoli però dai ridondanti e obsoleti formalismi e riproponendoli rinnovati e adatti al gusto del pubblico odierno. Il Balletto di Mosca “La Classique” ha in repertorio tutti i grandi capolavori del balletto dalla emozionante Trilogia Ciajkovskij (di cui ammireremo le prime due parti) a Giselle, Cenerentola, La Bayadère, Paquita, Don Chisciotte e Coppelia. E costante è il lavoro di allestimento di nuove creazioni che vanno ad arricchire questo già folto carnet. Per affrontare simili coreografie è fondamentale un assieme di qualità: la compagnia di Melikov è ricca di talenti. Annovera circa cinquanta elementi di elevato rango, provenienti dalle migliori scuole e accademie, dal Bolshoi di Mosca, dal Kirov di San Pietroburgo, dai Ballets Theatres di Kiev e Odessa. Fra tutti spicca, dal 2006, la splendida etoile Nadeja Ivanova, ballerina affascinante per capacità interpretativa e padronanza tecnica. Dopo il diploma con lode alla Scuola di Danza dell’Opera di Perm, ha danzato con il Teatro dell’Opera di Ekaterinburg e con il Balletto Nazionale Russo ed ha meritato premi ambìti come il Prix de Lausanne ottenuto nel 1998.
Il dittico di balletto si aprirà sabato 28 dicembre alle 20.30 conLo Schiaccianoci, uno dei capolavori ottocenteschi, per antonomasia adatto all’atmosfera natalizia: fu l’ultima opera di Marius Petipa, tratta dal racconto di E.T.A. Hoffmann Schiaccianoci e il Re dei Topi. La partitura conta sull’afflato romantico di Čiajkovskij (che proprio in questa composizione sperimentò per la prima volta l’uso della celesta), mentre la coreografia è stata oggetto di molte rivisitazioni successive: famosa quella di George Balanchine per il New York City Ballet che nel 1954 divise per la prima volta il balletto in due parti, la realtà e il sogno. E – in tempi attuali – irraggiungibile quella del geniale coreografo londinese Matthew Bourne, apprezzata anche dal pubblico dello Stabile regionale. La versione del Balletto di Mosca “La Classique” rimane fedele all’originale, emblema della tradizione ballettistica russa. La coreografia di Valery Kovtun ripercorre i passi di Petipa con lo scopo di restituire lo splendore della veste tradizionale de Lo Schiaccianoci. I costumi di Elik Melikov e le scenografie di Evgeny Gurenko, completamente rinnovati, sono ricchi di dettagli che donano eleganza e pregio all’allestimento. I danzatori ci conquisteranno con i balli dei bimbi, le deliziose caratterizzazioni delle bambole meccaniche, la battaglia di giocattoli tra i topi e i soldatini e il lieto fine, reso sublime dalla grazia e dal virtuosismo del grand pas de deux che rappresenta la summa dell’arte e del talento dei solisti. La Bella Addormentata sarà in scena invece domenica 29 dicembre alle ore 16: partitura di Čiajkovskij e coreografia celebre di Marius Petipa, il balletto ha debuttato nel 1890 a San Pietroburgo per andare in scena sei anni dopo per la prima volta in Italia, al Teatro alla Scala. Il sipario si alza sulla festa di battesimo della principessa Aurora che viene però interrotta dall’arrivo della Fata Carabosse, che, offesa per il mancato invito, getta sulla piccola una maledizione: al 16° anno di età la prinicpessa si pungerà con un ago e morirà. Una delle altre sei fate madrine, quella dei Lillà, riesce a pronunciare un controincantesimo grazie al quale Aurora non perderà la vita, ma cadrà in un sonno profondo. Ai festeggiamenti per i 16 anni di Aurora una signora (Carabosse travestita) le offrirà dei fiori che però nascondono un ago avvelenato. La principessa si punge e cade addormentata così come tutto il regno. Passano 100 anni. Il principe Desirè è a una battuta di caccia. Mentre giunge la notte gli appare la Fata dei Lillà che gli mostra Aurora.È amore a prima vista: il bacio del principe rompe l’incantesimo e la bella addormentata si risveglia mentre il resto del regno torna alla vita. Subito si celebra il matrimonio nella grande sala da ballo del palazzo, e la coppia viene festeggiata con meravigliose danze di cortigiani, dame e di personaggi famosi delle fiabe che appaiono fra piroette e virtuosismi sulla scena.
Per entrambi i balletti le scene sono firmate da E. Gurenko, i costumi dello stesso Melikov, le luci di D. Alekhin. Primi ballerini sono E. Shalyapina, N.Ivanova, E. Migunov, A. Tarasov, S. Kuptsov, D. Smirnov.
Gli spettacoli sono programmati come “fuori abbonamento” nel cartellone del Teatro Stabile regionale.
Informazioni e biglietti sono disponibili presso i consueti punti vendita dello Stabile regionale, sul sito www.ilrossetti.it. Per informazioni si può contattare anche il centralino del Teatro allo 040.3593511.