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Sempre e solo Iron Maiden!

Sempre e solo Iron Maiden!

Foto di Simone di Luca

Erano attesi, erano desiderati e non hanno deluso le aspettative. Una tra le più famose band heavy metal ha acceso le luci del palcoscenico davanti a oltre 15.000 fan in delirio, nella meravigliosa cornice di Piazza Unità d’Italia a Trieste. Il concerto, fortemente voluto dalla Regione FVG e organizzato sapientemente da Azalea Promotion, ha richiamato a Trieste moltissimi fan europei oltre ai tanti italiani provenienti da tutto il paese.

maiden3Il Leader Bruce Dickinson, cantante indiscusso della band, ha preso in mano le redini del gioco riversando tutta la sua energia da ragazzo cinquantottenne, come se fosse al primo concerto e non al 67° del Tour “The book of soul” in programma anche oggi a Spalato (Croazia). Metal è fede e passione, ma la band  dialoga con i fan come due amici al bar che si scambiano battute e si regalano emozioni. Molto simpatico il siparietto tra Dickinson e la scimmietta di peluche che gli viene lanciata in regalo alle prime battute del concerto.

maiden1L’orgoglio britannico ad un certo punto viene palesato dalla band che sfoggia la bandiera inglese, nazione madre di moltissimi gruppi del genere metal. Poi il cantante decide di utilizzarla impropriamente come canna da pesca per catturare i suoi compagni di gruppo diventati pesci per il diletto del pubblico. Ovviamente non esiste concerto degli Iron Maiden senza il beniamino, la mascotte, il simbolo della band, Eddie il testone mostruoso e scheletrico che al suo ingresso affronta i musicisti lottando strenuamente e cadendo ai piedi di Dickinson che teatralmente e tetramente gli strappa il cuore dal petto; adrenalina della folla che sale a mille. I brani sono tutti costantemente seguiti dall’eco dei cori del pubblico, molto partecipe e che regala un forte applauso quando la band condanna gli attentati avvenuti in Germania, dedicando a tutti i fratelli caduti in questa assurda guerra il brano Blood Brothers – Fratelli di sangue.

Lo show prosegue al suon di chitarre e di scenografie mozzafiato, Dickinson sempre più direttore d’orchestra atipico, con cappio al collo per mantenere alta l’atmosfera Dark. Nel finale decide di regalare una bizzarra visione ai suoi fan, calando le braghe ad uno dei chitarristi e mostrando a tutti le chiare natiche del suo compagno di musica: Standing ovation.

Gli Iron Maiden dimostrano di essere ancora sulla cresta dell’onda, inossidabili nonostante il tempo, aggregatori di folle, procacciatori di nuovi e vecchi fedeli di quel culto genuino che è la musica in generale e il metal nello specifico. “Thanks Trieste” gridava Dickinson, “Thanks Iron Maiden” gridiamo noi!!

 

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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