Standing ovation per tutti i protagonisti dello spettacolo Soirées Musicales di Gioachino Rossini, in scena ieri sera nella sala del Castello di Udine. Una serata promossa e finanziata dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, curata dal circolo culturale Espressione Est.
Il tempo incerto ha costretto l’organizzazione a spostare la scenografia all’interno della sala, comportando alcuni disagi legati alle moltissime persone accorse alla visione dello spettacolo. Per permettere agli spettatori rimasti fuori di assistere all’opera è stata riprodotta una replica immediatamente dopo la fine dello spettacolo.
È fondamentale sottolineare la sinergia creatasi tra le varie associazioni artitstico-culturali che hanno dato vita a uno dei generi musicali poco noti al pubblico giovanile, l’opera lirica. Il regista Cristian Finoia ha dato un’interpretazione in chiave moderna delle opere rossiniane, mantenendo nello stesso tempo i temi classici dell’autore; sono scesi in scena quindi marinai e sirene, pizzaioli, toreri e pastorelle. I danzatori classici del Liceo coreutico Uccellis di Udine si sono alternati ai danzatori moderni della scula di danza DNA, presentandosi con originali costumi e accompagnati da semplici ma efficaci scenografie. Traghettatori della serata sono stati i bravissimi coristi, guidati dalle note del Maestro Giuliano Fabbro al pianoforte.
Espressione Est ha seguito tutte le fasi progettuali dello spettacolo: costumi, scenografie, coreografie, sezioni vocali e musicali, fotografia, attraverso i workshop “Operagiovani”, una serie di laboratori artistici realizzati con diverse associazioni del territorio.
Il progetto mostra dei risvolti estremamente positivi: la diffusione di opere musicali generalmente seguite dai soli appassionati, la collaborazione di diverse realtà artistiche del territorio, l’avvicinamento a quel mondo culturale troppo spesso abbandonato a se stesso. La serata di ieri dimostra ancora una volta la voglia di bellezza e di arte dei cittadini; arte non necessariamente sofisticata o eccessivamente precisa, ma semplice espressione di grandi opere culturali interpretate da dilettanti determinati, che hanno voglia di esprimere il loro lavoro senza troppe pretese, ma solo per il semplice gusto di ricevere il premio più ambito per un artista: il riconoscimento del pubblico, l’applauso.
Carlo Liotti