Il personaggio di Paolo Hendel ieri sera sabato 5 ottobre ha invaso il palco del Cinema Teatro Miotto di Spilimbergo , grazie alla voglia di Teatro di Donato Guerra e di tutto “Il Circolo”. Un successo annunciato per Carcarlo Pravettoni…. uno degli uomini più influenti d’Italia. Uomo cardine di grandi aziende, istituti finanziari e partiti politici. Carcarlo Pravettoni nasce nella periferia di Milano, prima di diventare il magnate che tutti conosciamo lavorava in una ditta che eseguiva sondaggi. Poi durante l’estate 1996 ha frequentato un corso di marketing e gestione aziendale applicata (“applicata a che cosa? A questo paio di palle” ha poi dichiarato), per diventare il magnate della finanza e grande politico che si è presentato sul palco di Spilmbergo. Una parodia che molti conoscono e che ha generato ilarità e un sottofondo di verità per le tante battute eseguite sull’attuale scena politica e sulla sua nuova carica di “Sindaco di SPILIMBERGO” …. Dopo aver dato il ben servito a Renzino attuale primo cittadino della città, ha enunciato le sue migliorie ed il suo programma strampalato…dalla distruzione del Castello per innalzare un colossale mostro ecologico in cemento armato ..al sotterramento del Tagliamento ” magro d’estate e pauroso per le piene d’inverno” con il progetto di una super strada sempre da lui finanziata con i “soliti soldi sporchi” di sei corsie e tanti autogrill della sua Pravettoni spa. Uomo molto impegnato anche sul piano sociale: ogni settimana dice almeno una volta la parola “poveri”; sulla sua scrivania si e’ fatto incidere il motto che ha decretato la sua fortuna: “cos’e’ che ho detto???” Dopo essere uscito dai panni di Pravettoni il poliedrico artista ha accennato all’avvento di “Papa Francesco” e sempre dalpunto di vista del suo personaggio Carcarlo gli lascia dire che : “Il nuovo pontefice mi sembra abbia davvero un bel messaggio. – Tant’è che Pravettoni è preocccupato- e questo è un buon segno. Ha deciso di ritirare tutti i suoi soldi dallo Ior. ‘Di questi preti che vogliono fare i poveri non c’è da fidarsi’, ha detto. ‘Svuoto i miei conti e porto tutto alle Cayman’. Lo avete sentito Carcarlo ieri sera ha detto a proposito di Francesco? “San Francesco. Uno che nasce da una famiglia ricca, famiglia di mercanti, un padre e una madre che si sono fatti un mazzo così a metter su la fabbrichetta per garantire al figlio un avvenire. E lui cosa ti combina? Regala tutto ai poveri e se ne va in giro coperto di stracci. Se ero io suo padre, due sberle e a lavorare in fabbrica! Due giorni alla pressa e poi ti passa la voglia di parlare agli uccelli!”. Dal 2000 in poi non lo voleva più nessuno. Oggi, a parte qualche eccezione, se non appari sul piccolo schermo non si esiste. Ed in teatro in questi tempi di crisi se non sei in vista nei palinsesti delle televisioni non c’è nessuno che viene a vederti. Ma ieri sera in grande spolvero Hendel ha riempito la sala di ilarità ed applausi accompagnato dalle musiche dal vivo di Ranieri Sessa, Scritto dallo stesso protagonista, con la collaborazione di Sergio Staino, Francesco Borgonovo e Marco Vicari. Una soddisfazione per Donato Guerra che sogna di rivedere il teatro di Spilimbergo pieno di spettatori, ed è lo stesso attore sul palco che invita i presenti ad andare più spesso in teatro perché “il teatro è vita” ed è con questo augurio che saluta il pubblico dopo un esilarante bis con la parodia della fiaba di “Capuccetto Rosso”.
Enrico Liotti
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