Sarà dunque Loano (SV) ad ospitare la sesta tappa diSuonare@Folkest, l’iniziativa che seleziona e mette a confronto le migliori proposte della musica folk italiana. Gli artisti che saliranno sul palco il 2 aprile a partire dalle 21.00, presso l’Auditorium della Biblioteca civica di Loano (Palazzo Kursaal. Corso Roma, 9, ingresso gratuito), sono: i Domo Emigrantes, Lorenzo Malvezzi e iFooga&Nico.
I Domo Emigrantes nascono a Lodi nel 2009 con lo scopo di promuovere le tradizioni popolari e le musiche del sud dell’Italia e del Mediterraneo. Pizziche, Tarante e Tammuriate si uniscono con elementi etnici, sonorità jazz e arrangiamenti nuovi e originali, corredati da una serie di strumenti insoliti ed esotici (tembûr curdo, fujara, flauti e percussioni etniche, violino e tanti altri), mantenendo però inalterato il ritmo originale della tradizione.
Il gruppo ha tenuto numerosi concerti in tutta Italia, ma anche all’estero (Francia, Lituania, Moldavia, Russia, Svizzera). Nel 2015 hanno partecipato al Festival Internazionale in Francia, all’Ethnoambient Festival in Croazia ed al prestigioso Festival classico di Instanbul.
Il loro primo disco,”Domo Emigrantes”, risale al 2011, mentre il secondo Cd esce nel 2015 con il titolo “Kolymbetra”, termine greco che indica un tipo di piscina presente ai tempi dei romani, utilizzata per effettuare giochi acquatici, ma il nome si riferisce anche al famoso sito archeologico situato nel cuore della Valle dei templi di Agrigento. Il cd venne accompagnato da un video promozionale e da due video di brano tratti dall’album: “Leucade” e “Li to trizzi”. In questo progetto i Domo Emigrantes hanno deciso di mettere al centro dell’attenzione la tradizione siciliana che porta al suo interno i segni dell’arte e della musica di tutte le civiltà che sono passate, nel corso dei secoli, per la nostra Kolymbetra del Mediterraneo e ricordiamo in particolar modo l’influenza dei paesi Arabi, della Turchia, per poi passare alla Grecia ed alla Spagna. Con questo nuovo progetto, dunque, i Domo Emigrantes vogliono omaggiare e divulgare la storia e le radici non solo del meridione italiano, ma di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, un mare ricco di passioni, segreti e misteri.
Lorenzo Malvezzi è un polistrumentista genovese, autore di Musiche per Rai Trade “Mani IN alto Sax” disco di sonorizzazioni per programmi tv Rai, nonché autore di alcune hit tra le quali ricordiamo “Fortuna che ci sei Dj”, che è diventata la sigla della celebre Radio Deejay. Malvezzi ha composto anche numerose colonne sonore per cortometraggi come ad esempio “le rendes-fouz” di Pibiri e “Il risveglio” di Paolo Serra. Lo ricordiamo anche come musicista di palco per alcuni comici di Zelig (tra i quali citiamo Maurizio Lastrico), come attore e inviato per Striscia La Notizia in particolare con alcuni scoop di Max Laudadio. Esperto cantautore è stato vincitore del Varigotti Festival del Lanterne rock; è arrivato invece terzo al Biella Festival ed è stato premiato con menzione dal Mei per il miglior testo al Salone del Libro di Torino. Viene chiamato come ospite a numerosi festival insieme a Davide Van De Sfroos o alla Bandabardò e spesso apre i concerti per Tricarico.
Il suo cognome deriva da Mali-Vezzi, ossia le “cattive abitudini”, dure a morire per antonomasia e proprio seguendo la via del suo nome i suoi testi si contraddistinguono per i loro modi caustici e originali. Attualmente, dopo il successo con “Canzoni di una certa utilità sociale” (disco finalista al Premio Bindi), porta in giro il suo nuovo album: “Filastrocche per bambini cattivi”, dove i bambini cattivi siamo noi adulti, ma nonostante questa nostra indole malvagia ci rimane ancora una flebile speranza: quella di giocare e sognare sulle contraddizioni della nostra stessa natura.
Fooga&Nico è un progetto che nasce grazie all’incontro tra la band “Fooga” (fuga) e il cantautore Nicola Farinello,
verso la fine del 2010. I loro testi sono tutti rigorosamente in italiano e raccontano l’attuale situazione storica e sociale del nostro Paese. Tra le tematiche più ricorrenti troviamo il disagio delle nuove generazioni, l’amore ai nostri giorni, oppure le precarie condizioni lavorative degli operai, spesso costretti a manifestare su di una gru pur di farsi notare e mostrare a tutti le problematiche legate a questo lavoro, tenute nascoste da troppo tempo. La loro idea si ispira all’arte come impegno, un concetto sviluppatosi soprattutto nei primi anni del ‘900 fino almeno agli anni ’70 e che continua ancora oggi (anche se in Italia con una risonanza mediatica decisamente più limitata). Il loro scopo è quindi usare l’opera d’arte per diffondere un messaggio, costruttivo o dissacrante che sia. il concetto di fondo nelle canzoni dei Fooga&Nico è quello di osservare il mondo che ci circonda per poterne cogliere tutte le sfumature, le dimensioni che lo compongono, analizzando il tutto da vari punti di vista e creando dunque una dimensione intima dove l’ascoltatore può immedesimarsi e riconoscersi o comunque trovare spunti per riflettere.
Le loro canzoni spaziano dalla classica ballata cantautorale acustica fino alle ballate rock con influenze provenienti dalla musica psichedelica e dal rock progressivo.
A febbraio 2014 la band ha partecipato alla “Notte Rossa” di Torino, rassegna del Premio Fred Buscaglione e a luglio hanno partecipato al “progetto giovani” del Collisioni Festival 2014 a Barolo (CN). Nel maggio del 2015 partecipano al F.I.M. di Genova (Fiera Internazionale della Musica), mentre a giugno dello stesso anno al FestiValbisagno 2015. Nel 2016 i Fooga&Nico sono impegnati nello sviluppo di un singolo intitolato “Il lato oscuro” che uscirà per Maia Records di Genova e Presente Futuro (un’associazione di Genova che sostiene e promuove vari progetti artistici e culturali, come ad esempio il FestiValbisagno, che è anche il nostro produttore).