PRIMA NAZIONALE D’ECCEZIONE, “DITEGLI SEMPRE DI SI'” CAPOLAVORO TRAGICOMICO DI EDUARDO DE FILIPPO. REGIA DI ROBERTO ANDO’
PORDENONE- Sarà il debutto in prima nazionale della nuova produzione della Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, in coproduzione con la Fondazione Teatro della Toscana, a segnare, venerdì 25ottobre (ore 20.30, con repliche fino a domenica 27), l’avvio ufficiale della Stagione di Prosa 2019/2020 del Teatro Verdi di Pordenone, firmata dalla consulente artistica Natalia Di Iorio.
In scena una delle più fortunate e divertenti commedie di Eduardo “Ditegli sempre di sì”, un’opera vivace e surreale che suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale. A metterla in scena è una compagnia che da sempre valorizza il l’immenso patrimonio culturale della famiglia De Filippo, e che continua il suo rigoroso lavoro anche dopo la prematura scomparsa del suo ideatore Luca, sotto la direzione dell’attrice Carolina Rosi.
Si tratta di uno dei primi testi di Eduardo De Filippo (una prima stesura è del 1925) ed è il primo in assoluto in cui il grande drammaturgo affronta il tema della follia. Un’opera vivace e molto divertente, tra le più fortunate del repertorio eduardiano, il cui protagonista, Michele Murri, è un pazzo metodico con la mania della perfezione. Erroneamente congedato come “guarito” dal manicomio che lo ha ospitato, Michele – interpretato da un grande protagonista delle scene, senza dubbio tra i maggiori attori italiani come Gianfelice Imparato, volto notissimo anche del piccolo e grande schermo – torna a casa dalla sorella Teresa (Carolina Rosi) e inizia, lucidamente, furiosamente, a sperimentare e stravolgere gli effetti della cosiddetta “normalità”. A guidarli in scena Roberto Andò, raffinato regista, abituato a muoversi con disinvoltura tra cinema, lirica e teatro che si cimenta per la prima volta con un testo di De Filippo. “Il luogo dove siamo convocati – sottolinea Andò – è il tipico interno piccolo-borghese di Eduardo, il salottino, e subito diviene lo specchio scheggiato della follia del protagonista, l’antro in cui la sua mente può elaborare, manipolare, e distorcere, i ragionamenti e i sofismi di chi gli viene a tiro, scardinandone la fragilità e la vanità”.
Una commedia che, pur conservando le sue note farsesche, suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia e che, dopo le edizioni portate in scena da Eduardo (a partire dal 1932, con i fratelli Titina e Peppino) e da Luca De Filippo nel 1997 (limitandoci alla famiglia), è affidata adesso alla sensibilità ed al rigore del regista siciliano.
“Un grande protagonista della scena nazionale – aggiunge Carolina Rosi – abituato a muoversi tra cinema e teatro, qui alla sua prima esperienza con la scrittura di Eduardo. Con Roberto Andò proseguiamo il progetto, avviato da Elledieffe nel 2016 di diffusione e valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale italiana iniziato con Marco Tullio Giordana e proseguito con la coproduzione di spettacoli diretti da Carlo Cecchi e Mario Martone”.
Grandi interpreti di più generazioni si uniscono a Gianfelice Imparato e Carolina Rosi, completando un cast che accoglie Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo, Edoardo Sorgente, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Viola Forestiero, Vincenzo D’Amato, Boris De Paola. Le scene e le luci sono di Gianni Carluccio, i costumi di Francesca Livia Sartori.
Dopo la “prima” a Pordenone, lo spettacolo sarà in tournée nazionale in molte città italiane, (tra cui Torino, Napoli, Firenze, Roma, Modena, Parma, Milano, fino alle ultime recite di stagione previste il 23 e 24 aprile in Svizzera, al Teatro di Locarno)
Lo spettacolo è proposto in abbonamento nei percorsi Blu, Libero, Fidelity Gold e Fidelity Platium per il debutto di venerdì; Giallo, Arancio e Libero per il sabato (sempre alle 20.30), Verde e Libero per la domenica: per questa replica (ore 16.00) apre Happy Kids: laboratori e letture per bambini
nfo e biglietti in biglietteria e on-line www.comunalegiuseppeverdi.it.
Enrico L.