Sei spettacoli teatrali musicali, per fare un viaggio tra i vari generi della musica, e quattro per i bambini, che più hanno sofferto durante il lock down: è quanto proporrà da giovedì 9 luglio l’edizione 2020 di Verdid’estate, la rassegna estiva del Teatro Verdi di Gorizia. Un’edizione particolare sotto tanti punti di vista, a cominciare dalla location scelta: a ospitare le dieci serate sarà infatti il Teatro stesso, per una precisa scelta del Comune, quella di consentire al pubblico di riappropriarsene. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 20.30, con un biglietto unico di ingresso a 3 euro, che potrà essere prenotato tramite l’apposito link sul sito del Teatro (http://www1.comune.gorizia.it/teatro/) o acquistato a partire da due giorni prima dello spettacolo in biglietteria dalle 17 alle 19, oltre che dalle 19 alle 20 la sera stessa della rappresentazione. Per consentire lo svolgimento della rassegna in sicurezza, gli spettatori avranno a disposizione 80 posti, tutti in Platea, in modo da consentire il distanziamento. Sarà obbligatoria la mascherina fino al momento in cui gli spettatori saranno seduti al loro posto e saranno forniti gel disinfettanti per le mani.
Il cartellone estivo, allestito dal direttore artistico, Walter Mramor, si aprirà giovedì 9 luglio con l’ensemble di prestigiosi artisti regionali #Voltalacarta, che proporrà Quello che non ho, spettacolo che nasce dal desiderio di raccontare Fabrizio De Andrè, a 20 anni dalla sua scomparsa, non solo dal punto di vista musicale, ma dell’artista a tutto tondo. Gli appuntamenti teatral musicali continueranno mercoledì 15 luglio con Swing all around del Gorni Kramer Quartet, che propone da quindici anni un repertorio di rilettura di brani del grande musicista e fisarmonicista scomparso nel 1995, oltre che di musiche legate all’età d’oro dello swing. I grandi classici dello swing italiano e americano saranno interpretati martedì 28 luglio dal trio vocale triestino tutto al femminile Les Babettes, in Cheek to cheek. Giovedì 6 agosto sarà la volta di Mirage del Baretè quartet, composto da musicisti con background musicali diversi che uniscono le loro personalità per elaborare composizioni originali, dove i suoni arcaici incontrano quelli moderni e i ritmi popolari si fondono con le armonie del jazz contemporaneo. Venerdì 28 agosto il mezzosoprano goriziano Romina Basso interpreterà Se la musica fosse il cibo dell’amore, un viaggio sentimentale nella musica delle corti seicentesche dall’Inghilterra all’Italia attraversando la Spagna. Martedì 8 settembre, nell’ambito della rassegna Nei suoni dei luoghi, la Camerata Laibach, ensemble cameristico sloveno composto da strumenti ad arco, porterà al Verdi Romantiche risonanze e colori europei.
Gli spettacoli del filone Young, per i più piccoli, saranno inaugurati martedì 21 luglio da Le quattro stagioni, di cui è protagonista un piccolo seme che aspetta di germogliare e che racconta i sempre sorprendenti avvenimenti che in ogni istante la natura offre. Lunedì 3 agosto Aladino e la lampada magica nella versione di Anà-Thema e Teatro della Corte di Udine affascinerà i mini spettatori. Martedì 25 agosto ne Il giardino del gigante il celebre racconto di Oscar Wilde farà riflettere sui temi della relazione, dell’amicizia e della necessità di aprirsi all’altro per conoscere e scoprire la bellezza della condivisione. La Contrada di Trieste racconterà martedì 1 settembre l’avventura di una ballerina di carillon che scende dal suo piedistallo in Sisì, Ottone e la cantina musicale.
Lo spirito di Verdid’estate è spiegato dal direttore artistico, Walter Mramor: “Ho pensato per Verdid’estate 2020 a un percorso tra i generi musicali: le sei serate che compongono il programma teatral-musicale spaziano dalla musica barocca alla musica romantica, dal jazz allo swing fino al cantautorato, con protagonisti artisti di spicco del nostro territorio – il mezzosoprano Romina Basso, il fisarmonicista Sebastiano Zorza, il trio femminile Les Babettes, il cantante Simone Bertogna, il Bareté Quartet – oltre a un’ospite dalla vicina Slovenia, l’ensemble d’archi Camerata Laibach, organizzato in collaborazione con Nei suoni dei luoghi. Sei eventi originali che ci immergono ognuno in una diversa atmosfera. Completano il programma quattro serate per i più piccoli, che hanno sofferto la chiusura imposta dalle misure di prevenzione, e possono ora rivivere la gioia del teatro dal vivo. Verdid’estate quest’anno si svolge in Teatro per una precisa scelta: offrire alla città e al pubblico la possibilità di riappropriarsi di questo meraviglioso spazio, ricominciare già quest’estate, a frequentare il teatro – in sicurezza e potendo godere del raffrescamento della sala. Vorrei terminare con un ringraziamento: questa rassegna è stata possibile grazie alla disponibilità e alla collaborazione degli artisti che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa. Il settore dello spettacolo è stato profondamente penalizzato dal lock down ed ora c’è bisogno di essere tutti uniti – artisti, pubblico, istituzioni – nella ripartenza”.
“Il Teatro è uno dei luoghi simbolo di una comunità e il Verdi per Gorizia lo è a pieno titolo. Per questo lo riapriremo per gli spettacoli estivi, per permettere ai cittadini di riappropriarsene, godendo degli appuntamenti che abbiamo preparato in piena sicurezza. L’ amore per il teatro e la cultura è forte nella nostra città, come dimostrano anche i dati entusiastici ottenuti dalle stagioni artistiche degli ultimi anni, ed è quanto mai importante in momenti come quello che stiamo vivendo”, rimarca il sindaco, Rodolfo Ziberna. L’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Oreti, invita il pubblico a vivere la rassegna: “Nel rispetto delle norme in vigore, Gorizia è ripartita anche in ambito culturale. Dopo la riapertura del Castello, riparte anche con il teatro d’estate. Abbiamo pensato alla musica, alle famiglie e ai bambini che, assieme agli anziani, hanno sofferto maggiormente il blocco sociale dovuto dal covid-19. Presentare il cartellone estivo del Verdi è stata una corsa contro il tempo e la scelta di riaprire il Teatro va soprattutto nella direzione di riappropriarci degli spazi che siamo abituati a frequentare. Prima dello stop, il Verdi aveva registrato numeri, consensi e presenze che mai aveva avuto in precedenza e con gradualità vogliamo tornare a quei livelli perché, tra l’altro, il teatro produce prezioso indotto a favore del territorio. Ringrazio l’ottimo direttore artistico, Walter Mramor, che ancora una volta ha prodotto il miracolo. In questo senso il mio invito di “vivere” il Verdid’estate è rivolto a tutti i cittadini della città e del territorio”.