Dopo il successo della “prima”, con l’applauditissima esibizione della reginetta di X Factor Chiara, torna ad aprirsi il sipario del Teatro Verdi di Gorizia. Venerdì 8 novembre il cartellone di prosa sarà inaugurato da “Due paia di calze di seta di Vienna” di Carpinteri e Faraguna, testo molto amato e punta di diamante delle produzioni della compagnia triestina La Contrada. Commedia in due atti scritta nel 1986, partendo da Le sorprese del divorzio di Alexandre Bisson e Mille Mars, “Due paia di calze di seta di Vienna” è stata uno dei maggiori successi del teatro in lingua triestina, nonché lo spettacolo, che nello stesso anno ha inaugurato la stagione dell’allora Teatro Cristallo. Da allora, la Contrada ne ha curato numerose riprese, portandolo in scena anche in Australia, dove ha fatto registrare una tournée trionfale nel 1993.
Affresco di Trieste e dei suoi abitanti nel 1919, con una guerra mondiale alle spalle e con un’identità di territorio in divenire, lo spettacolo riesce a divertire partendo da tematiche come il divorzio o gli scambi di persona, affidando a una donna, Stefania Duda degli Ivanissevich il potere e l’onere di difendere i diritti della figlia.
Entrambi nati nel 1924 a Trieste, Lino Carpinteri e Mariano Faraguna furono i fondatori del settimanale umoristico “La Cittadella”, che uscì abbinato al quotidiano “Il Piccolo” per cinquantaquattro anni consecutivi, diventando lo specchio della vita cittadina, acuto osservatore e ironico commentatore delle vicende politiche, sociali e culturali di Trieste. Giornalisti, scrittori e autori teatrali, Carpinteri e Faraguna pubblicarono dal 1966 i sei libri delle “Maldobrìe” e altri testi, crearono la trasmissione radiofonica “Il Campanon” per la RAI del Friuli Venezia Giulia e adattarono per le scene teatrali la fortunata trilogia formata da Le maldobrie (1970), Noi delle vecchie province (1972) e L’Austria era un paese ordinato (1974), tutte rappresentate dal Teatro Stabile regionale. Il grande successo della “trilogia” fu legato anche alla sapiente regia di Francesco Macedonio. Carpinteri e Faraguna tornarono al teatro proprio scrivendo nel 1986 Due paia di calze di seta di Vienna, la prima – e sicuramente la più fortunata – delle numerose commedie che i due autori avrebbero scritto negli anni per la compagnia della Contrada. Seguirono, dal 1986 al 2004, Un biglietto da mille corone, Marinaresca, Co’ ierimo putei…, Sette sedie di paglia di Vienna, Putei e putele, Pronto mama…?, Locanda Grande e Cosa dirà la gente?.
A firmare la regia di questo nuovo allestimento è il Direttore artistico della Contrada Francesco Macedonio, che ha portato in scena con successo tutte le opere di Carpinteri e Faraguna. Lo spettacolo si affida alle corde recitative di un’ interprete “storica” come Ariella Reggio. Ad affiancarla sul palco del Bobbio ci saranno Massimiliano Borghesi, Gualtiero Giorgini, Adriano Giraldi, Maria Grazia Plos, Marzia Postogna, Maurizio Zacchigna, e Laura Antonini. Scenografie e costumi sono di Andrea Stanisci, le musiche sono di Livio Cecchelin, mentre il disegno-luci è di Bruno Guastini.
Prosegue intanto la prevendita al Botteghino del Teatro Verdi, in corso Italia, che rimane aperto dal lunedì al sabato dalle 17 alle 19. Un appuntamento, quello di venerdì, particolarmente atteso dai tanti abbonati che hanno scelto il cartellone della Prosa, con un incremento sostanziale rispetto alle tessere sottoscritte la scorsa stagione artistica.
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