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2 maggio alle ore 21 alla Sala Bartoli,TEATRO ROSSETTI TRIESTE  “En attendant Beckett”

2 maggio alle ore 21 alla Sala Bartoli,TEATRO ROSSETTI TRIESTE “En attendant Beckett”

Debutta il 2 maggio alle ore 21 alla Sala Bartoli, “En attendant Beckett” un percorso multimediale ideato da Glauco Mauri e Roberto Sturno, con la collaborazione di Andrea Baracco. Per lo Stabile del Friuli Venezia Giulia è l’occasione di fare omaggio ad uno dei più autorevoli Maestri del teatro italiano, Glauco Mauri, che darà vita anche a “L’ultimo nastro di Krapp”: capolavoro di scrittura e di interpretazione”.

Il ritorno di Glauco Mauri al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – dal 2 al 12 maggio alla Sala Bartoli in “En attendant Beckett” – corona la stagione “Altri Percorsi” che, giunta ormai alle sue battute finali, propone uno spettacolo di elevatissima qualità. Per lo Stabile, però, “En attendant Beckett” rappresenta innanzitutto l’occasione di fare omaggio ad un Maestro fra i più amati e autorevoli del teatro italiano.

È vastissimo il repertorio che Glauco Mauri ha attraversato nella sua lunga carriera: con passione, capacità di analisi e sensibilità ha affrontato le più diverse scritture e personaggi, un mondo ricchissimo di autori, drammaturgie, figure.

Con Samuel Beckett ha però un rapporto d’elezione che in questo spettacolo si sostanzia appieno. Assieme a Roberto Sturno, e con la collaborazione di Andrea Baracco, ha ideato un percorso multimediale che approfondisce in modo poetico e suggestivo l’opera del grande autore irlandese.

«Nella vita della nostra Compagnia, Beckett è stato un amato compagno di viaggio» ammette Glauco Mauri. «In diverse stagioni teatrali abbiamo interpretato, oltre a un beckettiano “Don Giovanni” di Molière, dieci suoi atti unici, anche tra i meno noti, che nella stagione della rappresentazione hanno ricevuto il Premio della Critica. Il mondo di Beckett è un poetico, tragico e farsesco modo di interpretare la vita: la tragedia del vivere che diventa farsa e la farsa del vivere che diventa tragedia. Un ossimoro dove convivono una risata e un arido pianto, una disperazione senza speranza e un insopprimibile sentimento di pietà per l’uomo. (…) Ci siamo sentiti in dovere, come uomini di teatro, di contribuire alla conoscenza, e quindi alla comprensione, di questo grande autore. Di conseguenza, abbiamo progettato una serata in cui, oltre a grandi capolavori come “Ultimo nastro di Krapp” e “Atto senza parole”, prenderanno vita altre opere, forse meno conosciute, ma non per questo di minor valore».

Ultimo nastro di Krapp” e “Atto senza parole” dunque, saranno dunque preceduti da brani dagli atti unici e dai radiodrammi di Beckett, da poesie e pagine dai suoi romanzi, da folgoranti pensieri recitati da Mauri e Sturno; poi ci sarà il film-documentario “Dal silenzio al silenzio” di Seàn O’Mòrdha, una testimonianza sconosciuta eppure fondamentale in cui lo stesso Samuel Beckett – notoriamente riservato rispetto a sé stesso – si rivela per la prima volta al pubblico.

Poi i due capolavori: Roberto Sturno è perfetto interprete dell’uomo beffato dalla vita, al centro di “Atto senza parole”, che si svolge in rigoroso, grottesco silenzio. Il protagonista è l’emblema della lotta fra l’uomo e la vita che lo illude e delude costantemente e che lo porta a trovare la dignità nella solitudine.

Glauco Mauri è immenso, di commovente intensità, nel dare vita al vecchio Krapp (fu il primo ad interpretarlo in Italia, nel 1961), che nell’“Ultimo nastro di Krapp” nel suo solitario alloggio ascolta una bobina registrata molti anni prima. Era il tempo in cui Krapp – ancora giovane – avrebbe potuto innamorarsi ed essere felice e dal nastro riaffiorano dolci ricordi, e volti sbiaditi… In un poetico rispecchiarsi fra il passato e il presente del protagonista e quelli del suo interprete, Glauco Mauri dialoga in scena con la propria stessa voce, nella registrazione del suo debutto nel ruolo di Krapp.

Collateralmente allo spettacolo, vengono organizzate due diverse iniziative pomeridiane a ingresso libero.

Giovedì 9 maggio alle ore 18 alla Sala Bartoli, si terrà un incontro di approfondimento sullo spettacolo a cura di Peter Brown, direttore della British School regionale, in lingua italiana.

Venerdì 10 maggio alle ore 17.30 il professor Brown terrà in lingua inglese una conferenza sul tema “Fra Beckett e Joyce”.

En attendant Beckett” va in scena alla Sala Bartoli da giovedì 2 maggio alle ore 21 e replica nei consueti orari fino a domenica 12 maggio per il cartellone “Altri percorsi” del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

I biglietti ancora disponibili si possono acquistare nei consueti punti vendita e circuiti oppure in internet accedendo direttamente dal sito del Teatro, www.ilrossetti.it. Per ogni informazione ci si può rivolgere al numero 040. 3593511.

EN ATTENDANT BECKETT

un percorso multimediale ideato da Glauco Mauri e Roberto Sturno

con la collaborazione di Andrea Baracco

Prologo

Samuel Beckett

Atto senza parole

L’ultimo nastro di Krapp

con Glauco Mauri e Roberto Sturno

musiche originali di Giacomo Vezzani

luci di Alberto Biondi

produzione Compagnia Mauri Sturno

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