“Un tempo c’erano tante risposte quante erano le domande”. È strutturata come una eco di pensieri la regia di Alessio Pizzech, che per Sicilia Teatro ha messo in scena la drammaturgia di Francesco Niccolini e Margherita Rubino che teatralizzano “Liberi Tutti” di Pietro Grasso.
“Un cecchino non ha nessun motivo di odiare la sua vittima”, così Turi Moricca interpreta le motivazioni di chi non si sente difeso dallo stato e aderisce alla mafia. Attore convincente, personaggio rude e delicato nello stesso tempo, intriso della drammaticità di chi ammette “mi piace sparare, sbirro!”. Fra gli effetti musicali di Dario Arcidiacono, Carlo Muratori, Discantus e le luci di Luigi Ascione, gli interventi video di Giacomo Verde sono come un ronzio della coscienza.
I volti di Serafina Battaglia, la voce del Cardinale Salvatore Pappalardo, le mani di Don Puglisi, si incarnano con eleganza nel corpo e nel cuore di due maestri indiscussi del teatro quali Sebastiano Lo Monaco e Mariangela D’Abbraccio.
“Io non ho paura, io faccio paura!”, la mafia ha dei comandamenti, un codice d’onore, una tradizione cavalleresca o no?
“Libertà, obbedienza e la tua vita” vale le schegge di amianto conficcate nell’anima? Aneddoti e catarsi provocano applausi a scena aperta alla Pergola di Firenze dal 13 al 18 gennaio 2015…dopo il silenzio.
Anita Laudando