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“Dopo i successi raccolti in tournée ritorna allo Stabile regionale dal 18 al 23 novembre Una giovinezza enormemente giovane di Gianni Borgna

Dopo il successo ottenuto lo scorso anno in apertura della stagione altripercorsi e dopo gli applausi scroscianti ottenuti al piccolo Teatro di Milano, all’Argentina di Roma e al Bellini di Napoli, tre prime prestigiose tappe della tournée 2014-2015, ritorna in scena alla Sala Bartoli Una giovinezza enormemente giovane, produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con uno straordinario Roberto Herlitzka a dar voce – diretto da Antonio Calenda – all’intuizione, alla poesia, alla sapienza pasoliniana. Repliche da martedì 18 a domenica 23 novembre.«Pasolini oggi è più vivo che mai. Si discute, ci si confronta, si litiga ancora sulle sue tesi, sulle sue previsioni, sulle sue metafore. Ma cosa direbbe Pasolini di noi, dei nostri tempi oscuri e confusi? E cosa direbbe di sé, della sua vita e anche della sua morte? Cosa lo spinse, ad esempio, a andare fino all’Idroscalo di Ostia quella tragica notte di tanti anni fa? Da queste domande è nata l’idea di questo spettacolo-monologo. Ho immaginato che improvvisamente, anche soltanto per un giorno, Pasolini tornasse tra noi e ci parlasse, con la stessa passione, la stessa lucidità d’allora, ma anche con quel distacco, quell’humour sottile di chi non è più coinvolto nelle cose terrene. Cómpito tutt’altro che facile, perché dovevo a un tempo non forzare gli scritti e i pensieri del poeta ma anche lavorare di fantasia, e sia pure con la massima verosimiglianza, per colmare i vuoti inevitabili e riempire le pagine lasciate involontariamente bianche. Il monologo non è infatti una sequenza di testi pasoliniani, ma la riscrittura di brani, testi, pensieri della più diversa provenienza, rifusi e rielaborati fino a farne un testo assolutamente originale e autonomo».

Con queste parole, lo scorso anno, Gianni Borgna presentava il proprio attento lavoro di drammaturgia alla base di Una giovinezza enormemente giovane. Riproporlo in cartellone allo Stabile regionale ad un anno di distanza è un dono agli spettatori (molti non erano riusciti a vederlo), ma anche un omaggio a questo preparatissimo autore, mancato purtroppo pochi mesi fa. Una giovinezza enormemente giovane è un monologo presago, quasi divinatorio che da un lato evoca il pensiero di Pier Paolo Pasolini attraverso la sua opera letteraria e poetica, e dall’altro sancisce la grande capacità profetica dello scrittore, sul piano sociale e politico. Di questo “vedere politicamente”, Gianni Borgna, è stato testimone culturale prima con la sua reale vicinanza a Pasolini nell’ambiente della FGC romana, poi attraverso lo studio della figura e del pensiero dello scrittore friulano, di cui è stato profondamente competente. Roberto Herlitzka, con la sua espressività profonda, con la sua incisività è, in scena, Pasolini: guarda un corpo, malconcio sulla spiaggia – forse il suo? – nella notte di quell’assassinio rimasto oscuro. Attorno a quest’immagine forte, seguendo l’intuizione del regista Calenda, si sviluppa lo spettacolo che progredisce in un flusso di riflessioni sul mondo che Pasolini ha pasolinilasciato e sulle sue evoluzioni di cui non potrà più essere il testimone critico e acuto, pur avendole intuite: l’immagine di una Roma così diversa dalla sua, città multietnica, con l’idea che il bene più grande sia la ricchezza, che la storia e la cultura non possano essere che quelle borghesi… Temi con cui oggi quotidianamente ci confrontiamo, confliggiamo e che il suo pensiero, la sua ricchezza poetica, ci insegnano ancora ad attraversare con la necessaria consapevolezza. «In una metafisica evocazione della morte di Pasolini – spiega Antonio Calenda – immaginiamo che lo scrittore abbia a vedere sé stesso massacrato sulla spiaggia dell’Idroscalo di Ostia. Lo spettacolo parte da qui. Oggi Pasolini avrebbe 91 anni e questa rivisitazione immaginaria vuol essere omaggio al suo pensiero antesignano, profetico sul piano sociale e politico, e assieme una ricapitolazione  dei momenti più importanti della sua testimonianza civile e poetica nell’ambito della grande tradizione italiana».
Lo spettacolo nasce dalla sinergia fra Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Mittelfest 2013 (che ne ha ospitato l’anteprima nazionale) e grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste).
Protagonista del monologo scritto da Gianni Borgna e diretto da Antonio Calenda è Roberto Herlitzka. Le scene sono di Paolo Giovanazzi, le luci di Nino Napoletano.
Durante le repliche al Teatro Argentina di Roma, Una giovinezza enormemente giovane è stato registrato da Rai 5, che nei prossimi mesi lo trasmetterà: un ulteriore motivo d’orgoglio per la produzione.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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