Monica Morini e Bernardino Bonzani presentano a una platea di adolescenti l’intenso spettacolo dedicato alla vicenda dei sette fratelli Cervi, che valse alla Compagnia il prestigioso “Premio Scenario per Ustica”. Per non dimenticare.
«Così emblematica per il suo esito tragico, quella dei Cervi, rappresenta la vicenda di molte famiglie emiliane, di un popolo che matura una consapevolezza politica e sociale orientata verso i principi di solidarietà e di umanità, in un cammino di emancipazione che inizia sul finire dell’Ottocento e si manifesta con l’antifascismo e la Resistenza. Ma quello che rende più singolare la vicenda dei Cervi è la grande vitalità che si intravede; il coraggio, la capacità di iniziativa, l’intelligenza, l’arguzia, il clima di allegria con cui la famiglia visse dal principio alla fine la sua tragedia»: Monica Morini e Bernardino Bonzani del Teatro dell’Orsa introducono Cuori di terra – Memoria per i sette fratelli Cervi, spettacolo che sarà in scena giovedì 10 maggio alle ore 10 alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia per un pubblico di ragazzi «Sono passati 70 anni dalla nascita della nostra Costituzione, per celebrarla e farla vivere occorre raccontare storie che l’hanno resa possibile. La memoria delle radici ci sveglia alla consapevolezza del presente, alle regole che condividiamo per essere cittadini e non sudditi. Farlo con i ragazzi, nel cuore di una biblioteca, ci interroga sul valore che diamo alle parole libertà, solidarietà, uguaglianza, pari dignità, per le quali i Cervi sacrificarono la vita. La storia esce dalle pagine e diventa respiro condiviso».
«In Cuori di terra ogni elemento possiede una sua giusta verità, in un bell’equilibrio che è insieme storico e teatrale» riflette l’autorevole critica teatrale Valeria Ottolenghi in merito allo spettacolo, sul quale continuano i fondatori del Teatro dell’Orsa: «Ci pare che dare voce alla storia dei Fratelli Cervi e interrogare le radici della nostra memoria siano azioni necessarie per tenere gli occhi ben aperti sul presente. Il teatro è un potente antidoto contro la perdita di memoria, è un rito collettivo che non si accontenta di commuovere o consolare, ma spinge a cambiare».
Concludono gli artisti: «Siamo partiti dall’oralità, come se di bocca in bocca, si facesse “filos” sulla paglia, sotto le volte della stalla. Abbiamo incontrato una grande ricchezza di situazioni, tante figure parevano venirci incontro e trasmettere una speciale energia epica. A dar linfa al racconto le parole dei libri di Alcide e Margherita Cervi, la visione delle lettere, dei documenti e degli oggetti del Museo, gli scritti di letterati e politici. Il lavoro ha preso cuore e vigore grazie alle testimonianze dirette e ai racconti a viva voce, come quelli di Maria Cervi, figlia di Antenore».
Cuori di Terra vinse nel 2003 il Premio Scenario per Ustica. Il prestigioso riconoscimento fu assegnato «per la lettura non agiografica della storia dei fratelli Cervi riletta nella complessità di una vicenda che connette impegno politico e battaglie quotidiane per l’emancipazione della persona e il progresso nelle relazioni umane, nel lavoro e nella società».
La Biblioteca Panizzi si trova in Via Luigi Carlo Farini 3 a Reggio Emilia.