I registi Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi ambientano la storia delle contadine desiderose di cantare nel backstage di uno studio televisivo
Quattro giovani aspiranti cantanti, vogliono emergere nel mondo della musica e cercano quel famoso “X factor” che possa regalare loro la celebrità: risale al ‘700 ma sembra una storia ambientata ai giorni nostri quella de Le cantatrici villane, opera buffa in due atti di Valentino Fioravanti su libretto di Giuseppe Palomba che dopo molti anni torna sul palcoscenico italiano in occasione di Arezzo Raro Festival per la regia di Piero Maranghi e Paolo Gavazzeni.
Sarà curioso, divertente e coinvolgente l’allestimento con cui DOMANI venerdì 19 e domenica 21 luglio al Teatro Petrarca (munito di aria condizionata), sarà riproposta questa partitura: sul podio Donato Renzetti dirige la Filarmonica Gioachino Rossini e un cast in cui figurano Daniela Cappiello (Rosa), Bryan Lopez Gonzalez (Carlino), Pierluigi Dilengite (Don Bucefalo), Rosaria Angotti (Agata), Donato Di Gioia (Don Marco), Mariangela de Vita (Giannetta), Elena Somma (Nunziella). I costumi sono di Nicoletta Ceccolini e le scenografie di Leila Fteita.
E così un’opera buffa del ‘700 diventa talent show: la vicenda delle “Cantatrici” è ambientata infatti nel XVIII secolo ma il linguaggio semplice e attuale del libretto consente ai due registi di sperimentare un’attualizzazione.
Durante i sopralluoghi aretini Maranghi e Gavazzeni capitano negli studi dell’emittente Teletruria. E lì, l’illuminazione. Perché non ambientare i fatti negli studi di una televisione, e traslare l’intera storia dai retroscena di un’opera al backstage di uno studio televisivo? L’idea sembra funzionare, ma non solo. Gavazzeni e Maranghi decidono di far svolgere la vicenda nell’ambito di “Talenti alla ribalta”, un talent-show in onda da dieci anni su Teletruria, e di far intervenire nell’opera anche la stessa Martina Lo Piccolo, storica conduttrice del programma. Del resto, la verve comica di quest’opera ben si presta all’ambientazione scelta.
“Valentino Fioravanti – commenta Paolo Gavazzeni – era un eccellente maestro dello stile buffo, ed ha creato uno spettacolo molto godibile e di grande inventiva comica. Ma non dobbiamo credere che fosse solo questo: ci siamo imbattuti in pagine musicali di grande effetto, che uniscono al teatro comico la grande maestria del comporre ottima musica. Ecco la grande sorpresa di questo affascinante compositore”.
L’opera sarà ripresa dalle telecamere di Classica HD (biglietti disponibili alla biglietteria del Teatro Petrarca dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 fino inizio spettacolo e online sulla piattaforma Ticketone).
Il cartellone proseguirà poi fino al 28 luglio con appuntamenti quotidiani che trasformano la città toscana in un laboratorio culturale, dove si intrecciano differenti linguaggi che dalla musica da camera, al rock, fino alla lirica intendono offrire inesauribili emozioni sposandosi a location uniche.
Sabato 20 luglio alla Casa della Musica Anatomia di un Trio.Lunedì 22 luglio in Piazza Grande di Omar Pedrini, sarà protagonista di “Opera Rock” mentre martedì 23 luglio presso la Sala Vasariana saranno proiettati tre film della serie Arte al Cinema.
Mercoledì 24 luglio ancora alla Casa della Musica, l’Ensemble Sezione Aurea si esibirà nello spettacolo Tiranno Amor, omaggio a Pietro Antonio Cesti, nel 350° anniversario della morte mentre invece nella Sala Vasariana, giovedì 25 luglio saranno proiettati lavori che hanno stavolta come protagonista la musica classica. Sabato 27 luglio, il Teatro Petrarca ospita “L’arte dell’incontro” un appuntamento dedicato a Maurizio Fabrizio.
Appuntamento straordinario venerdì 26 e domenica 28 luglioall’Anfiteatro Romano, con una perla indiscussa della nostra tradizione lirica: la Traviata di Giuseppe Verdi, presentata ad Arezzo Raro Festival con un allestimento originale dell’Associazione Arena Sferisterio Macerata e della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi che l’ha resa celebre come “Traviata degli Specchi”.
Nato da un’idea di Donato Renzetti il festival è voluto e prodotto dalla Fondazione Guido d’Arezzo e dal Comune di Arezzo insieme alla Filarmonica Gioachino Rossini con media partner Classica HD, il canale di Sky esclusivamente dedicato alla musica classica e reso possibile da sponsor e partner come Polo Museale della Toscana, C-Way, Fraternita dei Laici, Coingas, Conad, Camu-Casa della Musica, Ubi Banca, Fondazione Ivan Bruschi, con la collaborazione tecnica di Poti Pictures.
I biglietti (per gli appuntamenti che prevedono un ingresso) sono in prevendita presso OFFICINE DELLA CULTURA (via Trasimeno 16, Arezzo; tel 338 8431111 – [email protected]), oppure online su TICKETONE www.ticketone.it.
Informazioni www.fondazioneguidodarezzo.com; www.arezzorarofestival.com