L’orrore delle guerre nel cartellone di Akropolis.15

Liberamente ispirato al libro “Plotone di esecuzione” di Enzo Forcella e Alberto Monticone che raccoglie 166 sentenze tra quelle emesse dai tribunali militari italiani, lo spettacolo suddiviso in piccoli episodi racconta l’orrore della guerra, o meglio delle guerre attraverso le voci di tre  giovani attori (Renato Avallone,  Daniele Gaggianesi, Matteo Vitanza) che incarnano la tragedia umana di ragazzi che vengono catapultati in un mondo a parte quale é quello militare in tempo di guerra. Ma soprattutto ben impersonano le paure di corpi, non più persone, mandati al macello. Perché al di lá della propaganda che attraverso lapidi e medaglie al valore faceva diventare i soldati eroi e la guerra, come scriveva De Gregori in una sua famosa canzone “bella anche se fa male”, ciò che restava era la paura e la voglia di scappare per tornare a casa. Ragazzi disposti a tutto pur di non andare in battaglia: le carte dei processi raccontano di disertori, ammutinati, di chi si auto infliggeva mutilazioni con ogni mezzo o di chi raccontava la semplice veritá nelle lettere ai familiari che la censura intercettava. Valeva la pena rischiare l’arresto il processo e la sentenza.

Un racconto intenso, struggente che, lasciando stare ogni retorica deve essere narrato affinché possa essere capito il reale peso di una guerra che alla fine, nonostante le carte degli accordi tra le parti non ha né vincitori né vinti.