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Prende il via da San Vito al Tagliamento il cartellone musicale del Circuito ERT 2018/2019. Domenica 11 novembre alle 20.45 l’Antico Teatro Arrigoni ospiterà Intermezzi tra Palandrana e Zamberlucco

Prende il via da San Vito al Tagliamento il cartellone musicale del Circuito ERT 2018/2019. Domenica 11 novembre alle 20.45 l’Antico Teatro Arrigoni ospiterà Intermezzi tra Palandrana e Zamberlucco

Prende il via da San Vito al Tagliamento il cartellone
musicale del Circuito ERT 2018/2019. Domenica 11 novembre alle 20.45 l’Antico
Teatro Arrigoni ospiterà Intermezzi tra Palandrana e Zamberlucco, un progetto
ideato e diretto da Donatella Busetto, eseguito dall’ensemble Cenacolo Musicale con
la partecipazione di Anastasia Cazzola e Virgilio Bianconi (nei ruoli di Palandrana e
Zamberlucco) e di cinque mimi (Alice Rubert, Anna Droppovà, Niki Lada, Daniel Bastos,
Marlon Zighi Orbi), per la regia di Marco Bellussi.
I tre Intermezzi tra Palandrana vecchia vedova e Zamberlucco giovine da bravo, questo il
titolo completo, musicati dal Cavalier Alessandro Scarlatti, ebbero una prima
rappresentazione presso il Teatro San Bartolomeo di Napoli nel 1716.
Destinati all’intrattenimento del pubblico partenopeo durante gli intervalli dell’opera seria
Carlo d’Alemagna dello stesso Scarlatti, godettero di buon successo nel XVIII secolo, per
uscire drasticamente di repertorio dal XIX secolo in poi. I gusti e le mode musicali
dell’Ottocento e della prima metà del Novecento, hanno fortemente penalizzato la tipologia
dell’intermezzo settecentesco, lasciando alla sola Serva Padrona pergolesiana l’onore e
l’onere di rappresentare l’intero genere.
Fortunatamente, la rivalutazione dell’opera antica e una particolare attenzione ad
esecuzioni filologicamente corrette, hanno permesso una sostanziale inversione di
tendenza, caratterizzando una felice stagione di baroque renaissance ancora oggi viva e
prospera.
Nell’intermezzo di Alessandro Scarlatti regna incontrastata la più cinica rappresentazione
d’una palese misoginia che non ha vergogna di sé stessa: le donne vengono paragonate a
bestiole, vengono irrise per le loro pulsioni amorose, vengono sfruttate e poi brutalmente
rifiutate e mortificate quando in loro svanisce la bellezza. Ma il Cavalier Scarlatti riesce a
compiere un vero prodigio di riequilibrio delle dinamiche drammaturgiche: chi ascolta
l’opera ha fin da principio il presentimento che l’arroganza maschile non resterà a lungo
impunita.
Spettacolo fuori abbonamento, maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it e chiamando il
Punto IAT di San Vito al Tagliamento al numero 0434 80251.

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