Sono chiamato ad una prova molto difficile, in cui sento le parole rotolare come un domino e con la consapevolezza di non poterne perdere per strada nessuna» ha dichiarato Francesco Mandelli in una recente intervista ad ADNKronos, raccontando il suo impegno in “Proprietà e atto” di Will Eno, che giunge in scena alla Sala Bartoli dal 14 al 19 gennaio. Lo spettacolo, scritto da uno dei più intriganti e riconosciuti drammaturghi contemporanei è parte del cartellone Altri Percorsi dello Stabile regionale.
«Mi emoziona questo testo – ha proseguito il protagonista – perché accorcia le distanze tra persone di mondi diversi, perché ognuno di noi inciampa, si perde o si riconosce negli stati d’animo e nelle esperienze che racconta questo strano protagonista. Eppure in questo cupo apparente c’è solo luce e voglia di lasciarsi sorprendere dalla vita e dall’amore». Non stupisce troppo la scelta di Mandelli di addentrarsi nell’affascinante universo drammaturgico di Will Eno: l’artista, infatti, ha sempre mostrato un piglio eclettico e curioso, incapace di accontentarsi a lungo di “comodi” successi. È infatti un celebre volto di MTV e di film apprezzati, regista, sceneggiatore, ma anche musicista, conduttore televisivo e scrittore recentemente del bel romanzo “Mia figlia è un’astronave”… Interpretare un monologo come “Proprietà e atto” rappresenta per lui una sfida che sente affine al momento che sta vivendo e che contemporaneamente gli permette di crescere e di provarsi con qualcosa di diverso da ciò che fino ad ora ha affrontato: non la comicità ma il sarcasmo, una scrittura precisa che non ammette improvvisazioni, e che spesso si abbandona alla poesia, un rapporto con il pubblico particolare… gli spettatori sono costantemente interlocutori del suo monologare. Will Eno è un autore impegnativo e Francesco Mandelli, guidato dal preparato regista Leonardo Lidi, si muove con competenza nella sua prosa. Una prosa che al Rossetti ha già ottenuto applausi, nel 2011, nel “Thom Pain” con Elio Germano, il testo che fece del suo autore un finalista al Premio Pulitzer. Assieme proprio a “Thom Pain” e a “Lady Gray”, “Proprietà e atto” compone e completa una riflessione che l’autore statunitense, rappresentante eccellente del teatro minimale americano, costruisce sul tema dell’esistenza e del valore del tempo nelle nostre vite. L’esistenza qui è vista come stato di esilio permanente, tanto che il regista spiega: «La drammaturgia di “Proprietà e atto”consente un viaggio indagatore all’interno della figura e del termine “straniero”. Partendo dalla etimologia della parola, con lo stesso meccanismo grammaticale del protagonista, Will Eno permette una riflessione sullo stato d’animo di chi si definisce extra, ex, strano, ed estraneo, dipingendo un agente alieno piombato sul palcoscenico per ricordarci la nostra inadeguatezza». In effetti, in una scena chiara ed essenziale (una sedia, rari oggetti) il protagonista Mandelli si pone davanti agli spettatori ed inizia a rivolgere loro le proprie riflessioni: racconta chi è, tratteggia il luogo da cui proviene fra stranezze e ironia, e appare visionario e stralunato. Si muove fra distacco e confidenza, fra distanza e introspezione, incarnando alla perfezione il disagio e la malinconia di chi si sente esule, estraneo: e il discorso non è meramente politico, ma universale, intimo, profondo. Perciò alla fine è condiviso e sentito dalla platea: ognuno, in quello strano protagonista, trova un piccolo frammento di sé. Lo spettacolo replica alle ore 19.30 martedì e venerdì; di mercoledì, giovedì e sabato le repliche si succedono alle ore 21 e domenica 19 gennaio va in scena l’unica pomeridiana alle ore 17. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.