Standing ovation e grande entusiasmo tra il pubblico che ha assistito ieri sera alla prima del musical Jesus Christ Superstar al Teatro ROSSETTI di Trieste, con la regia di Massimo Romeo Piparo. Recitato in inglese, ma di produzione italiana, il capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice quest’anno compie 20 anni dalla prima rappresentazione italiana e 40 dall’omonimo film. Il protagonista indiscusso ieri sul palco del teatro è stato il Gesù originale, l’attore americano Ted Neeley, che recitò nel film diretto da Norman Jewison con il quale guadagnò una candidatura al Golden Globes nel 1974. L’attore, oggi è un settantunenne in gran forma, che ha fatto pure scattare l’ovazione quando ha interpretato uno dei brani clou dell’opera, I only want to say (Gethsemane), mostrando una forma e una perfezione vocale ancora intatta. Jesus Christ Superstar, narra gli ultimi sette giorni della vita di Gesù, rappresentato però come una figura che ha molto di umano e poco o nulla di divino, secondo noi il segreto del successo resta la fusione tra il rock, il musical e una grande storia, dove il vero protagonista è Giuda – interpretato dal bravissimo esordiente Feysal Bonciani ( di origini fiorentini nato nel 1990 e scelto dallo stesso Piparo e da Ted Neeley tra oltre 500 audizioni) – il ruolo di Giuda nel musical non è quello del traditore, ma vittima suo malgrado, come il suo maestro, di un disegno del destino più grande di lui. Cosa raccontare ancora di un colossal che perpetua il suo successo da ormai quaranta anni? Oltre alla meraviglia di ascoltare un Neeley ancora con la voce ed il carisma di un ventenne possiamo solo definire ottime le musiche e le scenografie eseguite da un ensemble di giovani ballerini e acrobati, trampolieri e mangiafuoco. L’orchestra di 12 elementi è presente, in scena, anche se defilata, molto versatile : durante lo show si passa dal funky al rock e alla psichedelia con gran disinvoltura ed è diretta dal maestro Emanuele Friello. Si sa l’opera rock costruita su temi del vangelo è nata dal genio di Andrew Lloyd Webber e da Tim Rice e nonostante l’età sembra appena scritta.
L’ evento eccezionale per l’Italia è stato proprio la presenza di Ted Neeley – una vera icona nonché un cantante rock di primo livello – che interpreta Gesù con la stessa carica e la stessa voce del debutto. Sul palco ci sono anche Francesco Mastroianni , che interpreta il ruolo di Caifa, mentre la brava Simona Distefano è Maria Maddalena, la donna investita da un amore che però non sa comprendere. E poi Paride Acacia recita nei panni di Hannas, Claudio Compagno in quelli di Simone e Salvador Axel Torrisi nei panni del goffo Erode. Il ruolo di Pilano è interpretato da Emiliano Geppetti. Emozionante la scena della flagellazione di Gesù, accompagnata dalle immagini di altrettanti orrori commessi dall’umanità che scorrevano su un maxi-schermo sullo sfondo: da Auschwitz alla tragedia delle Twin Towers, dagli orrori della mafia a quelli del fenomeno del femminicidio, ogni fotogramma rappresenta il dolore del Cristo, reso “vivo” dai colpi di frusta. Tutto si conclude con un’apparizione di Gesù in sala che attraversa il parterre fino a salutare il pubblico entusiasta sul palco con tutti gli interpreti.
Enrico Liotti
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