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Teatro Bellini di Napoli “Arancia Meccanica” …..lo spettatore ne risulta turbato

Alfredo Angelici, Marco Mario De Notaris, Martina Galletta, Sebastiano Gavasso, Alessio Piazza,

Daniele Russo e Paola Sambo. Sono gli attori che dal 1 al 13 Aprile 2014 portano in scena al . Reso famoso dal film di Kubrick, il romanzo di Burgess è riadattato per il palcoscenico. 100x140L’operazione, non facile, si è avvalsa di un cast tecnicamente preparato che Gabriele Russo ha diretto sfruttando al massimo le potenzialità cinematografiche del romanzo.  Il lavoro sul testo arriva tutto e il ripristino della drammaturgia si è avvalso della collaborazione di Tommaso Spinelli. La singolarità dei costumi di Chiara Aversano evidenzia il simbolismo dei quadri emotivi costruiti dai 4 “drughi” nella peculiarità di un linguaggio asciutto e diretto. Tutelate nella loro fruibilità, le parole, rispettano musicalità e metrica dell’originale “Nadsat”, ossia il gergo inedito che  descrive  e riattualizza la violenza sociale. Reinventato tra le scenografie, funzionali e attente, di Roberto Crea, il progetto si è avvalso della rielaborazione musicale di Morgan. La nona sinfonia di Ludwig van Beethoven  e  le deformazioni acustiche fanno da tappeto sonoro alla censura del pensiero sofferta da chi “smette di scegliere, allora smette di essere”.  Elettroniche le composizioni, ma metafisiche le luci di Salvatore Palladino. Il disegno luci, infatti, resta come un taglio vivido nel mondo costruito per Alex,  un laser nella domanda abissale e universale: “un uomo che sceglie il male è migliore di uno a cui il bene viene imposto?”. Nello spettacolo non c’è violenza scontata, ma è scenicamente costruita, lavorata, suggerita, a volte disegnata da gesti sincronizzati che arrivano al pubblico come un pugno nello stomaco. L’impatto in platea è diversificato, forse perché la violenza psicologica è evocata con più strumenti artistici, e il rassicurante ruolo da spettatore ne risulta turbato.

 

Anita Laudando

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