Un attore disoccupato e uno sgangherato detective della polizia di New York sono i protagonisti di Serial killer per signora, lo spettacolo che Giampiero Ingrassia e Gianluca Guidi metteranno in scena al Teatro Verdi di Gorizia giovedì alle 20.45, nell’ambito del cartellone di Prosa. Una coppia collaudata di autori per il musical di Douglas J. Cohen, tratto da un racconto di William Goldman, che lo stesso Guidi e Gianni Fenzi hanno adattato per il pubblico italiano. Peraltro per Guidi si tratta di un vero e proprio ritorno sulla scena del delitto, visto che nel 2001 lo ha diretto per la prima volta. Un debutto in regia che già allora è stato molto apprezzato, sia da pubblico che da critica. Il Botteghino del Teatro Verdi in corso Italia è aperto da lunedì a sabato dalle 17 alle 19, con chiusura nei giorni festivi. La Biglietteria, in via Garibaldi, è invece operativa la sera degli spettacoli dalle 19.45.
Cristopher Kit Gill e Morris Bromo non si conoscono, nessuno dei due sa dell’esistenza dell’altro. Kit è un attore disoccupato, da poco orfano di una madre grande attrice, troppo impegnata per donare l’affetto e le attenzioni di cui un figlio avrebbe bisogno. Morris è un detective della polizia di New York, non più giovanissimo. Ha scelto di rimanere vivo e di non cercare clamori carrieristici. Nemmeno la vita privata brilla: vive ancora a casa con la madre, una signora ebrea invadente e possessiva. Poi il primo omicidio: commesso da una psiche tanto malata da telefonare al distretto di Polizia per lamentarsi della poca attenzione che la stampa gli ha dedicato. Kit cerca Morris, così inizia un rapporto simbiotico tra i due e le loro rispettive “carriere”. Kit, uccidendo, ottiene la prima pagina del New York Times, secondo la sua mente malata raggiunge il successo. Morris ne diventa l’inseguitore e potenziale carnefice, dando lustro alla sua sbiadita carriera. Nutrendosi uno dell’altro, iniziano una gara senza esclusione di colpi che, inevitabilmente, avrà un solo vincitore. Le loro vite si intrecciano, tra due madri, tre vittime e un’affascinante giovane donna dell’upper class newyorkese. Spiega nelle note di regia Gianluca Guidi: “Dopo il successo di Taxi a due piazze virare decisamente verso qualcosa di completamente diverso, è sembrata la scelta più naturale che Giampiero Ingrassia e il sottoscritto avrebbero dovuto fare. Speriamo di incontrare di nuovo il favore di pubblico e critica che ci hanno accompagnati nel precedente spettacolo”.