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Tramonti di sotto (Pordenone) FESTinVAL venerdì 4 agosto
Lu Trainanà

Tramonti di sotto (Pordenone) FESTinVAL venerdì 4 agosto

Nella seconda giornata, venerdì 4 agosto entra nel vivo il FestInVal di Tramonti di sotto, Ecofesta realizzata da amministrazione comunale e pro loco col sostegno di Regione Fvg ed Ecomuseo Lis Aganis. Dalle 14.30 alle 19.30 si tengono gli stage di danze bretoni (livello base e livello avanzato), canti bretoni, danze marchigiane, danze per bimbi, canti del Salento, organetto. Alle 15 incontro dedicato alle salamandre.
Alle 18 ci sarà l’inaugurazione della mostra Storie d’acqua e di sassi:

Manifesto di Idan Barzilay,

selezione di opere di 21 illustratori e illustratrici, che hanno partecipato al primo concorso di illustrazione per il festival, ovvero Elena Antonutti, IdanBarzilay, Irene Benciolini, Lucia Biancalana, Carmen Buoro, Oriana Cocetta, Giovanni Colaneri, Chiara Fantin, Elena Gaglioti, Elisa Gandolfo, Serena Giacchetta, Elena Guglielmotti, Daniela Mastrangelo, Ivan Ciro Palomino, Giulia Petrucco, Alice Piaggio, Claudia Plescia, Paolo Primon, Paola Puigbor Orti, Irene Renon e Arianna Russo. Contestualmente si svolgerà anche la cerimonia di premiazione. Il primo premio va all’israeliano Idan Barzilay, la cui immagine dinamica e gioiosa è stata dunque scelta come manifesto per il Festinval 2017. Il secondo va a Giovanni Colaneri, il terzo, ex aequo a Paola Puigbor Ortim e Paolo Primon.Anticipati dai Cantintavola con Alberto Sergi alle 19, che accompagnerà coi canti salentini la cena a base di piatti tipici, alle 20.30 prenderanno il via i concerti. Ospiti del cuore saranno i

Yann-Fañch Kemener

marchigiani Lu Trainanà – Marco Meo, tamburello ‘gnacchere , triangolo e voce, Enzo Monteverde, chitarra, fisarmonica, cori, Walter Bianchini, organetti e percussioni, Giovanni Cofani, fisarmonica, violone, percussioni e voce, Riccardo Monti batteria e percussioni – progetto che riscopre la tradizione musicale marchigiana di area contadina: canti di questua (cantamaggio, pasquella, passione), storielle maliziose e d’amore. Il tutto abbondantemente condito dagli immancabili stornelli a tempo di saltarello. Il noto cantore bretone, Yann-Fañch Kemener, verrà accompagnato dal suo trio, riportando le particolari atmosfere dei canti tradizionali che affondano le radici nel gwerz, antico genere di canti epici mitologici o storici, Qui la la monodia, caratterizzata tradizionalmente da una struttura ripetitiva, assume il rango di un canto sacro, capace di esorcizzare il male. In programma anche Gavotte des montagnes, Fisel, Kost ar c’hoet, Vañch, Polka, Gavotte Pourlet, An dro, Laridenn. La chiusura della serata è affidata al francese Philippe Plard, che canta

Philippe Plard

accompagnandosi con l’organetto. Fondatore dei Vag, è un vero “animale da palcoscenico” per la capacità di creare, far crescere e sostenere la festa. Compositore di una buona parte del proprio repertorio, ha un’impronta prevalentemente bretone. Alternando canzoni più allegre a atmosfere più intime, porterà tutti i ballerini sulla cresta dell’onda, per sprofondare in abissi romantici e di nuovo impennarsi con gioia di vivere ed energia.

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