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Tripudio scenografico nello spettacolo ”Ernest Hemingway’

Una ventata di cultura è stata regalata questa mattina ai ragazzi delle scuole medie di Gemona del Friuli, i quali hanno assistito allo spettacolo teatrale ‘Ernest Hemingway’ (vincitore dell’importante premio Eolo nel 2011) della compagnia pugliese ‘La luna nel letto’. Lo spettacolo è promosso dal Ert FVG attraverso il progetto Teatroescuola, ovvero l’avvicinamento dei giovani al mondo teatrale attraverso laboratori, attività e spettacoli.

Il romanzo ‘Il vecchio e il mare’ per la quale Hemingway vinse il premio Pulizer e il premio Nobel, è rappresentato attraverso moltissimi artifizi e giochi scenografici. La trama è semplice: un vecchio pescatore, dopo ottantaquattro giorni di insuccessi si avventura a largo con la speranza di portare nella sua barca un cospicuo bottino di pesci. L’ardua impresa dell’uomo è premiata da un enorme Marlin che abbocca alle sue esche e, dopo le estenuanti lotte tra i due, l’animale cede la sua vita al pescatore. Ma la vittoria dura poco, poiché al rientro in porto, dell’enorme pesce non è rimasta che la testa e la lisca, essendosi mangiati tutto il resto del corpo i voraci pescecani. Nello spettacolo troviamo il vecchio pescatore Santiago, il giovane Manolin e Hemingway stesso, seduto a tratti tra il pubblico con la funzione di narratore, a tratti sul palco ad interpretare se stesso, tra i suoi vizi e le sue debolezze; tutta la scenografia è impuntata sulla differenziazione dei piani spaziali. Santiago è lontano ed è sempre più debole per la continua lotta alla vita, al lavoro, alla speranza. Tutto in lui è vecchio, solo gli occhi sono ancora lucidi e accesi come il mare; i video proiettati sono tutto ciò che vede il pescatore: il mare, i pesci, le navi, un fascio di luce che indica la vicinanza con il faro del porto. Lo spettatore diventa pescatore, partecipa al viaggio, alla fatica. Spesso la scena, grazie anche all’intreccio delle luci e alla musica di sottofondo scaraventa il pubblico, la compagnia e il teatro stesso in un mondo onirico, nella quale tutti sono pescatori e tutti sono pesci, in continua simbiosi tra uomo e natura. Hemingway entra nella sua storia, la contestualizza con personaggi ed eventi della sua epoca, come il giocatore Joe DiMaggio, o con la birra che ha in mano e che gli offusca la mente fino a farlo tornare al suo posto, consegnando la storia ai suoi personaggi. Al centro del palco la rappresentazione di un porto, sulla quale il giovane Manolin si strugge e si dispera per il mancato aiuto al suo amico pescatore. Un intreccio di corde simula la presa del Marlin, la musica descrive lo sforzo. Tutti i personaggi, Santiago in lontananza, Hemingway e Manolin sul ponte al centro, vivono lo stesso attimo: la cattura del pesce; l’intreccio delle corde permette una sovrapposizione dei piani spaziali molto suggestiva. Quando il vecchio pescatore tira la lenza, la corda al centro della scena, sostenuta da Hemingway si accorcia; lo stesso personaggio tira a sua volta la lenza, facendo accorciare quella del pescatore. Ecco quindi che la scena sdoppia il ruolo dei protagonisti che sono pescatori e pescati nello stesso tempo.

Durante gli avvenimenti non mancano inoltre le battute di spirito come la improvvisata preghiera del pescatore alla Vergine Maria o i balletti sgangherati dell’ubriaco Hemingway, che tanto fanno divertire il giovane pubblico in sala.

Un trionfo coreografico e scenografico, accompagnato dalla bravura degli interpreti sul palco, dei tecnici dietro le quinte; il tutto impreziosito dalla musica coinvolgente e dalle proiezioni video oniriche. Uno spettacolo che permette molteplici interpretazioni personali e porta a una riflessione su varie tematiche quali natura umana, uomo e animale, il viaggio, il coraggio, la speranza, l’orgoglio e la sofferenza.

Compagnia Teatrale La luna nel letto

Ernest Hemingway regia di Michelangelo Campanale

Personaggi:

Hemingway – Robert McNeer

Santiago – Bruno Soriato

Manolin – Salvatore Marci

Carlo Liotti

© Riproduzione riservata

 

About Carlo Liotti

Giornalista Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti da Aprile 2013. Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari. Appassionato di fotografia e di viaggi, capo redattore de ildiscorso.it, reporter/collaboratore per altri canali di comunicazione.

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