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Tutta la spontaneità di Paolo Rossi,ieri sera di scena al teatro Comunale di Gradisca

Un piccolo grande Paolo Rossi, ieri 3 febbraio, ha riscaldato i non pochi presenti,  al teatro Comunale in una Gradisca d’Isonzo sotto la morsa del gelo. Il poliedrico artista si è esibito nello spettacolo “Arlecchino”, affiancato in esilaranti duetti da Emanuele dell’Aquila che ha aperto lo spettacolo come se fosse un raduno per la chiamata alle armi, e dall’accompagnamento sonoro dei “Virtuosi del Carso”.                 PaoloRossiArlecchino L’attore, nativo di Monfalcone, ha divertito il numeroso pubblico, di tutte le età, con aneddoti facenti parte della sua stessa vita e della sua lunga carriera di Comico e Satirico, ovviamente “arricchiti” di particolari inseriti ad arte. Ha colpito, come sempre, la sua grande spontaneità, vestito quasi come un vero e proprio Arlecchino carnevalesco, ha coinvolto gli spettatori offrendo loro anche dei “crostoli”  per far sentire tutti in un grande salotto in sua compagnia. PaoloRossi è andato avanti per 2 ore, anche con simpatici infra mezzi musicali magistralmente accompagnato dai Virtuosi del Carso;ormai sua colonna sonora da sempre. Nei suoi racconti aneddotici  e nelle sue allegre storielle fra il serio e il faceto, in cui citava, peraltro,  altri sui celebri compagni della Celebre Scuola Milanese di Giorgio Sthreller(Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Felice Andreasi, Claudio Bisio) non ha paolo rossirisparmiato battute sulla situazione politica del nostro Paese,ed i suoi protagonisti.Come suo stile è da notare, il modo elegante e raffinato nel quale ironizzava, senza nessuna esagerazione, sulla politica attuale Italiana, raccontando addirittura di un sogno nel quale incontrava Enrico Berlinguer,già Segretario del Partito Comunista Italiano per molti anni fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1984, in Paradiso che gli domandava che fine avesse fatto il suo partito negli ultimi 30 anni.                                                         La conversazione immaginaria finiva con la convinzione di Berlinguer che il P.C.I. si fosse trasformato in un agriturismo,dopo aver sentito la risposta di Rossi che parlava di querce e ulivi. Dopo un ultima scena, in cui insieme a Dell’Aquila, dimostratosi un ottima spalla, ha improvvisato un incontro e un dialogo fra gabbiani, Rossi ha lasciato il palcoscenico salutato da una fiumana di emozionati e calorosi applausi.

Andrea Forliano

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

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