Con le fotografie custodite da Cinemazero – nata dalla volontà di riconoscere il valore di questa donna e fotografa e di porla come nobile esempio della migrazione friulana che nella città svizzera ha una nutrita comunità
Pordenone, 25 agosto 2014.
La donna, la fotografa, la rivoluzionaria e anche l’emigrante. Con questa chiave di lettura è stata realizzata la mostra su Tina Modotti che venerdì 29 agosto verrà inaugurata al Geschichte und Welkulturen Museum di San Gallo, creata in stretta collaborazione con Cinemazero, che ne custodisce i preziosi scatti.
Nell’Archivio Fotografico Cinemazero Images c’è un vastissimo repertorio di scatti su e soprattutto di Tina Modotti, frutto di anni di ricerca, collezione e conservazione. In particolare brillano all’interno della mostra i capolavori scattati durante gli anni messicani, periodo maggiormente fecondo e appassionato dell’attività della Modotti, che l’importante istituzione svizzera ha fortemente voluto sia per il valore dell’opera che per la forza di questo esempio di emigrante, omaggiando dunque la nutrita comunità friulana che a San Gallo ha sede. Le sue fotografie emozionano in quanto miracolo di bellezza, strappato per un attimo al dramma di un’epoca spietata. La mostra ricostruisce in maniera il più possibile documentata, sia la sua straordinaria vicenda artistica (che la vide attrice di teatro e di cinema a Hollywood prima, e fotografa nel Messico post-rivoluzionario poi), sia la sua non comune vicenda umana che la rese protagonista in quegli anni in Messico, Russia, Spagna, Germania.