Tornano ad accendersi le luci della ribalta sul Rally Bellunese, la classica competizione automobilistica che dal lontano 1975 entusiasma sportivi ed appassionati di motorismo anche fuori dall’ambito territoriale della provincia di Belluno. La trentacinquesima edizione della corsa organizzata dalla Associazione sportiva dilettantistica Tre Cime Promotor, in programma il 4 e 5 aprile prossimi, si annuncia all’insegna della tradizione, senza però rinunciare a proporre qualche interessante novità.
La principale novità introdotta quest’anno è di carattere logistico: durante la competizione la Direzione di gara, sarà ubicata a Lentiai, in Comune di Borgo Valbelluna e non più, come avveniva ininterrottamente dal 1998, in occasione della 13^ edizione del rally che fu vinta dai vicentini Gasparotto-Bizzotto, su Ford Escort Cosworth, a Santa Giustina. Una scelta pressoché obbligata, quella operata dagli organizzatori, in quanto nessuna delle tre sedi santagiustinesi che fino al 2019 sono state utilizzate per ospitare la Direzione gara, sono quest’anno disponibili. Ben arrivata a Lentiai e grazie a Santa Giustina che, in ogni caso, rimane il fulcro della gara di cui continua ad essere sede di partenza ed arrivo.
Il 35° Rally Bellunese – sono davvero poche le corse che possono vantare una simile “anzianità di servizio” – sarà valido come gara inaugurale della Coppa Rally 4^ zona (comprendente le province
di Belluno e Venezia e il Friuli Venezia Giulia) con coefficiente 1.5, ossia potrà schierare le performanti vetture WRC e WRC Plus; sarà dedicato al ricordo di Maurizio Da Lan, l’indimenticato ed indimenticabile amico e collaboratore della Tre Cime Promotor prematuramente scomparso pochi anni fa; per i Trofei R Italian Trophy, Renault Twingo R1, Renault Corri con Clio N3, per il Trofeo Rally Automobile Club Vicenza 2020; per il Tre Cime Challenge R2. A proposito di quest’ultimo c’è da dire che si tratta di una competizione introdotta per l’occasione dalla Asd Tre Cime Promotor e destinata a premiare i migliori tre equipaggi della classifica finale nella classe R2.
La corsa che partirà alle 19.00 di sabato 4 aprile si articolerà su un tracciato di ben 83 chilometri di prove speciali: la prova spettacolo “Oasi Circuit” (con partenza del primo equipaggio alle 19.29) e le altre 8 ps sui classici tracciati di Melere, Cesio e Lentiai. Confermata anche la possibilità di effettuare lo shakedown, ossia il test pre-gara che permetterà agli equipaggi e alle loro assistenze di effettuare verifiche sull’affidabilità e il set up del mezzo.
Recentemente ACI Sport ha comunicato al presidente dell’Asd Tre Cime Promotor che anche quest’anno il ruolo di supervisore alla sicurezza sarà svolto dal ligure Guido D’Amore, navigatore professionista (uno dei pochi in Italia) di lungo corso, oltre 250 rally disputati in una carriera, iniziata nel 1992 e che lo ha visto affiancare piloti del calibro di Gigi Galli, Pucci Grossi, Andrea Navarra, Umberto Scandola (il talento veronese con cui si è laureato Campione italiano rally 2013), Devid Oldrati, il compianto Marco Simoncelli. Nello stesso delicato ruolo D’Amore era già stato impegnato al Rally Bellunese lo scorso anno riuscendo ad instaurare con gli organizzatori un proficuo e fruttuoso rapporto di franca collaborazione.
Il 35° Rally Bellunese gode del patrocinio degli Automobile Club di Belluno e di Vicenza, del Dolomiti Racing Motorsport, dell’Associazione nazionale carabinieri “Bortolin” di Santa Giustina, della Regione Veneto, della Provincia di Belluno, dei Comuni di Borgo Valbelluna, Santa Giustina, Cesiomaggiore e Limana.