L’estone Ott Tanak, con Martin Jarveoja alle note, ha vinto la gara isolana con la Hyundai i20 N Rally1
Il quinto appuntamento con il mondiale rally era molto atteso dagli appassionati e dai tifosi della specialità per diversi motivi, il primo per capire se in Sardegna Kalle Rovanpera sarebbe riuscito ad aggiungere un’altra vittoria al suo palmares dopo i suoi tre successi consecutivi o se Hyundai e Ford avrebbero in qualche modo arginato la cavalcata del giovane finlandese. Altro motivo di interesse la possibilità di vedere dal vivo i piloti sugli sterrati della meravigliosa Sardegna, cosa che ha richiamato sull’isola dei quattro mori una moltitudine di spettatori che hanno affollato i tracciati di gara e che, oltre allo spettacolo delle WRC, si sono goduti anche lo splendido mare e l’impareggiabile ospitalità sarda.
Il lungomare di Alghero ha accolto i team e le vetture animando per più giorni la località turistica nota per suoi i bastioni sul mare, la gara ha però visto i concorrenti partire da Olbia dove giovedì sera hanno affrontato la prima Prova Speciale in programma – vinta da Thierry Neuville – per poi continuare a darsi battaglia nei giorni successivi nell’entroterra sardo e concludere la competizione domenica mattina a nord di Alghero, facendo infine ritorno in città per le premiazioni ed il tradizionale tuffo in mare del vincitore.
Il rally ha visto un certo equilibrio nelle prestazioni di Hyundai e Toyota con le vittorie delle prove speciali in programma ripartite principalmente fra le due case ma con i coreani che hanno poi preso il sopravvento, anche a causa dei guai patiti dalle Toyota; anche la Ford, seppur senza la presenza del campionissimo Sebastien Loeb, ha fatto vedere delle belle cose conquistando alla fine un podio con il secondo posto di Craig Breen e con la bella prestazione di Pierre-Louis Loubet piazzatosi quarto assoluto.
Breen è stato autore di una splendida gara rimanendo sempre concentrato e portando punti preziosi alla M-Sport di Malcom Wilson, così come il giovane Loubet che pian piano sta crescendo sempre più e sembra avere nel suo Dna la velocità del padre Yves.
E il giovane Kalle? Penalizzato dal dover “spazzare” la strada nella prima tappa, Rovanpera non è più riuscito ad esprimersi come al solito ma ha rimontato progressivamente fino a classificarsi in quinta posizione assoluta conquistando anche i 4 punti del secondo miglior tempo di Power Stage e allungando così il distacco con gli inseguitori nella classifica di campionato.
Non sono mancati i ritiri causa incidente nella selettiva competizione sarda, Esapekka Lappi (Toyota Yaris GR Rally1) ha purtroppo buttato alle ortiche la bellissima gara che stava conducendo con una uscita di strada nella PS Tempio Pausania, uscita che ha poi anche causato l’annullamento della prova, un vero peccato per lui in quanto al momento del ritiro era in testa alla classifica provvisoria e in piena lotta con Ott Tanak. Pure Adrien Fourmaux ha terminato anzitempo la sua gara, il giovane francese si è probabilmente giocato definitivamente ogni possibilità di rimanere nel giro che conta (anche se, al momento, la partecipazione al Safari sembra confermata, ndr) uscendo di strada con la sua Ford Puma Rally1 nella ripetizione della PS Monte Lerno di Pattada; le immagini della camera car dell’incidente mostrano il viso di Adrien affranto dall’accaduto e faceva veramente pena vedere la sua espressione disperata.
Sfortunato anche in questa occasione Elfyn Evans costretto allo stop per danneggiato il radiatore in un salto, la ruota della fortuna quest’anno non sembra girare dalla sua parte. Chi invece è sembrato trovarsi bene da queste parti è stato Dani Sordo che ha portato la sua Hyundai i20 N Rally1 sul terzo gradino del podio confermando il feeling dello spagnolo con la terra sarda, qui già vincitore nel finale rocambolesco del 2019 (quando si ritrovò incredibilmente primo per il guasto all’idroguida di Ott Tanak nella Power Stage) e nel 2020.
Il simpaticissimo (e sempre disponibile con tutti) Takamoto Katsuta ha concluso onorevolmente e senza particolari errori in sesta posizione assoluta, anche se un po’ distante come tempi dai primi, continuando a costruire il feeling con la Toyota Yaris GR Rally 1.
Molto veloce Thierry Neuville (Hyundai i20 N Rally1), vincitore anche di alcuni scratch – fra cui la Power Stage – ma dopo un guasto alla trasmissione che lo ha attardato in classifica è stato anche protagonista di un capottamento, è poi rientrato in gara con la penalizzazione della formula del Super Rally concludendo la gara nelle retrovie della classifica generale.
Non abbiamo ancora però approfondito la prestazione di Ott Tanak, l’estone ha condotto una gara magistrale inanellando successi di prova a ripetizione fino ad accumulare un vantaggio sufficiente a gestire il finale di gara senza dover prendere grossi rischi, all’arrivo sulla spiaggia dell’Argentiera il suo viso aveva finalmente un’espressione felice, diversamente dal suo abituale volto sempre uguale in qualsiasi situazione.
Fra le Rally2 netta affermazione del russo Nikolay Gryazin (8° assoluto su Skoda Fabia Evo) ritrovatosi primo di categoria dopo l’abbandono di Andreas Mikkelsen causa problemi al motore, seguito dallo spagnolo Jan Solans (Citroen C3 Rally2) e da Jari Huttunen che si sono piazzati rispettivamente al nono ed al decimo posto della classifica generale.
Primi fra gli italiani Paolo Biolghini e Stefano Pudda su Skoda Fabia Rally 2 Evo che hanno portato a casa un 23° posto assoluto.
In questo rally la polvere e le temperature torride l’hanno fatta ovviamente da protagonisti, nella giornata di sabato il termometro ha sfiorato i 40 gradi mettendo in difficoltà i concorrenti, anche il pubblico ha sofferto parecchio il caldo ma ha dovuto fare i conti anche con la polvere sollevata dalle vetture che il vento caldo dell’isola portava in ogni direzione lasciando poco scampo agli spettatori.
Non si sono registrati annullamenti di prove speciali a causa di comportamenti indisciplinati del pubblico anche se i commissari di percorso hanno dovuto faticare non poco affinché gli spettatori non si posizionassero in zone pericolose; a complicare le cose in alcune occasioni è stato l’arrivo in prova degli spettatori in possesso di Pass Gold che venivano trasportati sul posto con gli elicotteri e una volta sbarcati attraversavano la strada con il disappunto dei commissari di percorso che non riuscivano a farsi rispettare nonché del pubblico che si era messo in sicurezza e che poi si ritrovava davanti gli ultimi arrivati. Situazioni che forse andrebbero ripensate per il bene della gara isolana (in fase di riconferma per i prossimi tre anni, ndr) che vive sicuramente anche sugli introiti di chi ha la possibilità di spendere cifre importanti per vedere da vicino il rally senza però che lo stesso debba ridursi a mero business ma continuare invece a mantenere inalterato il suo fascino nel tempo.
Dario Furlan – #darionnenphotographer