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BEFANA NERA, PIÙ CHE BIANCONERA :-(

Cosa porterà la Befana nella prima gara del 2014 in casa Udinese?
I bianconeri di Guidolin dopo la vittoria di Livorno ospitano la sorpresa del campionato, l’Hellas Verona, neopromossa che non ha per nulla voglia di abbandonare le posizioni nobili della classifica e arriva in terra friulana con il bottino di 7 punti nelle ultime 3 gare.
Formazione solita quella bianconera con Muriel ancora infortunato, Pinzi ancora in panchina e Nico López che fa compagnia a Di Natale là davanti.

Partita vivace fin dalle prime partite con un pubblico un po’ più entusiasta del solito, anche per contrastare la nutrita schiera di tifosi ospiti che accompagnano la formazione bianconera con un buon numero di insulti, poco veronesi a dire il vero.
Il primo tentativo è di Lazzari ma il tiro è a lato non di moltissimo. Gli errori del 2013 però non si dimenticano facilmente, e all’8 la difesa bianconera si addormenta e lascia libero Toni di involarsi verso la porta e di calciare dal limite dell’area: la conclusione non è forte ma precisa ed è vantaggio ospite. La reazione dei bianconeri arriva poco dopo con un buon spunto di Nico López che però viene deviato in angolo e con una sforbiciata di Di Natale bella ma non molto precisa. Sono le uniche occasioni bianconere, con gli ospiti che controllano il match e colpiscono ancora con Toni che, sul filo del fuorigioco, in posizione molto dubbia, sfrutta al meglio il passaggio di Romulo ed in scivola anticipa Brkic per il doppio vantaggio veronese dopo 39 minuti. Raddoppio meritato più che per il gioco dei veronesi, per l’assoluta assenza dei padroni di casa latitanti in zona offensiva. I bianconeri si scuotono però al 42′ quando dagli sviluppi di una punizione, con dubbi sulla posizione del fallo forse in area di rigore, grazie ad una bella e precisa girata di Pereyra si riportano in gara e dimezzano lo svantaggio. Gli ultimi minuti della frazione vedono l’espulsione per proteste di Guidolin e un’ulteriore dormita difensiva dei bianconeri con Toni che si divora l’occasione e getta al vento la possibile personale tripletta.

La ripresa parte con gli stessi 22 in campo e con Di Natale che prova a farsi vivo con una conclusione dalla sinistra ma la palla finisce a lato. Per il Verona è ancora il solito Toni ad andare al tiro ma la palla non c’entra lo specchio della porta, salvando Brkic. Nico López ci prova dalla sinistra, da posizione impossibile, ma la palla esce con Rafael che controlla la situazione. Più tardi ci prova Bruno Fernandes entrato al posto di Domizzi ma il tiro da fuori area è alto sopra la traversa. Ci prova anche Heurtaux da distanza siderale con gli stessi risultati dei precedenti tentativi. L’Udinese ci prova in qualche modo, ma è ancora la difesa che fa acqua: Danilo non soffia abbastanza sulla palla per mandarla in fallo laterale e la lascia ad Iturbe che dalla trequarti si invola verso la porta di Brkic e lo batte con un tiro debole che bacia il palo ed entra in porta permettendo ai gialloblù di andare sull’1 a 3 a 20 minuti dal 90′.
I bianconeri non demordono e ci provano con Maicosuel e con Di Natale ma entrambi i tiri non sono precisi. Dall’altra parte è ancora Toni che ci prova dalla sinistra con una pregevole conclusione: la tribuna sportivamente applaude ricordando magari qualche gesta bianconera degli anni passati. Il finale è un assalto all’arma bianca dei padroni di casa che ci provano più con confusione che con testa ma non sembrano mai in grado di riprendersi il match che scivola via pian piano e si conclude con la seconda vittoria consecutiva per gli ospiti e i giusti fischi del pubblico in direzione degli 11 bianconeri autori dell’ennesima brutta prova stagionale.

L’Hellas torna a vincere a Udine dopo il 3 a 5 dell’84-85 e dopo 9 gare, con ben 7 vittorie bianconere, mentre per i friulani è la quarta sconfitta casalinga su nove partite; tendenza decisamente investita rispetto alla passata stagione (una sola sconfitta in 19 match di campionato).

Guidolin in sala stampa sottolinea gli errori commessi dalla sua squadra e come sia stato difficile rincorrere la gara dopo un inizio positivo. Come più volte detto dal Mister è un anno complicato e si dovrà lavorare per evitare le troppe disattenzioni durante le partite. Particolare, a fine conferenza, alla domanda sulle dichiarazioni sul ritiro a fine stagione di Di Natale, che il Mister non ne sapesse nulla, esempio di come forse le cose all’interno di società, squadra e staff tecnico non funzionino più come in passato.

Soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, vista la prestazione e la stagione in generale, Mandorlini che con i suoi 29 punti può dirsi ben tranquillo per il proseguio della stagione con forse obiettivi diversi rispetto alla salvezza.

Rudi Buset
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About Rudi Buset

Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti dal 2013 Diplomato presso l’ITC Einaudi nel 2007, lavora presso una carpenteria leggera artigiana. Impegnato nel sociale e in politica, da anni collabora con diverse realtà del suo territorio con particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. Appassionato di tutto ciò che riguarda l’uomo in quanto “animale politico” oltre che allo sport (in primis il calcio).

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