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CONTE NON PARTIRO’: ALLEGRI O NO?

Terremoto, fulmini a ciel sereno, bombe d’acqua, catastrofe, tragggedia, rivoluzione in casa Juventus.

In meno di 24 ore addio ad Antonio Conte, fuori mister 3 scudetti e 2 supercoppe in 3 stagioni e dentro il pupillo di Galliani appiedato dal Milan nel bel mezzo di un campionato fallimentare, Massimiliano Allegri.

Come mai? Per dare la risposta forse è più utile mago Otelma o simili, anche perché l’ingarbugliamento è particolare. Partiamo dal fatto che in casa Juve qualcosa si era già rotto quando il buon ex centrocampista bianconero non aveva rinnovato il contratto in scadenza alla fine di questa stagione, però suona decisamente in modo particolare la scelta di dimettersi quando ormai la stagione è alle porte. I rumors danno come motivazione scatenante le divergenze di mercato, ma pare una motivazione che nasconde scelte diverse per l’ex tecnico di Atalanta, Bari e Siena che ora si candida al posto di CT della Nazionale lasciato libero dall’ormai turco Cesare Prandelli. Scelta logica, avventata? Mah, sicuramente a sorpresa visto che nessun ben informato aveva anticipato una scelta simile. L’addio di Conte si era paventato a fine stagione quando qualche club europeo forse era sulle sue tracce (a detta dei già citati ben informati), ma ora la decisione è stata decisamente clamorosa e apre scenari inaspettati ed imprevedibili fino a meno di 24 ore fa.

La Juventus però, come da tradizione, non si è fatta prendere dal panico, e salutato con le rituali formule, e con un po’ di sorpresa ormai l’ex tecnico, è stata costretta a fare una scelta in poche ore. E dal cilindro di quel furbastro di Marotta è uscito Allegri che non pare scaldare i cuori del tifo juventino. Certo, l’alternativa Mancini forse più che non scaldare i cuori li congelava, e l’ex congelato (per il suo recente passato russo) Spalletti non sembrava facile dal punto di vista economico visto il lauto (4,5 milioni di euro a stagione, mica noccioline) ingaggio con lo Zenit San Pietroburgo. Il livornese Allegri quindi ci riprova dopo due stagioni deludenti al Milan e avrà diversi compiti non semplici: non far rimpiangere Conte, caratterialmente all’unisono con la tifoseria juventina e non far rimpiangere il gioco e la forza della vecchia signora mantenendo i favori dei pronostici che la vedono saldamente in prima linea per il quarto campionato di fila.

La sorpresa però, oltre a far saltare dalla sedia a più riprese qualche tifoso juventino, può rendere quantomeno più curioso l’inizio e forse anche l’intero campionato. Ci sarà ancora la Juventus schiaccia sassi degli ultimi anni? Sarà ancora un campionato a senso unico o finalmente Roma, Napoli o qualche altra alternativa potrà rendere meno scontato il cammino verso la vittoria finale? E in Europa? Che ne sarà dei bianconeri? Mah!

E Conte, che ne sarà di lui? Sarà il tecnico del rilancio della Nazionale Italiana? Dubbi a riguardo. Attenderà la chiamata di una big del calcio europeo, spagnola o molto più probabilmente inglese?

E Allegri? Riuscirà a farsi apprezzare da quei tifosi che già oggi hanno chiesto indietro l’abbonamento?

“Lo scopriremo solo vivendo, comunque adesso ho un po’ paura” cantava Battisti e forse oggi anche la curva juventina.

 

Rudi Buset
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About Rudi Buset

Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti dal 2013 Diplomato presso l’ITC Einaudi nel 2007, lavora presso una carpenteria leggera artigiana. Impegnato nel sociale e in politica, da anni collabora con diverse realtà del suo territorio con particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. Appassionato di tutto ciò che riguarda l’uomo in quanto “animale politico” oltre che allo sport (in primis il calcio).

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