ULISSI E JUNGELS: LA MIGLIOR DIFESA È L’ATTACCO
L’italiano vince la sua seconda tappa in questo Giro, sesta in carriera
Il lussemburghese attacca con Amador e i due guadagnano secondi nella Generale
Volata a tre sul traguardo di Asolo, seconda tappa per l’italiano
Il campione di MotoGP Dani Pedrosa al Giro
Asolo, 18 maggio 2016 – Il corridore italiano Diego Ulissi (Lampre – Merida) ha vinto l’undicesima tappa del 99º Giro d’Italia, da Modena ad Asolo di 227 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Andrey Amador (Movistar Team) e Bob Jungels (Etixx – Quick-Step).
Un’azione in contropiede di Andrey Amador seguito dalla Maglia Rosa Jungels ha dato vita all’attacco decisivo di questa frazione. Diego Ulissi ha colmato da solo il distacco dal duo di testa, imponendosi poi nella volata ristretta e andando a vincere la sua seconda tappa nel 99esimo Giro d’Italia. Il primo e secondo della classifica generale hanno cosi incrementato il loro vantaggio sui diretti rivali.
Il vincitore di tappa, Diego Ulissi, ha dichiarato in conferenza stampa: “Nei miei primi anni da professionista rimanevo molto passivo ed arrivavo spesso nei finali con poca energia. Ora sono molto più pimpante e la mia squadra è più motivata nel supportarmi. Ho capito quali sono i miei punti di forza ed ho più coraggio per andare all’attacco. Questa mattina avevamo studiato il percorso, poi in corsa con Sacha [Modolo] abbiamo deciso che io avrei seguito l’attacco mentre lui avrebbe atteso in caso di volata. Ho seguito [Andrey] Amador e [Bob] Jungels. È una fantastica conferma dopo la mia prima vittoria al Giro quest’anno [nella quarta tappa]”.
Il vincitore, subito dopo il traguardo, ha dichiarato: “Sono davvero felice, è il risultato di un grandissimo lavoro di squadra. Tutti erano abbastanza stanchi nel finale, io avevo paura di Amador ma ho vinto ancora. È fantastico”.
Bob Jungels (Etixx – Quick-Step) indossa ancora la Maglia Rosa di leader della classifica generale.
La Maglia Rosa, Bob Jungels, ha detto in conferenza stampa: “La caduta ha coinvolti molti dei miei compagni di squadra, oltre a molti altri corridori. Spero stiano tutti bene. Quando ha attaccato [Andrey] Amador dovevo seguirlo. Sapevo che quando [Diego] Ulissi ci avrebbe raggiunto non avrei avuto più possibilità di vincere la tappa, quindi ho spinto per guadagnare secondi. Non credo riuscirò a fare così bene al Giro come ha fatto Tom Dumoulin l’anno scorso alla Vuelta ma mi sento molto bene. Continuerò sulla mia strada e scoprirò che cosa posso ottenere in montagna”.
La Maglia Rosa ha dichiarato: “Voglio ringraziare tutta la mia squadra. Non sapevo che la Maglia Rosa potesse dare così tanta forza ed ispirazione. Quando ho visto l’opportunità per attaccare il gruppo dei favoriti ho fatto la mia mossa. Alla fine ho provato a guadagnare quanti più secondi potessi per tenere la Maglia Rosa il più a lungo possibile”.
In visita al Giro, il campione di MotoGP Dani Pedrosa ha dichiarato: “Sono felice di essere qui al Giro d’Italia. Sono un appassionato di ciclismo e quando posso lo seguo, anche di persona. Vado anche in bici. Al Giro ci sono tanti corridori spagnoli che possono far bene e, per gli appassionati di MotoGP, do l’appuntamento al Mugello domenica.”
RISULTATO FINALE
1 – Diego Ulissi (Lampre – Merida) – 227 km in 4h56’32”, media 45,930 km/h
2 – Andrey Amador (Movistar Team) s.t.
3 – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step) s.t.
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)
- Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida – André Greipel (Lotto Soudal)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)
1 – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)
2 – Andrey Amador (Movistar Team) a 24″
3 – Alejandro Valverde (Movistar Team) a 1’07”
Tappa n. 12 – Noale – Bibione – 182 km
Tappa completamente pianeggiante. Si svolge quasi interamente su strade larghe e rettilinee. Nella prima parte si segue la Riviera del Brenta per poi entrare nel Trevigiano mediante strade statali. Anche in questa tappa gli attraversamenti urbani sono caratterizzati da rotatorie, cordoli, spartitraffico e dossi, in particolare negli abitati di Mestre, Treviso e Portogruaro. Giunti a Bibione si affronta un circuito di 8 km da ripetere due volte.
Circuito finale di 8 km con 14 curve e lunghi tratti rettilinei su strade prevalentemente ampie e ben pavimentate. Rettilineo finale di 300 m in asfalto di larghezza 7,5 m.
NOALE – km 0
Centro con diversificate attività che conserva ancora memorie dell’epoca romana. La chiesa arcipretale di antica fondazione dedicata ai santi Felice e Fortunato conserva una pregevole opera dell’architetto e scultore Jacopo Tatti, conosciuto come Jacopo Sansovino (Firenze 1486-Venezia 1570) e, in argomento, è pure da ricordare la chiesa dell’Assunta. Edifici civili di rilievo sono il Palazzo della Loggia e il Palazzo Negro mentre, fra quelli militari, la Rocca dei Tempesta con il contiguo castello, la torre dell’Orologio e quella detta delle Campane. Villa Rossi appartiene alla tipologia di costruzione delle ville venete.
È al debutto nella Corsa Rosa per la cittadina che nel 1945 ha visto la nascita del marchio Aprilia che produceva dapprima biciclette per poi passare alle motociclette.
SANTA MARIA DI SALA – km 5
Di rilievo è Villa Farsetti con l’ampio parco. Nato qui Antonio “Toni” Bevilacqua (1918-1972), ciclista titolare di un palmarès prestigioso: due mondiali dell’inseguimento, la Parigi-Roubaix del 1951, il titolo di campione italiano della strada nel 1950, undici tappe al Giro e altre corse.
DOLO – km 19 e MIRA – km 23
Dolo, al centro della zona della “Riviera del Brenta”, solcata da vari corsi d’acqua e con costruzioni che rimandano a numerose ville di famiglie patrizie veneziane, presenta il Duomo del 1500, caratteristici mulini e altre specificità. La zona è nota per l’attività calzaturiera con un interessante museo tematico che ha sede a Stra presso la villa Foscarini Rossi. Nativo di Dolo è Cesare Musatti (1897-Milano 1989), figura centrale della psicologia e della psicoanalisi.
Anche Endrio Leoni (1968), forte velocista, professionista per più di dieci anni, vincitore di tre tappe più una semitappa della corsa rosa e di una tappa alla Vuelta, è nato qui.
Segue Mira, altro popoloso comune a metà strada fra Padova e Venezia con attività industriali in vari comparti, di rilievo sono quelle chimiche. Nel territorio c’è Villa Foscari, nota come “la Malcontenta”, progettata dal Palladio, Villa Widmann e varie altre ancora.
Nel Giro del 1989 terminò qui la 12^ tappa con partenza da Mantova. Fu la prima delle quarantadue vittorie – è il record – di Mario Cipollini in tappe della corsa rosa.
MESTRE – km 36
A Mestre risiedono i due terzi degli abitanti di Venezia, incorporata nel capoluogo, con altri comuni, nel 1926. Il Ponte della Libertà, lungo circa quattro chilometri, ferroviario e stradale, inaugurato nel 1933, è il cordone ombelicale fra la terraferma e Venezia. La città lagunare è un “unicum” nel suo genere, a livello mondiale, autentico “scrigno” di gioielli architettonici, monumentali, storici e ambientali d’unica valenza e peculiari atmosfere.
Mestre presenta vari motivi d’interesse architettonico e monumentale quali la parrocchiale di San Lorenzo del Settecento, il palazzo Podestarile sede della municipalità, il teatro Toniolo, latorre dell’Orologio e altri esemplari di ville patrizie, caratteristiche del territorio. Lozampirone, famoso repellente antizanzare, fu inventato a Mestre da Giovanni Battista Zampironi.
MOGLIANOVENETO– km 44
Luogo d’origine di Giovan Battista Piranesi (1720-Roma 1778), incisore e architetto, di Toti Dal Monte (1893-1975), al secolo Antonietta Meneghel, soprano e attrice e di Giuseppe Berto (1914-Roma 1978), importante scrittore.
TREVISO– km 67
Splendida città di specifici valori architettonici, monumentali, eno-gastronomici e di stili di vita, fra i quali la grande passione ciclistica nelle diverse declinazioni.
Treviso sorge sulla media pianura veneta, in una zona ricca di risorse idriche: le numerose sorgenti risorgive sono localmente chiamate fontanassi. Il primo insediamento (in un’ansa del Sile) risale all’epoca pre-romana, nella sua storia si annovera la conquista da parte dei Longobardi (che la fecero sede di una importante zecca), il passaggio alla Repubblica Serenissima e nel 1866 l’annessione al Regno d’Italia. La città di Treviso, legata a una lunga tradizione religiosa e monastica che l’ha interessata per lunghi secoli, conserva molte architetture religiose: tra queste la Chiesa di San Francesco (costruita in seguito all’insediamento di un gruppo di frati francescani, inviati da Francesco stesso). All’interno ospita le tombe di un figlio di Dante Alighieri e della figlia di Francesco Petrarca.
Il nome di Giovanni Pinarello (1922-2014), nativo di Catena di Villorba, dove iniziò anche l’attività di costruttore, è legato indissolubilmente a Treviso.
MASERADA SUL PIAVE– km 79 e ORMELLE (traguardo volante) – km 95
Maserada sul Piave e lo storico ponte sul Piave ricordano le vicende belliche del primo conflitto mondiale.
ODERZO (zona rifornimento) – km 102
È l’antica Opitergium dei romani, con il centro storico caratterizzato da case gotiche porticate e palazzetti rinascimentali con facciate decorate. Il Duomo, con affreschi di Palma il Giovane, sorge nella bella piazza centrale, dove si affacciano altre notevoli costruzioni.
MOTTA DI LIVENZA – km 111
In passato porto fluviale, ha come famosi edifici il Duomo e il Santuario della Madonna dei miracoli.
PORTOGRUARO (traguardo volante) – km 131
Caratteristica e piacevole cittadina con il nucleo costitutivo di vari palazzetti d’impronta veneziana e il fossato che lo circonda. Portogruaro è attraversata dal fiume Lémene, d’origine risorgiva con costante portante d’acqua e, lungo le sue sponde, si sviluppa, a pettine, l’abitato con tratti delle antiche mura. La Loggia Comunale, sede del Municipio, il Corso Martiri della Libertà con il Duomo e il caratteristico campanile, la via del Seminario, il museo nazionale Concordiese, i due antichi mulini sul fiume, costituiscono, fra altri, i maggiori motivi di connotazione di Portogruaro che è pure la sede del più antico cantiere navale del mondo che produce imbarcazioni in legno, fondato a Chioggia nel 1438, dove hanno operato, e continuano a operare, ben diciotto generazioni della famiglia Camuffo.
SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO – km 144 e BIBIONE (1º passaggio – km 166, 2ºpassaggio – km 174 e traguardo – km 182)
San Michele al Tagliamento è il comune d’appartenenza della notissima località balneare di Bibione, il traguardo. Il capoluogo ha un’attività di tipo prevalentemente agricola, così come la parte settentrionale dell’estesissimo territorio comunale. Nella parte sud, caratterizzata dalla vastissima spiaggia e da pinete, si è sviluppata, dal 1960, Bibione con una moderna e polivalente offerta e capacità turistica balneare che, per numero di presenze, è seconda solo a Rimini. Nell’immediato retroterra la Valle Grande con la vicina Vallesina offrono molteplici motivi d’interesse naturalistico. È anche un sito termale.
È stata arrivo di tappa nel 1971 (con vittoria di Patrick Sercu), nel 1981 (con il successo di Guido Bontempi nella semitappa inaugurale, mentre nella cronosquadre del pomeriggio prevale la Hoonved-Bottecchia), nel 1994 (con la vittoria di Jan Svorada) e infine nel 2000 (cronometro individuale con partenza da Lignano) successo per il colombiano Victor Hugo Pena.