Meritata vittoria del driver trevigiano su Toyota Toyodell battendo Codecà e Toro con i Grand Vitara di Suzuki Italia
Successo di Bordonaro nel T2 e Suzuki Challenge davanti a Luchini
Dimostrazione di forza degli SSV con trionfo di Ventura (Yamaha)
La firma del veronese Scandola nel primo atto del Trofeo Polaris
Trentadue su quarantasei all’arrivo. La Baja di Primavera ha fatto selezione dei suoi protagonisti in due giorni di gara sui greti di Cosa e Tagliamento, dando il via al più bel Campionato italiano cross country rally degli ultimi anni. Vittoria meritata in 1h29’06’’ del trevigiano Elvis Borsoi (Toyota Toyodell) navigato da Stefano Rossi, sempre primo della classifica tricolore in ogni settore selettivo, attaccando sabato, gestendo ieri gli ultimi due giri di cronometro.
Un pilota “privato” che lancia un attacco convincente agli “ufficiali” di Suzuki Italia, Lorenzo Codecà e Andrea Toro. Il campione in carica (secondo a 2’13’’), assieme al fido Bruno Fedullo, si è rimesso in gioco con un Grand Vitara a passo corto, tutto da affinare nell’assetto ma già forte di motore 3.6 V6. Soddisfatto Toro al rientro con il pordenonese Mauro Nadin, terzo posto a 4’03’’ su Grand Vitara a passo lungo pure da rodare. Giù dal podio e un quarto di polemiche per il padovano Roberto Camporese (Isuzu D-Max), arrabbiato con i commissari sportivi per le penalità ricevute.
Chi invece non ha trovato nulla da lamentare, ma solo complimenti per l’organizzazione e il tracciato, è stato il torinese Amerigo Ventura (Yamaha Quaddy), inarrivabile per i suoi rivali di Gruppo TM, ma capace di sorprendere tutti con il miglior tempo assoluto complessivo: 1h29’01’’. Certo nel finale Borsoi ha alzato il piede, non aveva senso rischiare con il successo in mano (i TM non prendono punti per l’Italiano). Ventura però ha cercato il limite scavando un solco nell’ultima frazione (17’18’’0) e all’Italian Baja di giugno sarà interessante vedere il confronto con gli specialisti del mondiale. Podio TM con Graziano Scandola secondo e primo dei Polaris in corsa per il trofeo clienti, mentre sul gradino più basso si è piazzato Alessandro Tinaburri, certificando l’attuale vantaggio dei Side By Side Yamaha. Prova ne sia che il pordenonese Mauro Vagaggini con il suo Quaddy targato North East Ideas, “l’ultimo arrivato tra i mangiatori di sassi”, ha chiuso decimo assoluto, risultato da incorniciare assieme a Manuela Perissinotti.
Un po’ deluso un altro degli eroi di casa, Federico Crozzolo (Nissan Navara Ermolli), bersagliato da fastidi meccanici che l’hanno costretto a viaggiare sotto tono. In piazza Garibaldi a Spilimbergo coppe e trofei distribuiti dal sindaco Renzo Francesconi e da Fulvio Lovisa, presidente della Cantina di Rauscedo: “Impegno condiviso per contribuire alla promozione del nostro territorio assieme all’Italian Baja”. Premiato il catanese Alfio Bordonaro come vincitore del Gruppo T2 (derivati dalla serie) e Suzuki Challenge, davanti al toscano Andrea Luchini. Nel Gruppo TH (scadute omologazioni) vittoria del marchigiano Simone Grossi (Land Rover Defender) che si è messo dietro Francesco Ceschin e Gianluca Morra (entrambi su Mitsubishi Pajero).
GIRO 4. Si ricomincia dal Ponte di Dignano, all’incontrario per arrivare a Barbeano dopo 24,8 km. Ventura all’attacco in 17’40’’0, chi lo vede passare rimane estasiato dalla grinta del giovane torinese, in confidenza esasperata con il Quaddy “di casa”. Ma Borsoi (17’52’’0) è chiaramente in controllo, tanto più viaggiando sugli standard ottimali della prima tappa e mantiene 34’’8 di margine. Sorprende Camporese terzo precedendo Codecà, mentre il Polaris di Gullo anticipa di 2’’ il Grand Vitara di Toro. Bordonaro leader nel T2 e Challenge Suzuki, con Luchini a inseguire staccato oltre 4’. Situazione analoga nel TH, Grossi con 4’22’’ su Ceschin mentre Morra è quasi a 7’. Ventura guida la pattuglia degli Ssv, con Scandola e Tinaburri nell’ordine.
GIRO 5. Partenza in ordine inverso nell’ultimo settore di gara, ulteriore pathos per equipaggi e tifosi. Batticuore nell’abitacolo del Toyota Toyodell, Borsoi (17’58’’0) pensa solo a tagliare il traguardo senza danni, troppo importante il risultato per rischiare. Così il miglior tempo lo fa Ventura (Quaddy Yamaha) sparando un incredibile 17’18’’8, virtualmente primo ma non lizza per il tricolore assoluto. Codecà e Toro vanno di conserva, già meditando le prossime rivincite. Gullo e Gozano ci mettono il cuore nell’ultimo crono, ma è Scandola ad aggiudicarsi la prima prova se Trofeo Polaris.
Comunicato stampa Baja primavera
Foto Dario Furlan