Arriva al Teatro Nuovo Giovanni da Udine giovedì 23 febbraio alle ore 20.45, per la rassegna “IeriOggi:TEatro” Federico Buffa con le Le Olimpiadi del 1936. Uno spettacolo fatto di piccole grandi storie, quelle che si rincorsero durante l’edizione probabilmente più controversa dei Giochi, raccontate con lo stile narrativo incalzante che hanno reso celebre il grande giornalista sportivo di Sky.
Nei panni di Wolfgang Furstner, il comandante del villaggio olimpico, Buffa ci fa rivivere quei momenti incredibili che hanno segnato un’epoca ma ancor di più la storia dell’umanità. “Le storie dello sport sono le storie degli uomini. Sono storie che scorrono assieme al Tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano – spiegano gli autori Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca e Jvan Sica. -. E’ capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e Goebbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quello che credevano che fossero le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del “nuovo corso”. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza”. Ed ecco dunque rivivere sul palco la storia dei due atleti neri Cornelius Jonshon e Dave Albritton, che il primo giorno di gara salirono sul podio del salto in alto. E poi Jesse Owens che di medaglie ne vinse addirittura quattro, aggiudicandosi due record mondiali e un record olimpico, il tutto documentato in diretta dalle immagini di Leni Riefensthal. La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria smorfia di disappunto di Hitler al terzo oro di Owens. Mentre in quella stessa estate il mondo assisteva in colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola, e la pace scricchiolava sull’asse Roma Berlino Tokyo, le Olimpiadi illuminavano il cielo con un’altra storia, forse la più incredibile. Due atleti giapponesi arrivarono primo e terzo alla maratona di Berlino. Alla premiazione, mentre ascoltavano l’inno, la loro testa era china. Non erano giapponesi, erano Coreani. Il vincitore Sohn Kee-chung, 52 anni dopo, portava dentro lo stadio di Seul la fiamma olimpica del 1988 indossando come una seconda pelle la maglia della sua nazione, la Corea. “Le storie dello sport sono storie di uomini, scorrono assieme al tempo, ma a volte lo fermano – ricordano sempre gli autori – quasi a chiedere a tutti una riflessione, una sospensione”.
In scena, oltre a Federico Buffa, i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani, personaggi evocati dal protagonista nel desiderio di poter rivivere quei giorni e quei luoghi della lontana estate del 1936. I giorni delle Olimpiadi di Berlino, esaltanti e tremendi, espressione di un’epoca in bilico tra il sogno e la tragedia. La regia è firmata da Emilio Russo e Caterina Spadaro.
Giovedì 23 febbraio alle 17.30 Federico Buffa incontrerà il pubblico nel foyer del teatro per un nuovo appuntamento di “Casa Teatro” in collaborazione con èStoria, intitolato “Cronaca Storia Teatro – 2° Tempo”. Dialogherà con lui Andrea Zanini, docente di Storia moderna, direttore del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine, membro del comitato scientifico èStoria. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.