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Hermann Neubauer su Ford Fiesta R5 si è aggiudicato il 43° Lavanttal – Rallye (Austria)

Hermann Neubauer su Ford Fiesta R5 si è aggiudicato il 43° Lavanttal – Rallye (Austria)

Anche alcuni equipaggi italiani al via, Rino Muradore il migliore dei nostri connazionali.

La valle del Lavanttal (Austria) ha ospitato anche quest’anno l’omonimo rally disputatosi il 5 e 6 marzo nei pressi della cittadina di Wolfsberg. La gara, giunta oramai alla 43^ edizione, ha visto ben 85 equipaggi provenienti da 7 nazioni sfidarsi lungo le strade della bellissima Carinzia orientale in due giornate caratterizzate da condizioni meteo non molto favorevoli, con pioggia nella prima giornata e con nuvolosità (anche fitta in altura) nella seconda; se questo ha complicato la vita ai concorrenti ha però regalato spettacolo al pubblico, stimato dagli organizzatori in circa 50.000 persone (!), che ha affollato le prove speciali nonostante le temperature non favorissero certo la permanenza all’aperto.

Hermann Neubauer -Berhard Ettel

Il rally ha visto primeggiare il salisburghese Hermann Neubauer che, in coppia con Berhard Ettel, si è aggiudicato quasi tutte le prove speciali della gara, favorito anche dalla foratura patita dal suo diretto inseguitore Niki Mayr-Melnhof  nella ripetizione della prova “Hammer – Prebl” (la settima in programma, di km 14,96), foratura che ha stoppato le sue velleità di raggiungere Hermann Neubauer fino a quel momento a soli 7 secondi di distanza in classifica. Ne ha beneficiato anche Julian Wagner (Skoda Fabia R5) che navigato da Anne Katharina Stein si è issato sul secondo gradino del podio sopravanzando alla fine Niki Mayr-Melnhof  (già vincitore lo scorso anno al Lavanttal ) per meno di 3 secondi.

Niki Mayr-Melnhof con l’anteriore sinistra forata

Julian Wagner – Anne Katharina Stein

Questa in sintesi la cronaca della gara per quanto riguarda le posizioni di vertice, lotta anche per le posizioni di rincalzo con Skoda Fabia e Ford Fiesta a monopolizzare le prime dieci posizioni della classifica assoluta, uniche eccezioni il sesto posto della Hyundai i20 dello sloveno Rok Turk e il nono della Mitsubishi EVO X R4 del veterano tedesco Hermann Gassner.

Rok Turk – Blanka Kacin

Come consuetudine il rally si è disputato su un percorso misto di asfalto e terra – 12 le prove speciali in programma – ed ha visto la partecipazione sia di vetture moderne che storiche (modalità difficilmente riscontrabili nelle gare organizzate in Italia), fattori questi che hanno reso molto spettacolare la gara valida per il Campionato Austriaco Rally e per la Mitropa Rally Cup, nonché per il FIA CEZ.

Kris Rosenberger, spettacolare con la Porsche 997 GT3

Sepp Haider apripista conl’Opel Manta ex Vatanen

Il funambolico apripista Christof Klausner ha entusiasmato il pubblico con i suoi numeri

Particolarmente sfortunato l’equipaggio Helmut Klösch -Kurt Huber che a causa dell’esplosione del cambio ha dovuto ritirarsi anzitempo.

Dei sei equipaggi italiani che hanno deciso di prendere il via oltralpe quattro hanno visto la pedana di arrivo, il miglior risultato è stato ottenuto dal cividalese Rino Muradore (Ford Escort RS2000 – Scuderia Red White),  navigato da Michael Visintini, che con una condotta di gara accorta si è piazzato al 38° posto della classifica assoluta. Poco più indietro in graduatoria troviamo i portacolori della Gorizia Corse Fabio Grendene e Marco Comar che su Opel Astra GSI hanno concluso in 43^ posizione; Volpato Elvio, con i colori del Team Bassano e Max Millivinti alle note, è riuscito a concludere al 59° posto a bordo dellaToyota Corolla GT 1600 mentre  Albert Sosol e Lorenzo Lamanda (Gorizia Corse) su Peugeot 106 Rallye hanno chiuso sessantacinquesimi.

Rino Muradore – Michael Visintini

Fabio Grendene – Marco Comar

Volpato Elvio – Max Millivinti

Gara sfortunata invece per Marco Guerra e Simone Paludetti (Peugeot 208 R2) costretti al ritiro nella penultima prova speciale per problemi tecnici, così come Guido Persello e Luciano Blasutto (Forum lulii Historic Club) anch’essi alle prese con dei  problemi tecnici sulla loro Opel Kadett GTE ritiratisi sulla settima prova.

Guido Persello – Luciano Blasutto

Foltissimo, come detto, il pubblico che ha seguito l’evento, merito anche di una gestione della gara che privilegia lo spettacolo come ad esempio la formula della prova “Runkurs Mosern-Eitwe”, un circuito nei pressi dello stadio servito anche da stand enogastronimici (fissi e mobili), di poco più di 10 km totali che i concorrenti devono percorrere 2 volte a beneficio, appunto, del divertimento e dello spettacolo per il pubblico accorso in massa; notate lungo le prove speciali a godersi lo spettacolo anche moltissime famiglie con numerosi bambini al seguito, bambini forse poco interessati al rally e più intenti nei loro giochi ma presenti a frotte un po’ dappertutto come oramai non è più usuale vedere in Italia, segno probabilmente di una politica sociale ben diversa da quella esistente nel nostro paese (ndr).

Anche molti italiani, soprattutto friulani considerata la relativa vicinanza della gara austriaca, hanno voluto essere presenti all’appuntamento con la competizione valida per la Mitropa Rally Cup, Wolfsberg è infatti raggiungibile in circa un’ora e mezza dal confine Italia-Austria.

 

Spuntino friulano

Si è chiusa quindi anche questa edizione del Lavanttal Rallye, nel segno di una perfetta organizzazione e del richiamo di un foltissimo pubblico sulle strede della Carinzia.

Servizio e foto: Dario Furlan

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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