Il giovanissimo pilota svedese Oliver Solberg ha effettuato lo scorso 1° aprile una giornata di test nelle valli del Natisone (UD) in preparazione al Rallye Sanremo 2021. Il test, organizzato dalla BMP Program Service che si è avvalsa della collaborazione di Hyundai Motorsport e Friulmotor (la struttura di noleggio e assistenza di vetture da gara del manzanese Claudio De Cecco), è stato reso possibile grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale di Pulfero che ha concesso la disponibilità del tratto di strada che da San Giovanni d’Antro – località nota per le omonime affascinanti grotte – conduce all’abitato di Spignon. La stada, chiusa al traffico per l’occasione, è stata presidiata dai commissari di percorso che hanno vigilato correttamente sull’effettuazione dei test e gestito lo scarso traffico dei residenti che avevano la necessità di raggiungere le proprie abitazioni.
Il percorso prescelto per il test è caratterizzato da alcuni chilometri di salita e contraddistinto da qualche allungo e tratti di misto veloce intervallati da una mezza dozzina di tornati, praticamente la variegata tipologia di una prova speciale di un rally racchiusa in pochi chilometri (lo stesso tracciato era stato utilizzato negli anni scorsi da alrri professionisti del volante come Paolo Andreucci e Alessandro Perico, ndr).
Una giornata pregna di esperienza per il giovane figlio d’arte che sotto gli occhi attenti di papà Petter – campione del ondo rally 2003 e rallycross 2014 e 2015 – e della mamma Pernilla Walfridsson (anch’essa con importanti trascorsi rallistici), non si è risparmiato lungo il tratto di strada deputato alle prove effettuando numerosissimi passaggi in un senso e nell’altro, alternandosi al volante di due Hyundai i20 Coupè, una arrivata recentemente nel garage della Friulmotor e l’altra messa a disposizione da Hyundai Motorsport.
Solberg, oltre ad effettuare la preparazione al Rallye Sanremo, ha anche svolto specifici test sulle gomme – diverse le mescole a disposizione del pilota scandinavo sempre più in evidenza nel circuito del mondiale rally – ed ha provveduto allo sviluppo di alcuni particolari della vettura coreana. Nonostante la giovanissima età (compirà 20 anni a settembre, ndr) Oliver è apparso molto professionale e concentrato nel suo lavoro, fra una sessione di test e l’altra si confrontava con i tecnici ed i meccanici di Friulmotor e di Hyundai Motorsport – ma anche con il padre – per valutare lo stato di avanzamento dei lavori e le regolazioni da effettuare sulle vetture.
Un aspetto della famiglia Solberg che ha inoltre colpito positivamente durante la loro permanenza in Friuli è stata la disponibilità verso i fan e quanti chiedevano un autografo o di poter fare un selfie con loro, sempre pronti e sorridenti – compatibilmente con le esigenze di lavoro – ad accontentare tutte le richieste.
Il test è stato organizzato nella massima riservatezza ma il tam-tam fra gli appassionati ha fatto comunque pervenire sul tracciato prescelto per la prova alcune persone che – rispettando le regole riguardanti il distanziamento e l’utilizzo delle mascherine protettive – non hanno voluto perdere una occasione così ghiotta per vedere in azione il giovane Oliver, candidato ad un radioso futuro nel mondiale rally.
La regione Friuli Venezia Giulia – vuoi per le bellissime strade montane da cui è caratterizzata, vuoi per la lungimiranza e la serietà di alcuni organizzatori e amministratori– è sempre più oggetto di richieste di prove di vetture su strade chiuse al traffico (pochi mesi fa la Toyota ha effettuato ben quattro giorni di test in Carnia), prove che danno sempre più visibilità e lustro ad una regione ricca di appassionati di rally ma anche di strutture professionali e operatori di settore apprezzati da tutto l’ambiente del Motorsport.
Servizio: Guendy Furlan e foto Dario Furlan