ALLA LUBIANESE “MOL” VA LA MARATONA DELL’AMICIZIA
GRANDE SUCCESSO PER IL NUOVO PERCORSO CHE UNISCE LA CAPITALE SLOVENA A LONGERA, ABITATO ALLE PORTE DI TRIESTE
Il Ronchi Ciclismo si è aggiudicato la 14esima Granfondo d’Europa, la manifestazione cicloturistica internazionale organizzata dall’omonima società che, anche quest’anno, ha chiuso il calendario nazionale di Coppa Italia Cicloturismo. In seconda posizione si è piazzata la piemontese Velo Club Frejus, davanti al Team Granfondo d’Europa.
La Maratona dell’Amicizia, invece, è andata alla Mol di Lubiana, davanti agli atleti di Divacia. Terzi i padroni di casa del KK Adria.
In 200 atleti si sono presentati alla partenza di Lubiana, nella centralissima Kongresni trg, la piazza ai piedi del castello. Alla vigilia della corsa, in accordo con la giuria, gli organizzatori hanno deciso di unificare il percorso della Granfondo d’Europa con quello della Maratona dell’Amicizia, considerate le previsioni meteo incerte.
Un unico plotone compatto, quindi, si è mosso dalla capitale slovena in direzione di Trieste, dove ha raggiunto il traguardo di Longera, piccola frazione alle porte della città, rimasta a secco di ciclismo dopo la scomparsa del Trofeo ZSSDI-Unione dei circoli sloveni in Italia, prestigiosa competizione che veniva organizzata fino a due anni fa dal KK Adria e che si concludeva proprio a Longera.
Numerosi abitanti, infatti, hanno accolto festanti i ciclisti al loro arrivo, dopo tre ore e mezza di pedalate a velocità controllata, durante le quali hanno coperto i 100 chilometri del percorso a poco più di 27 km/h di velocità media, lasciandosi alle spalle quasi 800 metri di dislivello.
Nel cicloturismo vince la squadra che riesce a portare il maggior numero di partecipanti al traguardo, tenendo conto, però, anche del luogo di provenienza, in modo da premiare gli atleti che hanno fatto più strada per raggiungere il luogo della manifestazione.
La corsa, quindi, si è trasformata in una pedalata festosa, condotta a un ritmo brillante che, però, non ha lasciato nessuno indietro. L’andatura senza strappi ha consentito ai ciclisti di ammirare il paesaggio e di scambiare alcune battute durante lo sforzo.
La carovana è stata scortata dalle macchine della Polizia slovena e dai mezzi della Polizia locale di Trieste fino al traguardo.
Paolo Giberna, deus ex machina della manifestazione, è apparso raggiante per la scelta del nuovo percorso, giudicato da tutti i partecipanti «divertente e non monotono come la maggior parte delle granfondo che si disputano in pianura». L’unica nota amara Giberna l’ha riservata per alcune scelte fatte dalla federazione, che ha sovrapposto nella stessa giornata altre due manifestazioni cicloturistiche, danneggiando inevitabilmente la corsa triestina.
«Non voglio alimentare polemiche – ha esclamato Giberna – . Mi dispiace solo per chi si è perso questo spettacolo. La scelta del nuovo percorso si è rivelata azzeccata e nella pentola della prossima edizione bollono già alcune idee molto interessanti, come la possibilità di dedicare al ciclismo un’intera settimana, coinvolgendo tutte le società presenti sul territorio locale».
Con la Granfondo d’Europa va in archivio la tre giorni dedicata al ciclismo, che ha visto nella giornata di ieri la vittoria dello sloveno Mitja Oter nella Cronocarsica Trieste-Conconello e la carica dei giovanissimi nella Young Bike che si è disputata all’interno del centro commerciale Il Giulia.