Undicesima vittoria consecutiva per la Juventus, record nella storia dei bianconeri che chiudono il girone d’andata in vetta in solitaria (+ 8 sulla Roma e + 10 sul Napoli) a quota 52 punti, come la Juve di Capello nell’anno di calciopoli.
Gli uomini di Conte battono per 4 a 1 il Cagliari in Sardegna, ma la partita inizia con i padroni di casa che mettono sotto i bianconeri con la rete di Pinilla al 21′, pareggiata da Llorente 10 minuti più tardi. I sardi tengono bene il campo fino al 73′, ma mollano il match ed in 7 minuti subiscono 3 reti a firma Marchisio, gran gol complice anche il portiere casalingo, ancora Llorente e Lichtsteiner.
Prova a tenere il passo della capolista, con notevole distacco però, la Roma che all’Olimpico prende a pallonate, fra l’altro pregevoli, il malcapitato Genoa non certamente in un periodo felice. Apre le danze con una bella rovesciata Florenzi e continuano Totti, Maicon e bomber Benatia.
Ottimo successo anche per il Napoli che costringe alla seconda vittoria in casa su 10 partite (8 vittorie), l’Hellas Verona. Mertens dà il vantaggio partenopeo al 27′, ma la gara resta in equilibrio, spezzato ulteriormente da Insigne e Dzemaili al 72′ ed al 76′.
Non va oltre al pareggio, per 0 a 0, la Fiorentina a Torino contro un ottimo Torino che continua a macinare un buon calcio e ad occupare posizioni decisamente tranquille.
Posizione tranquilla, quella dei granata, occupata assieme al Parma che nel primo anticipo di giornata batte con un sonoro 3 a 0, al Picchi, il Livorno. La vittoria ducale è firmata ad inizio gara da Palladino e nel finale da una doppietta di Amauri, una rete su rigore. La sconfitta dei labronici induce Spinelli a sollevare dall’incarico il tecnico Nicola sostituito da Perotti, anche se con dubbi di tifosi e giocatori, in un ambiente non particolarmente tranquillo.
Cambio di panchina anche in casa Milan dopo la pesante sconfitta contro il Sassuolo, la cui panchina di Di Francesco era particolarmente in bilico. La gara di Reggio Emilia è un incubo per i rossoneri che dopo 13 minuti si trovano sul doppio vantaggio per le reti di Robinho e Balotelli. I tifosi neroverdi vedono già una giornata disastrosa simile allo 0 a 7 contro l’Inter ma Berardi non ci sta e dal 15′ al 47′ infila per ben 4 volte la porta rossonera facendo spalancare gli occhi al pubblico presente e a tutti gli appassionati di calcio dimostrando di essere un campione nonostante la giovanissima età (classe 94). La rete di Montolivo all’86’ non fa cambiare gli esiti del match e porta la dirigenza a sollevare dall’incarico Allegri per affidare la panchina probabilmente a Seedorf.
Prima panchina bolognese, invece, per Ballardini che ha sostituito in settimana Pioli, contro la Lazio di Reja, alla seconda in panchina dopo il ritorno in biancoceleste. La gara fra Bologna e Lazio si chiude con un deludente 0 a 0 che non fa danni, ma neppure particolarmente bene, a nessuno.
Successo importante per l’Atalanta che inguaia e non poco il Catania. Il 2 a 1 di Bergamo è firmato da Denis su rigore e Moralez per i padroni di casa e dall’inutile rete di Neto nel finale per i siciliani che mantengono l’ultimo posto in classifica in coabitazione con il Livorno.
Tre punti importanti in chiave salvezza anche per la Sampdoria, nel primo dei due posticipi del lunedì, che batte per 3 a 0 con una doppietta di Eder e una rete di Gastaldello un’Udinese in piena crisi di gioco e risultati.
Crisi di risultati anche per l’Inter che al Meazza non va oltre all’1 a 1 decisamente più utile al Chievo che ai nerazzurri ormai molto distanti dal terzo posto necessario per la Champions League. La gara di lunedì sera è decisa dalle reti di Paloschi per i clivensi e Nagatomo per i padroni di casa.
Ecco la classifica al giro di boa del campionato: Juventus 52; Roma 44; Napoli 42; Fiorentina 37; Hellas Verona, Inter 32; Torino, Parma 26; Lazio 24; Genoa 23; Milan 22; Sampdoria, Atalanta, Cagliari 21; Udinese 20; Chievo Verona, Sassuolo 17; Bologna 16; Livorno, Catania 13