La Fondazione Umberto Veronesi ritorna al Giro d’Italia in veste di charity partner e per comunicare al pubblico maschile l’importanza della prevenzione contro numerose patologie che ancora oggi colpiscono molti uomini.
Con questa iniziativa Giro d’Italia e Fondazione vogliono essere in prima linea per testimoniare l’eccellenza della ricerca scientifica italiana e, in modo semplice ma rigoroso, spiegare come la ricerca scientifica contribuisca a migliorare la qualità della vita di tutti noi.
I temi scientifici trattati saranno pubblicati sul sito del Giro d’Italia e rimanderanno al portale della Fondazione www.fondazioneveronesi.it per maggiori approfondimenti.
All’arrivo dell’undicesima tappa sarà presente l’atleta Massimiliano Rosolino al fianco di Fondazione nella diffusione dei messaggi di prevenzione attraverso lo sport.
Marco Bianchi, Divulgatore Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi, è testimonial del progetto SAM – Salute Al Maschile – con un video appello al pubblico del Giro d’Italia che riporta il logo di charity partner dell’evento e che verrà diffuso sui canali di Fondazione e del Giro d’Italia stesso.
Il progetto SAM – Salute Al Maschile – mira a promuovere la prevenzione attraverso la conoscenza delle malattie che colpiscono gli uomini, dall’adolescenza all’età adulta, sino alla maturità e alla terza età, e fare informazione sul tema in modo serio, accurato e sempre aggiornato. Allo stesso tempo Fondazione, attraverso il progetto, finanzia medici e ricercatori di altissimo profilo che lavorano per trovare nuovi metodi di diagnosi precoce e nuove combinazioni terapeutiche per le malattie tipicamente maschili.
LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 10 – Penne-Gualdo Tadino 239 km – dislivello 3.000 m
È la tappa più lunga del Giro. Attraversa l’Appennino da sud verso nord con un percorso tortuoso costellato prevalentemente di brevi salite pedalabili e con tre classificate GPM di cui la prima (lunga quasi 20 km) scollina un versante inedito del Gran Sasso. Nella prima parte le strade sono di carreggiata ristretta e con manto usurato, nella seconda si percorrono strade di dimensioni e condizioni normali. Finale pianeggiante.
Ultimi km
Ultimi chilometri prevalentemente rettilinei su ampia strada fino a 1.500 m dall’arrivo dove la corsa compie alcune curve ad angolo retto per portarsi a 750 m dall’arrivo nel rettilineo finale (leggermente curvo fino ai 500 m), in asfalto di larghezza 7,5 m.
COPERTURA TV
I palinsesti della Tappa 10 del Giro d’Italia sono disponibili a questo link.