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LA LUCE DI KALLE ROVANPERA BRILLA ANCHE AD EST, SUO IL CROATIA RALLY 2022

LA LUCE DI KALLE ROVANPERA BRILLA ANCHE AD EST, SUO IL CROATIA RALLY 2022

Il suo talento è indiscutibile così come la sua freddezza e determinazione, doti che portano il giovane finlandese Kalle Rovanpera a primeggiare anche nelle condizioni più difficili. Dopo il quarto posto ottenuto quest’anno al Rallye Monte-Carlo ed il primo allo Sweden Rally il figlio d’arte si è ripetuto anche in Croazia aggiudicandosi una gara ricca di insidie e – a detta di molti partecipanti alla competizione – fra le più dure mai affrontate.

I difficili asfalti croati, noti per i continui cambi di grip, resi ancora più insidiosi dalla pioggia che ha caratterizzato parte della gara, non hanno impensierito più di tanto Rovanpera (con Jonne Halttunen sul sedile di destra) che ha fatto danzare la sua Toyota GR Yaris Rally1 sulle veloci strade delle alture nei dintorni di Zagabria, conducendo la gara fin dalla prima prova speciale dopo aver fatto registrare il miglior tempo anche nello shakedown.

L’alfiere della Toyota ha dovuto però vedersela con Ott Tanak (Hyundai i20 N Rally1) che, con una condotta di gara regolare, gli è sempre stato alle spalle pronto ad approfittare di un eventuale suo passo falso, l’errata scelta di gomme di Rovanpera per le ultime 4 prove della domenica ha ringalluzzito Tanak che ha recuperato lo svantaggio e nella penultima PS della giornata è riuscito a sopravanzare l’avversario ed a portarsi in testa alla classifica provvisoria (seppur per un solo secondo e quattro decimi). A quel punto l’ultima prova speciale del Croatia Rally diventava decisiva per l’aggiudicazione della gara, con grinta e determinazione – e con un finale al cardiopalma – Kalle Rovanpera ha recuperato lo svantaggio aggiudicandosi la prova (nonché i relativi punti della Power Stage) ed il rally, vincendo su Tanak per 4.3 secondi.

Ott Tanak

Kalle Rovanpera

Questa, in sintesi, la cronaca spiccia del Croatia Rally 2022 che ha visto trionfare quello che sembra non essere più una promessa ma una certezza: Kalle Rovanpera, oramai lanciato verso un futuro glorioso.

Kalle Rovanpera

Andando più nel dettaglio, molti sono stati i colpi di scena e gli incidenti che hanno penalizzato gli altri pretendenti alla vittoria in Croazia, fra i tanti citiamo l’uscita di strada di Adrien Fourmaux, che ha dovuto abbandonare la compagnia già nella prima giornata di gara dopo essere finito con la sua Ford Puma Rally1 in un giardino di una casa, errore che – a questo punto – pregiudica la sua continuazione nel WRC con il Team M-Sport.

Adrien Fourmaux

Altra uscita di scena particolarmente spettacolare è stata quella del giovane norvegese Oliver Solberg che ha perso il controllo della sua Hyundai i20 N Rally1 in un tratto veloce terminando la corsa in un boschetto dove la vettura ha subito un principio di incendio, equipaggio illeso e incendio prontamente domato ma prova sospesa.

Oliver Solberg

Immagine tratta dal web

Molte sono state le forature patite dai concorrenti, ne sa qualcosa Pierre-Louis Loubet che nello spazio di una prova e mezza ha collezionato ben tre forature dovendo così parcheggiare la sua Ford Puma Rally1 a bordo strada per riprendere la gara il giorno successivo. Pure Kalle Rovanpera è stato vittima di foratura, così come Thierry Neuville, Gus Greensmith, Elfyn Evans e Ott Tanak, solo per citare i piloti delle Rally1, sollevando qualche dubbio sulla qualità delle Pirelli.

Nell’immagine della Ford Puma di Loubet in mezzo alla nebbia si può notare l’anteriore sinistra  forata (la terza delle tre forature consecutive)

La classifica finale della gara vede al primo posto, come detto, Kalle Rovanpera, seguito da Ott Tanak, mentre al terzo posto si è classificato il belga Thierry Neuville, autore di un incidente spettacolare nell’ultima prova speciale: la sua vettura è uscita di strada dal lato destro andando ad impattare contro un terrapieno e ruotando in volo quasi completamente su se stessa, tutto ciò si è risolto senza grossi danni ed il belga, dopo essersi rimesso nel giusto senso di marcia, ha potuto riprendere la gara conservando la terza posizione conquistata a metà mattinata ai danni di Craig Breen, l’irlandese che con la sua Ford Puma Rally1 si trova comunque terzo nella classifica di campionato del mondo. Al quinto posto del Croatia Rally 2022 troviamo invece Elfyn Evans che pur avendo vinto due PS non è sembrato particolarmente a suo agio sugli asfalti croati, alla partenza dell’ultima prova speciale è poi apparso particolarmente teso e adirato.

Thierry Neuville

Craig Breen

Elfyn Evans

Sesto posto per il giapponesino Takamoto Katsuta (Toyota GR Yaris Rally1), campione di simpatia e disponibilità, anche se un po’ troppo distante in classifica dai piloti di vertice dopo le buone cose fatte vedere nelle gare precedenti. Eccellente settimo posto per il francese Yohan Rossel che ha vinto anche la categoria Rally2 con la Citroen C3 davanti a Kajetan Kajetanowicz (Škoda Fabia Rally2 evo) ed a Emil Lindholm (anch’egli su Škoda Fabia Rally2 evo) e a Nikolay Gryazin che chiude la top ten con una analoga vettura.

Takamoto Katsuta

Yohan Rossel

Kajetan Kajetanowicz

Emil Lindholm

Nel JWRC vittoria provvisoria per Robert Virves (poi retrocesso al secondo posto causa un anticipo di 4 minuti al C.O. della 19^ PS, con conseguente primo posto per il finlandese Lauri Joona, è lui ad aggiudicarsi la vittoria del JWRC), l’estone Virves – già in evidenza un paio di settimane fa al Rally Vipavska dolina in Slovenia – aveva approfittato dell’uscita di strada nella tappa finale di Sami Pajari, fino a quel momento in testa.

Robert Virves

L’epilogo sfortunato di Sami Pajari

Primo degli italiani il varesino Mauro Miele su Škoda Fabia Rally2 evo (con Luca Beltrame alle note) classificatosi 24esimo, a seguire Brazzoli – Fenoli che hanno concluso in 35° posizione,  Arengi-Bosi 38esimi e infine Covi-Lorigiola che hanno chiuso al 54esimo posto.

Miele – Beltrame

Pierre-Louis Loubet, classificatosi infine 47esimo

Tanak

Pierre-Louis Loubet

Esapekka Lappi, dopo un buon inizio solo un 49esimo posto finale per lui

Gus Greensmith non ha brillato particolarmente in Croazia giungendo infine 15esimo

Esapekka Lappi

Greensmith

Loubet

Kalle Rovanpera

Eccellente l’organizzazione della gara così come quella del dopo gara, con personale addetto alla rimozione immediata di fettucce e cartellonistica e ripristino della sede stradale con apposite spazzatrici che in men che non si dica permettevano di percorrere regolarmente le strade interessate dalla competizione.

Da segnalare che le prove speciali non erano a pagamento (come avviene in alcune altre nazioni) ma nei punti più spettacolari delle prove erano previste delle apposite aree, denominate “fan zone”, dotate di parcheggi, chioschi, stand e megaschermi dove, previo abbonamento o acquisto di singolo biglietto di ingresso, si poteva accedere e godersi la gara da una postazione privilegiata. Il costo di un singolo ingresso forse non era proprio così economico (poco meno di 12 euro al cambio Kuna-Euro) ma l’iniziativa è senz’altro lodevole.

Il Croatia Rally ha visto l’enorme partecipazione del pubblico, proveniente un po’ da tutta Europa, che fin dal mercoledì ha affollato Zagabria ed i paesi limitrofi (dove peraltro risultava particolarmente difficile reperire un alloggio a buon prezzo nei giorni di gara). La città di Zagabria ha accolto i concorrenti in maniera esemplare, la partenza cerimoniale svoltasi nella scenografica zona di Fountains è stata letteralmente invasa dal pubblico; i concorrenti dopo essere scesi dal palco attraversavano due ali di folla che si aprivano al passaggio delle vetture circondate dalle numerose coreografie ideate dai sostenitori dei piloti in partenza (bandiere, fumogeni, cori, ecc.) a riprova che la passione per questo sport è ancora altissima.

Calorosissima l’accoglienza dei locali, non solo nei confronti dei piloti ma anche degli spettatori, verso i quali non vi era alcun pregiudizio sulla loro provenienza, in diverse occasioni i croati si sono messi in evidenza per la loro squisita ospitalità offrendo in degustazione prodotti tipici locali cogliendo così l’occasione per fraternizzare e ritrovarsi uniti dalla stessa sana passione per lo sport automobilistico indipendentemente dalle lingue e dai confini .

Dario Furlan  #darionnen.photographer

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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