Si è svolto lo scorso fine settimana nei pressi di Wolfsberg (Carinzia) il 42° Lavanttal-Rallye, valido per il campionato austriaco e la Mitropa Cup, caratterizzato da un percorso misto di terra e asfalto (86% asfalto, 14% terra) che ha esaltato lo spettacolo e il divertimento per pubblico e concorrenti. Molto lungo l’elenco iscritti (a differenza, ahimè, delle competizioni italiane che salvo rare eccezioni registrano uno scarso numero di partecipanti) con gli austriaci, ovviamente, a farla da padrone; tre gli equipaggi italiani (friulani per la precisione) che hanno deciso di cimentarsi oltre confine: Muradore-Andrian, Persello-Blasutto e Novello-Di Majo.
Al termine delle 12 prove speciali disputate fra venerdì 6 e sabato 7 aprile hanno avuto la meglio Niki Mayr-Melnhof e Poldi Welsersheimb su Ford Fiesta R5 che si sono imposti sulle 2 più potenti Ford Fiesta WRC condotte rispettivamente da Gerwald Grössing (navigato da Bernhard Ettel) e Gerhard Aigner (con Marco Hübler alle note).
Fra gli italiani il miglior risultato l’hanno conquistato Rino Muradore e Dario Andrian che, a bordo di una Ford Escort RS 2000 Friulmotor, si sono piazzati al 47° posto della classifica assoluta e al quarto di categoria, nella medesima categoria anche Guido Persello e Luciano Blasutto (Opel Kadetto GTE) giunti alla fine sesti (57° posto per loro nell’assoluta); meno fortunati invece Renato Novello e Maurizio Di Majo (Renault Clio S 1600) costretti al ritiro nell’8^ speciale per problemi tecnici.
La gara austriaca si è svolta con condizioni di tempo ottimali che hanno richiamato sul percorso un foltissimo pubblico, stimato in almeno 50.000 persone. Da rilevare che nelle prove disputate in quota la neve era spesso presente a bordo strada e le temperature, specie in mattinata, erano prossime allo zero, ciò non ha scoraggiato il pubblico che – come detto – ha affollato le prove speciali; tra gli spettatori anche alcuni italiani che seppure non numerosi hanno deciso di seguire un rally che rispetto a quelli svolti sul nostro territorio offre più spettacolo in virtù di alcune scelte organizzative difficilmente riscontrabili in Italia a cominciare dal percorso misto terra-asfalto (nei tratti su fondo sterrato le vetture con gomme prettamente da asfalto offrono molto più spettacolo), altro motivo di appeal delle gare in terra d’Austria è dato dal fatto che vetture di tipologie e epoche diverse (moderne e storiche) entrano in prova speciale senza distinzioni di categoria. Infine, la prova “Mosern – Eitweg” (un anello di circa 10 km) è stata percorsa dai concorrenti due volte consecutivamente offrendo così al pubblico un continuo passaggio di vetture e spettacolo. Insomma, un modo di interpretare le competizioni su strada che se fosse adottato nel nostro paese darebbe sicuramente più linfa alla specialità e riporterebbe il grande pubblico sulle prove speciali.
Notizia e foto: Dario Furlan