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Presentato stamane a Gemona del Friuli il 53° Rally del Friuli Venezia Giulia – 22° Alpi Orientali Historic

Presentato stamane a Gemona del Friuli il 53° Rally del Friuli Venezia Giulia – 22° Alpi Orientali Historic

Presentato stamane a Gemona del Friuli

il 53° Rally del Friuli Venezia Giulia – 22° Alpi Orientali Historic

                                                                                            

Ampia soddisfazione da parte dell’organizzazione per i 156 iscritti, che promettono un confronto sul campo di alto livello tecnico.

L’evento guarda sempre più al rapporto con il territorio, del quale si sente parte integrante, sulla spinta di una grande passione.

Donato al Comune di Gemona del Friuli un defibrillatore a sua volta consegnato all’organizzazione da parte di due nuovi partner della gara, Vitae Biotech e Physio Control.

 

UDINE, 19 agosto 2017 – Il 53° Rally del Friuli Venezia Giulia è stato presentato stamane alle Autorità, alla stampa ed agli appassionati, alle ore 11,30 a Gemona del Friuli all’ex Chiesa di San Michele.

In programma per il 25-26 agosto prossimi, l’evento è dunque arrivato alla stretta finale, sono stati anche rivelati gli elenchi iscritti, che nel totale hanno toccato quota 156 adesioni, suddivise tra 100 “moderne” e 56 “storiche”.

Valida, come consuetudine per il Campionato Europeo Rally Storici, con il  22° Rally Alpi Orientali Historic (sesto appuntamento della stagione), la gara ha affiancata la validità per il Campionato Italiano WRC (quarta delle sei prove in calendario).

Il plateau di iscritti promette decisamente bene, si potrà assistere ad una gara dai motivi tecnici e sportivi di spessore, tanto per andare a proseguire la tradizione. Ciò confermato anche dalle validità, per la FIA Central European Zone, Michelin Rally Cup, Suzuki Rallye Cup e Trofeo 124 Abarth, oltre al Campionato Regionale Aci Sport a coefficiente 1,5.

RALLY E SOLIDARIETA’. La gara è parte integrante del territorio ove si svolge, questo è sempre stato l’imperativo dell’organizzazione. Durante la presentazione di questa mattina il concetto è tornato a cementarsi sempre più con la donazione, da parte dello staff organizzativo, al Comune di Gemona del Friuli di un defibrillatore, a sua volta consegnato al Rally del Friuli Venezia Giulia da parte dei nuovi partner della gara Vitae Biotech e Physio Control.

 

GRANDI SINERGIE DI LAVORO PER IL TERRITORIO. La gara è dunque pronta ad offrire altri momenti di grande sport, nuove ed esaltanti sfide sulle magnifiche ed inimitabili strade friulane, nelle valli del Torre e del Natisone ed è preparata nuovamente a fare da veicolo di comunicazione del territorio, grazie anche alla grande sinergia che si è creata tra diverse realtà di gestione sportiva, come  Sport & Joy, organizzatore del Rally di Majano, che collabora attivamente all’allestimento del percorso e alla sua cura, Rally Sport Gemona, insostituibili nella cura e nell’allestimento di tutto quello che è la gara nel territorio gemonese, Carnia Pistons, sempre pronti ad aiutare anche in questioni burocratiche, E4Run, che cura molti aspetti burocratici e logistici e molto del backstage del rally, e PN Motorsport, la grande novità del 2017, proprietari, tra l’altro, della pista di Cavasso Nuovo. Con loro vi è un accordo per il quale viene riservato uno sconto agli iscritti, ed inoltre vi è in mente una futura collaborazione ancora più incisiva per gli anni a venire.

Rilevante è stato anche il sostegno economico da parte dei Comuni di Cividale del Friuli, del comune di Gemona del Friuli, di Artegna e dell’UTI – Unione Territoriale Intercomunale – del gemonese.

 

Devo dire che quest’anno eravamo un poco in apprensione – ha detto Giorgio Croce, l’anima del Rally del Friuli Venezia Giulia – Pensavamo che con il cambiamento di Campionato, sempre Italiano, ma con dinamiche e attori diversi, le cose si sarebbero fatte difficili. Ma, evidentemente la gara piace, abbiamo avuto conferma di un grande amore dei piloti per le nostre strade, per la nostra accoglienza. Abbiamo raggiunto un numero decisamente importante di iscritti, un totale di 156 equipaggi. Sotto l’aspetto dei nomi e delle vetture, abbiamo grande qualità, non abbiamo quindi risentito molto del passaggio di validità. Anzi, possiamo proporre delle vetture molto interessanti dal punto di vista tecnico e spettacolare: le World Rally Car sono 8 e le R5 ben 10.  Prevedo che la lotta per la vittoria sarà molto combattuta, tra bei nomi e, soprattutto, belle auto. Abbiamo fatto un gran lavoro, come nostra consuetudine. Il nostro è un gruppo fortemente motivato, appassionato e che vive di vero volontariato. Sono riuscito a trasmettere alle mie ragazze, che sono la maggioranza, la mia passione e la dedizione per questo sport. Il piacere per lo sport ma, soprattutto, quello per i territori in cui si svolge è impagabile, e restituisce soddisfazioni indimenticabili. Abbiamo variato abbondantemente la gara, cercando di far spendere il meno possibile i nostri utenti: non siamo andati a cercare prove lunghissime e abbiamo tenuto in considerazione anche i trasferimenti. Siamo andati a  . . . ripescare nel passato, nella tradizione, riproponendo la prova di Drenchia, che non si correva da anni e sempre nel cuore dei piloti, e abbiamo riproposto un’ulteriore versione dell’intramontabile Trivio, senza la discesa di Oborza, ma con la spettacolare inversione del Trivio stretto e di Stregna.  Ogni anno, per rispettare le regole federali ci vediamo costretti a metter mano al percorso, spesso ci vediamo costretti ad escludere dal percorso alcuni Comuni, causando il disappunto dei Sindaci i quali si sono molto affezionati alla nostra gara e, nel limite delle loro possibilità, ci danno sempre un sostegno. Una gara come la nostra, tra l’altro, porta migliaia di spettatori in luoghi sconosciuti della nostra Regione, richiama turisti e praticanti che con il Rally ci raggiungono da tutta Europa. Ne guadagna l’indotto turistico: gli equipaggi ed il loro seguito, si fermano da noi per una intera settimana. A loro vanno poi aggiunti gli appassionati nei giorni della gara, diciamo che in una settimana in Friuli, con il suo rally arrivano circa 15 mila persone. Credo sia questo, il valore aggiunto della nostra manifestazione, dare immagine al territorio e una spinta all’economia, oltre che onorare lo sport ed i suoi valori. Un grazie anche ai nostri nuovi partner, Vitae Biotech e Physio Control che ci hanno permesso di poter donare, stamane, un defibrillatore al Comune di Gemona del Friuli”.

Il friulano Luca Rossetti, molto atteso nella gara “di casa” (foto M. Bonfanti)

UNA GARA, DUE GARE. È da anni che il format del “Friuli” è questo, una perfetta commistione di sfide per auto moderne  e storiche, un connubio che convive al meglio da anni, senza che nessuna parte copra l’altra. Quest’anno la gara riproporrà Gemona del Friuli, entrata a far parte del rally in modo deciso lo scorso anno e riproposta con forza anche per questa edizione, e viene ovviamente confermata Cividale del Friuli, oramai da anni fulcro dell’evento.

Proprio a conferma dell’avere due gare distinte, il programma dell’appuntamento parla chiaro: venerdì 25 agosto le “storiche” partiranno da Cividale del Friuli alle 14,01 e correranno già cinque prove speciali mentre le “moderne” faranno lo start dalle ore 18,31, svolgendo una sola “piesse”, quella di Gemona del Friuli, peraltro allungata rispetto alla versione 2016.

L’indomani, sabato 26 agosto, le “storiche” correranno altri sei impegni cronometrati (per un totale quindi di undici prove speciali), mentre il tricolore WRC avranno la spina dorsale della loro sfida, con lo stesso numero di prove, arrivando quindi ad un complessivo di sette. Gli arrivi saranno a partire dalle ore 18,01 per la gara storica e dalle 18,36 per la “moderna”.

La gara tricolore WRC conta sette prove speciali, per un totale cronometrato di 103,160 chilometri, a fronte dell’intera distanza che è di 300,01 con la spina dorsale dell’impegno prevista per sabato 26 agosto, con la sola “piesse” di Gemona prevista, come sopra accennato, venerdì sera (dalle ore 19,31).

La competizione storica continentale è più lunga, due giorni di sfide, che avvieranno dalle ore 14,50 di venerdì 25 agosto con la prova di Platischis. I concorrenti avranno da duellare con ben undici prove speciali, 156,200 chilometri di distanza competitiva sui 387,790 del totale previsto.

LA GARA SUL WEB. Ricco di informazioni fruibili a tutti, il sito web dell’evento, raggiungibile all’indirizzo www.rallyalpiorientali.it, è proposto in lingua italiana ed inglese, un vero e proprio punto informativo per poter seguire al meglio l’evento.

IL 2016. L’edizione 2016 del Rally del Friuli Venezia Giulia, venne vinta da Basso-Granai, futuri Campioni Italiani, mentre il Rally Alpi Orientali Historic fu appannaggio di “Pedro”-Baldaccini, su una Lancia rally 037.

Foto Dario Furlan

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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