Si è concluso da pochi giiorni il Rally Italia-Sardegna 2019, ottavo appuntamento del Campionato del Mondo Rally, con un finale rocambolesco che ha decretato il successo dello spagnolo Dani Sordo su Hyundai Coupè i20 WRC. La gara nella terra dei quattro mori, con partenza ed arrivo nella meravigliosa cittadina di Alghero, si è confermata una delle più belle del Campionato del mondo sia per i piloti, che hanno apprezzato i tracciati, i fantastici paesaggi e l’ospitalità del popolo sardo, che per il pubblico, accorso in massa sull’isola da più parti del continente (ma probabilmente anche da fuori dall’Europa) per godere dello spettacolo messo in scena dai migliori piloti al mondo a bordo delle performanti WRC PLUS .
Finale al cardiopalma, dicevamo, al Rally Italia-Sardegna 2019 con il guasto che ha infranto i sogni di vittoria di Ott Tanak (Toyota Yaris WRC) nella Power Stage – l’ultima e decisiva prova speciale del rally – quando era saldamente in testa dopo un gara tutta all’attacco con lo scratch di 6 prove speciali su sei vinte nella giornata precedente, guasto che lo ha costretto a disputare parte della prova senza idroguida perdendo così oltre due minuti e un rally già matematicamente suo.
Grandissima la delusione del pilota estone al quale la Toyota ha porto le sue scuse per l’accaduto, ne ha beneficiato lo spagnolo Dani Sordo – navigato da Carlos Del Barrio – andando a prendersi una vittoria comunque meritata a bordo della Hyundai Coupe’ i20 WRC. Sordo infatti, dopo la leadership ottenuta nella prima tappa, ha mantenuto il secondo posto della classifica fino all’ultima prova alle spalle di uno scatenatissimo Tanak (quinto nella classifica finale ma ora primo in quella mondiale), approfittando della disavventura occorsa alla Toyota per portarsi a casa la vittoria in terra sarda.
Rivelazione del rally sardo è stato senza dubbio il finlandese Teemu Suninen che su Ford. Fiesta WRC ha conquistato il secondo gradino del podio difendendosi dagli attacchi del norvegese Mikkelsen (Hyundai i20), infine terzo.
Mai in lizza per la vittoria invece il francese Sebastien Ogier, il pluricampione del mondo ha iniziato subito male la sua avventura in Sardegna danneggiando una sospensione nello shakedown a cui sono seguiti alcuni errori che lo hanno relegato lontano dalle posizioni di vertice.
Ottimi quarti Elfyn Evans e Scott Martin su Ford Fiesta WRC seguiti, appunto, dallo sfortunato Ott Tanak; al sesto posto Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul (Hyundai i20 WRC) che dopo essersi fermati al termine dell’ultima prova sulla spiaggia dell’Argentiera per festeggiare i compagni Sordo e Mikkelsen hanno dovuto fare i conti con la vettura che non voleva saperne di andare in moto (probabile guasto al motorino di avviamento) e dopo lunghi concitati minuti, durante i quali le hanno tentate tutte per ridare vita alla vettura, hanno ottenuto l’autorizzazione a mettere in moto l’auto a spinta con il contributo dei “Marshalls” riuscendo così a ripartire ed a raggiungere il palco di Alghero.
La prima Citroe C3 WRC classificatasi nella top ten è stata quella di Esapekka Lappi e Janne Ferm che hanno concluso al settimo posto, a seguire Kris Meeke e Sebastian Marshall (Yaris WRC) che avrebbero meritato un po’ di più in questa gara condizionata da una foratura e dalla relativa perdita di tempo per la sostituzione della ruota.
Al nono posto il baby fenomeno Kalle Rovanpera navigato da Jhonne Alttunen, imprendibile con la Skoda Fabia R5 EVO, a chiudere la top ten il velocissimo ceco Jan Kopecky su una vettura analoga. La competitività di Kalle Rovanpera, seguito fin da ragazzino nella sua crescita professionale in Finlandia (suo paese d’origine), dovrebbe far riflettere su quanto siamo indietro in Italia nel supportare e far crescere i talenti e le nuove leve dell’automobilismo.
La gara sarda era valida, fra l’altro, anche per la classifica del Campionato Italiano Rally, dove nella suddivisione di Gara 1 e Gara 2 si sono imposti rispettivamente Andrea Crugnola e Giandomenico Basso.
Proprio nell’ultima giornata di gara, infine, è arrivata la notizia del rinnovo dell’accordo con la Wrc Promoter Gmbh e l’Automobile Club d’Italia per disputare le prossime tre edizioni del Rally Italia Sardegna nuovamente sull’isola dei quattro mori, una conferma che ripaga dello sforzo compiuto in tutti questi anni dall’organizzazione per mantenere al vertice una gara che nonostante le difficoltà paventate dal promoter per raggiungere l’isola da parte del grosso pubblico si sta rivelando sempre più un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati che affollano per l’occasione la bellissima Sardegna generando un indotto rilevante e ben gradito agli esercenti locali che vedono in questa manifestazione un’opportunità per implementare il turismo quando la stagione estiva non è ancora partita completamente. Voci recentissime danno il ritorno della manifestazione ad Olbia – città che ha ospitato a lungo ed ha sempre amato il rally mondiale – ed uno spostamento delle prove speciali a est della Sardegna, decisione che se confermata creerà sicuramente qualche malumore ad ovest e qualche dispiacere agli appassionati che hanno apprezzato le bellezze della meravigliosa cittadina di Alghero.
Servizio e foto Dario Furlan