Auto da sogno, spettacolo a volontà e divertimento per pubblico e piloti: è questo il leit motiv di Rallylegend, la kermesse motoristica che raduna campioni e piloti di grido e che richiama ogni anno nella piccola Repubblica di San Marino appassionati da ogni dove. La manifestazione, andata in scena a San Marino dal 12 al 14 ottobre e arrivata oramai alla 16^ edizione, è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento per i piloti che dopo aver “assaggiato” il format di Rallylegend ed il calore del pubblico non vedono l’ora di ritornarci; così quest’anno anche piloti del calibro di Kris Meeke, Craig Breen e Mikko Hirvonen hanno dato la loro adesione deliziando il pubblico con la loro guida spettacolare e velocissima.
Le velleità di vittoria ovviamente non mancavano ma per qualcuno la voglia di divertire il pubblico (e di divertirsi) ha probabilmente preso il sopravvento e così i tempi registrati dal cronometro sono passati in secondo piano a tutto beneficio dello spettacolo, non per nulla a Kris Meeke – l’ex pilota Citroen già sotto contratto con la Toyota per il 2019 – è andato il premio per il pilota più spettacolare della sua categoria, ad ogni passaggio il pubblico era tutto per il “folletto” nord-irlandese che riscuote le simpatie dei tifosi per quel suo modo di andare a tutta sfidando le leggi della dinamica e, a volte, anche quelle della gravità.
Una vera folla ha pacificamente invaso San Marino riversandosi lungo le prove speciali predisposte sul territorio della piccola repubblica del Titano, notevole la presenza di estimatori e supporters proveniente dai paesi balcanici – dall’Ungheria in primis – a supporto dei concorrenti che a bordo delle numerose LADA iscritte alla kermesse (le auto dell’est Europa simili alle nostre vecchie Fiat 124, tutt’ora in voga da quelle parti) hanno dato spettacolo nonostante le limitazioni di tali vetture; numerosa anche la rappresentanza giunta a San Marino dal Friuli Venezia Giulia con i mezzi più disparati, i vessilli con l’aquila araldica con le ali aperte – simbolo della regione – sventolavano un po’ dappertutto lungo le prove speciali, nondimeno la lingua della “Patrie dal Friûl” era fra le più parlate a riprova della profonda passione dei friulani per i rally e per Rallylegend in particolare.
Per quanto riguarda l’aspetto prettamente sportivo, la gara riservata alle vetture HISTORIC è stata vinta dal sammarinese Stefano Rosati, coadiuvato alle note da Sergio Toccaceli, che è risultato il più veloce a bordo della Talbot Lotus ed ha avuto la meglio su Davide Cesarini, secondo su Ford Escort Rs2000, e su Nicola Bonfé che su Ford Escort Rs si è classificato al terzo posto
Craig Breen, con una condotta regolare ma non per questo meno spettacolare, si è invece aggiudicato la categoria “WRC”, una serie che ha visto al via vetture piuttosto recenti (ammesse quest’anno le vetture costruite fino al 2010) e molto apprezzate dal pubblico per la loro potenza e velocità.
Per la categoria MYTH, Totò Riolo con Gianfranco Rappa alle note, sulla sua Subaru Legacy ha sbaragliato la concorrenza confermandosi mattatore del Legend, sono quattro infatti le affermazioni sinora ottenute dal poliedrico pilota siculo; al secondo posto l’uruguaiano Gustavo Trelles su Toyota Celica St 205 navigato da “Bicho” Del Buono, terzo posto per Carlo Boroli e Paolo Vercelli con la bellissima Subaru Impreza del 1998. Il sammarinese Marcello Colombini (Bmw M3 E30, con Marco Selva sul sedile di destra) sempre velocissimo sulle strade di casa, ha dovuto accontentarsi della quinta posizione preceduto dall’equipaggio Galli-Romei su Renault Clio.
Oltre alla competizione sono state diverse, come sempre, le iniziative proposte dagli organizzatori: la Martini Racing Parade, quest’anno dedicata alle vetture in livrea “Martini Racing” in occasione del 50° anniversario di sponsorizzazione dell’automobilismo sportivo della nota casa di bevande italiana, le sessioni autografi che hanno permesso ai fan di avvicinare i grandi campioni del motorsport per riuscire a portare a casa un agognato ricordo dei propri beniamini. Non si può non citare poi il Village – il fulcro della manifestazione – ove vi è la possibilità di vedere da vicino tutte le vetture iscritte, assistere a convegni e conferenze, acquistare gadget e memorabilia, insomma: vivere Rallylegend da protagonista!
Ma Rallylegend è anche – e soprattutto – una festa, una festa di popolo dove persone di nazionalità ed estrazione diverse si ritrovano con il solo scopo di vedere in azione i campioni che hanno fatto grande la storia del rally. Le prove speciali vengono prese d’assalto e accampamenti più o meno improvvisati sorgono ovunque lungo il percorso con persone addette alle cucine ed al vettovagliamento che si prodigano affinché le giornate trascorse al Legend possano essere ricordate con piacere da tuti i partecipanti. Lo spirito di fratellanza che si respira in questa occasione è raro da trovare in altre manifestazioni (addirittura impossibile nel mondo del calcio, ndr), può capitare di essere fermati ad un incrocio da gruppi di nazionalità straniera che offrono un assaggio delle loro specialità, di brindare con i vicini di accampamento e scambiarsi delizie culinarie dei rispettivi luoghi di origine e, a volte, stringere nuove amicizie che poi si rinsalderanno nelle successive edizioni di Rallylegend. Questo, oltre al lato prettamente agonistico e spettacolare della gara, contribuisce a rendere unico l’evento organizzato da Zeromille e REW Events con la collaborazione di FAMS, Federazione Auto Motoristica Sammarinese, di CONS, Comitato Olimpico Sammarinese ed il patrocinio della Segreteria di Stato Istruzione e Sport della Repubblica di San Marino.
I puristi dell’automobilismo potrebbero obiettare che alcune delle auto non sono originali ma “repliche” di quelle che nei decenni scorsi calcavano le prove speciali di mezzo mondo, sfido però chiunque nel trovare una concentrazione così elevata di vetture – originali e non – che hanno fatto la storia dei rally e che nella Repubblica del Titano vengono portate in gara con il rischio intrinseco di danneggiarle e comprometterne il valore storico, per il puro gusto di partecipare a quello che è un grandissimo evento, con l’obiettivo di salire sulla pedana di arrivo ed essere abbracciati dal calore dell’eccezionale pubblico di Rallylegend .
Servizio e foto Dario Furlan