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UDINESE: DEBUTTO SPEZIALNO

UDINESE: DEBUTTO SPEZIALNO

Tempo di prima gara ufficiale sotto l’arco del Friuli, per il terzo turno di coppa Italia con la sfida fra Udinese e Spezia.

Iachini, per il debutto ufficiale scegli un 3-5-2 con Karnezis fra i pali, Heurtaux, Danilo e Felipe in difesa, Wdimer ed Armero laterali in un centrocampo a 5 formato da Badu, Fofana e De Paul con Matos e Zapata in attacco.

Gara vivace fin dalle prime battute, con i padroni di casa che orchestranti qualche buona manovra. Pochi secondi e ci prova Widmer, seguito a ruota da due tentativi di De Paul, uno deviato in angolo l’altro neutralizzato bene da Chichizola, il portiere della squadra ligure. Le principali azioni casalinghe passano dai piedi di De Paul che prova ancora ad inventare qualcosa che però non porta frutti. A metà tempo più vivace lo Spezia prima con un’azione pericolosa in area di rigore con la difesa friulana che si salva in corner, poi con una bella conclusione da fuori di Nené alzata sopra la traversa da Karnezis. Poco più tardi tiro di Mastinu, per la formazione spezzina, palla alta. Al 33’ arriva il primo gol ufficiale della stagione, ed è manco a dirlo, di De Paul che prova la conclusione da fuori area con la palla che impatta su un difensore ospite e si insacca alle spalle di un incolpevole Chichinzola. La reazione dello Spezia è veemente e non si fa attendere: dopo due minuti colpo di testa di Okereke, bravo Karnezis a deviare in angolo. Dal successivo corner mischione d’altri tempi in area friulana e Nenè da zero metri la spinge alle spalle di Karnezis per l’immediato pareggio. Al 40’ uno-due perfetto della formazione allenata da Di Carlo: Okereke viene servito in profondità, e l’attaccante classe 97 trova con una perfetta conclusione l’angolino alla sinistra del numero 1 friulano, per l’incredibile vantaggio ospite. Il finale di tempo vede l’Udinese propositiva alla ricerca del pari con una bella azione di Zapata in area e due tentativi di Badu, uno di testa e uno con una tiro da fuori, ma il risultato non cambia e si va in pausa sul risultato di 1 a 2.

La ripresa vede l’Udinese sugli scudi e al 10’ arriva l’episodio che può cambiare il risultato: rigore bianconero con Zapata che ci prova dagli 11 metri ma la conclusione, centrale, viene respinta in angolo dal numero 1 spezzino ed il risultato non cambia. Subito dopo, al 12’ arriva, invece, il terzo gol dello Spezia con Nené che insacca alle spalle di Karnezis sugli sviluppi di un corner. Al 22’ Zapata da buona posizione, in centro area, ha l’occasione per riaprire il match, ma la spara alta sopra la traversa prendendosi una bordata di fischi da una nord non particolarmente soddisfatta della gara. Al 36’ quasi cappotto, con un’azione ospite in contropiede, Karnezis evita la disfatta. Il match si trascina stancamente fino a due minuti dalla fine quando Zapata di testa trova il punto del 2 a 3 e regala un po’ di speranza nei minuti finali. Speranza vana però perché, a parte un due palle messe in area, non succede nulla e finisce con il poco pronosticatile passaggio del turno dello Spezia.

Passaggio del turno non immeritato però, visto che la squadra di Di Carlo ha creato parecchie occasioni nell’arco dei 90 minuti, dimostrando timore, come detto dallo stesso tecnico in conferenza stampa, nei primi minuti ma prendendo coraggio con il passare del tempo sfruttando gli episodi capitati.

Rammaricato invece Iachini per il mancato passaggio del turno e per la prestazione dopo il gol dubito. Pareggio ospite che, secondo il nuovo mister, ha influito mentalmente sulla gara, interpretata bene dai suoi nei primi 25 minuti nei quali si è vista qualche buona manovra. C’è da lavora ancora sulla fase offensiva, in particolare sull’ultimo passaggio, spesso impreciso. Rispetto al mercato il mister ha detto che si sta parlando con la società in modo da rimanere vigili fino alla fine della sessione estiva.

Rimane il peccato però una qualificazione sfumata con una prestazione negativa che non fa di certo ben sperare per la prima gara del campionato, di sabato prossimo, che vedrà i friulani impegnati all’Olimpico contro la Roma, in un avvio che non si può certo considerare semplice. Chissà però che non si parta una sorpresa come l’anno scorso a Torino contro la Juventus. In attesa di capirlo sicuramente c’è un bel po’ di lavoro da fare in questa settimana per migliorare diverse cose, dal punto di vista tecnico-tattico e pure psicologico.

Rudi Buset

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About Rudi Buset

Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti dal 2013 Diplomato presso l’ITC Einaudi nel 2007, lavora presso una carpenteria leggera artigiana. Impegnato nel sociale e in politica, da anni collabora con diverse realtà del suo territorio con particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. Appassionato di tutto ciò che riguarda l’uomo in quanto “animale politico” oltre che allo sport (in primis il calcio).

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