Risoul, 27 maggio 2016 – Il corridore italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) ha vinto la diciannovesima tappa del 99º Giro d’Italia, da Pinerolo a Risoul di 162 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Mikel Nieve (Team Sky) e Esteban Chaves (Orica Greenedge).
Il favorito alla vigilia del Giro, Vincenzo Nibali, ha reagito dopo il deludente risultato sulle Dolomiti vincendo in solitaria sulle Alpi francesi a Risoul, mentre il secondo di ieri nella Generale, Esteban Chaves, ha detronizzato Steven Kruijswijk, caduto sulla discesa del Colle dell’Agnello e costretto ad andare all’ospedale di Briançon dopo la tappa per esami radiografici.
Il vincitore, subito dopo il traguardo, ha dichiarato: “Oggi ho vinto di rabbia. Tutto quello che è successo nei giorni scorsi non è stato semplice da gestire. Voglio dedicare questa vittoria a Rosario [un allievo della squadra giovanile di Nibali morto per un incidente nei giorni scorsi]. Sono molto felice. È stata una tappa durissima. Ora voglio mantenere i piedi per terra. C’è un’altra tappa molto difficile domani”.
Vincenzo Nibali: “Ho sempre saputo che qualcosa può accadere prima del finale di un Grande Giro. Avevo buone sensazioni sulle alte quote oggi. Mentre scalavo il Colle dell’Agnello ho visto diversi corridori in difficoltà ed ho provato ad accelerare. Steven Kruijswijk non stava facendo benissimo. Avevamo Michele Scarponi in una fuga importante. Mi sono concentrato perlopiù sul vincere la tappa. Sono partito e non ho mai mollato fino a Risoul. Non è stato semplice reagire ma dentro di me ho continuato a credere di poter fare qualcosa di grande prima della fine del Giro. Questa è di sicuro una bella vittoria ma la mia preferita rimane quella del Lombardia”.
Steven Kruijswijk cade nella discesa dalla Cima Coppi e perde ulteriore tempo sull’ultima salita
Esteban Chaves (Orica Greenedge) è la nuova Maglia Rosa di leader della Classifica Generale.
La Maglia Rosa ha dichiarato: “È stata dura. Sono felice di indossare la Maglia Rosa ed essere vicino alla vittoria nel Giro ma domani c’è un’altra tappa davvero complicata. Mi spiace per Steven Kruijswijk. Ha fatto un piccolo errore in discesa ma si è difeso con grande coraggio. Ho provato a stare con Nibali ma era troppo forte per me oggi”.
Esteban Chaves: “È un giorno speciale per me, per la mia squadra e per la mia nazione. Ruben [Plaza] era andato in fuga, ero nel gruppo dei migliori quando gli attacchi sono cominciati a 5 km dalla vetta dell’Agnello. È stata una mossa anticipata, anche se penso fosse quello il momento buono per attaccare per fare la differenza. Non è facile seguire Nibali in discesa, scende come un pazzo ed anche io sono stato un po’ pazzo. Mi dispiace per Steven Kruijswijk. Le cadute fanno parte del ciclismo, lui ha reagito da guerriero. È un sogno essere in Maglia Rosa. Se riuscirò a vincerla sarà grandissimo, se non ci dovessi riuscire avrò comunque fatto tutto il possibile”.
RISULTATO FINALE
1 – Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) – 162 km in 4h19’54”, media 37,398 km/h
2 – Mikel Nieve (Team Sky) a 51″
3 – Esteban Chaves (Orica Greenedge) a 53″
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Esteban Chaves (Orica Greenedge)
- Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)
1 – Esteban Chaves (Orica Greenedge)
2 – Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) a 44″
3 – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo) a 1’05”
4 – Alejandro Valverde (Movistar Team) a 1’48”
5 – Rafal Majka (Tinkoff) a 3’59”
Tappa n. 20 – Guillestre – Sant’Anna di Vinadio – 134 km
Ultimi 2300 m tutti in salita con pendenze dal 9% all’11%. Strada abbastanza stretta con alcuni tornanti. Ultime centinaia di metri tra le case del Santuario con brevi rampe e curve strette. Rettilineo d’arrivo di 50 m su asfalto largo 6 m.
GUILLESTRE– km 0
Guillestre è la località che rappresenta il centro più importante della vallata.
STATION DE VARS (traguardo volante)– km 14 e COL DE VARS (GPM)– km 19
La corsa supera Sainte Marie de Vars, il maggior centro della zona che introduce alla zona (TV di tappa) degli impianti sciistici di Station de Vars che, così come quelli di Risoul, sono compresi nell’ampio territorio della Foret Blanche. Poi la corsa affronta il Col de Vars (1^ cat.), salita storica del Tour de France. Fa parte della “Route des Grandes Alpes”.
SAINT PAUL SUR UBAYE– km 27
Situata nel dipartimento delle Alpes-de-Haute Provence, nella vallata dell’Ubaye dal nome del fiume che vi scorre. Sua caratteristica è quella che la sponda destra, assolata, è coltivata mentre quella sinistra è soprattutto boschiva. Si scende su Saint Paul sur Ubaye, villaggio sovrastato dalla cima dell’Aiguille du Chambeyron (m.3412), la più alta dopo il Monviso.
JAUSIERS– km 41
Si supera la borgata di Les Gleizolles e il piccolissimo comune La Condamine Chatelard, tipici luoghi di montagna. A Jausiers, al termine della discesa dal Col de Vars, il paese presenta piacevoli architetture con decorazioni.
COL DE LA BONETTE (GPM) – km 63
L’unico abitato che s’incontra lungo la salita è quello della frazione di Lans. Sede stradale ampia che dopo la località presenta la prima parte con coltivazioni, quindi vegetazione e poi più nulla fra strada, rocce e cielo. Poco prima dello scollinamento si tocca la sommità del Restefond, a quota m.2680.
SAINT-ETIENNE DE TINÉ – km 88
Si entra nel Dipartimento delle Alpi Marittime incontrando, in costante discesa, le caserme in pietra, abbandonate nel periodo fra i due conflitti mondiali, di Camp des Fourches e quindi Bousieyas, minuscolo centro abitato, il più elevato del dipartimento e, infine, Saint-Etienne de Tiné, comune tipico con belle costruzioni, ai limiti del parco nazionale del Mercantour.
ISOLA (traguardo volante) – km 103 e COLLE DELLA LOMBARDA (GPM) – km 124
Isola è un piccolo comune che, fino al 1947, apparteneva all’Italia. Da qui inizia un’altra lunga salita di una ventina di chilometri per il GPM di 1^ cat. del Colle della Lombarda. Si supera la recente stazione sciistica di Isola 2000 in un pregevole paesaggio d’alta montagna.
SANT’ANNA DI VINADIO (GPM) – km 134
Si entra in Italia, in Piemonte, provincia di Cuneo con un tratto in discesa al 6/7% fino al bivio per Sant’Anna, a quota m. 1824. Da qui si risale ancora verso il traguardo di Sant’Anna di Vinadio che si trova a quota m. 2015.
Il Santuario di Sant’Anna di Vinadio, il più alto d’Europa, è dedicato ai santi Anna e Gioacchino, i genitori di Maria, che si festeggiano il 26 luglio. Nasce nel 1500 come cappella-ospizio montano e, nei secoli, si sviluppa. Ha subito vari e gravi danneggiamenti legati a vicende belliche trovandosi su una linea di confine ma, dal 1949, iniziano varie opere di restauro e ampliamento. Nel 1964 l’apertura di una strada percorribile per le auto diede nuovo e cospicuo impulso alla struttura religiosa. Il santuario, di stile barocco, risale agli anni attorno al 1680. Ora comprende anche altri ambienti accessori per accogliere pellegrini. Di notevole bellezza sono i due laghetti alpini naturali situati poco più in alto, raggiungibili a piedi.
In tema ciclistico, del Giro d’Italia in particolare, si ricorda che qui era già stato allestito il traguardo della 18^ tappa, Imperia-Sant’Anna di Vinadio, dell’84^ edizione della corsa rosa, in programma il 7 giugno 2001, ma la tappa non fu disputata.
Vinadio, con il suo estesissimo territorio (il secondo del Piemonte, dopo Alessandria), sorge nella valle della Stura di Demonte, a quota m. 900. È stata un’importante piazzaforte come rivelano le fortificazioni e il fossato che le circonda, fatte costruire da Carlo Alberto. Ora la struttura è nella disponibilità della popolazione con varie attività. Caratteristica è la chiesa con il bel campanile romanico nella zona più elevata dell’abitato. È località turistica e termale con le strutture situate a Bagni di Vinadio, a monte di Vinadio, a quota m.1305 mentre, in località Besmorello, è in funzione un moderno stabilimento per imbottigliamento delle acque minerali di S. Anna di Vinadio. È nativa di Vinadio (1969) Stefania Belmondo, plurimedagliata e plurititolata specialista dello sci di fondo.