martedì , 30 Aprile 2024
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Grande crescendo di emozioni al concerto di chiusura della stagione musicale del Giovanni da Udine

Meravigliosa la performance dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta nel concerto del 14 aprile, che ha concluso in bellezza la stagione di musica del Giovanni da Udine. L’attesissima serata, che ha registrato il tutto esaurito, non ha disatteso le aspettative del pubblico: la magistrale interpretazione dell’orchestra ha infatti permesso al pubblico di apprezzare un programma vasto e variegato, eseguito con ineccepibile pulizia tecnica ed emozionante espressività. Filo conduttore del programma è stato il tema della sinfonia, declinata in tre diverse forme: in apertura di serata la Sinfonia dall’opera I Vespri siciliani di Verdi, seguita dalla Sinfonia n. 41 in Do maggiore KV 551 “Jupiter” di Mozart, per poi giungere al momento più intenso del concerto con con l’esecuzione della Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 “Dal nuovo mondo” di Dvořák. La Sinfonia di Verdi ha offerto allo spettatore un primo eloquente spaccato delle grandi doti dell’orchestra: l’esecuzione è stata caratterizzata non solo da una grande pulizia, ma soprattutto da un eccezionale uso delle dinamiche, con piani corposi e vibranti e forti pieni ed enfatici, mai eccessivi.         Serenità classica e sonorità tranquille hanno caratterizzato la “Jupiter”, in un’esecuzione le cui note hanno potuto risuonare anche dopo il concerto nella mente dell’ascoltatore. La serata, costruita in crescendo, ha raggiunto il momento più alto con la Sinfonia “Dal nuovo mondo”: con gesto asciutto ed essenziale, ma sempre morbido e dolce, il direttore Zubin Mehta ha condotto un’interpretazione meravigliosa dell’opera di Dvořák. Dopo il curatissimo e appassionante Adagio – Allegro molto, l’orchestra ha offerto dal Largo frasi musicali di grande respiro, in grado di coinvolgere completamente lo spettatore nel ritmo calmo del movimento. La musicalità empatica creata ha così permesso al pubblico di godere al meglio dell’esecuzione focosa e di grande impatto dei tempi veloci e dei morbidi passaggi di tema da uno strumento all’altro, caratterizzati inoltre da grandissimo equilibrio e da un suono chiaro e sempre interessante. Ai lunghi applausi di encomio del pubblico, Zubin Mehta e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino hanno risposto proponendo come bis l’Ouverture da Le nozze di Figaro di Mozart, regalando a conclusione di un concerto straordinario un’interpretazione spigliata e gioiosa, che colpiva immediatamente le emozioni dell’ascoltatore.

Lucia Ferigutti

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