Il 13 ottobre si alza il sipario del Teatro dei Fabbri, il piccolo gioiello della Contrada nel cuore della città vecchia di Trieste, con la rassegna “AiFabbri2”, dedicata al teatro contemporaneo. Sono 14 gli appuntamentiper sperimentare ed esplorare vie inaspettate rispetto al teatro tradizionale: un calendario variegato nato anche grazie alle collaborazioni con importanti realtà culturali nazionali che porteranno ai Fabbri e al pubblico triestino alcune delle loro produzioni più interessanti e innovative. Con molte storie di donne, di oggi e del passato, da Scenes With Girls che apre la rassegna al carteggio tra la pittrice ed editrice triestina Anita Pittoni e Linuccia Saba, dall’incrocio tra un’internata nel manicomio di Trieste e la fotografa Marianne Strobl alla rielaborazione della figura di Elena di Sparta, fino all’assolo teatrale di una giovane attrice e autrice “di seconda generazione” che racconta il confronto tra l’Italia e il tema della diversità.
«Prosegue con la seconda edizione la rassegna della Contrada che restituisce anche al pubblico più adulto il teatro in via dei Fabbri, da sempre casa degli spettacoli per i più piccoli con il Teatro Ragazzi», spiega la direttrice artistica della Contrada, Livia Amabilino, che ha presentato la stagione insieme al direttore organizzativo Diego Matuchina. «Da tempo abbiamo iniziato infatti ad ospitare ai Fabbri anche titoli legati al teatro contemporaneo, una proposta che dallo scorso anno è diventata una stagione più articolata, più coraggiosa e di ricerca. Con la rassegna 2022-2023 continuiamo un percorso di sperimentazione che coinvolge le tante realtà culturali nazionali con le quali La Contrada ha stretto collaborazioni, in particolare negli ultimi anni. Sempre con l’idea di fare il teatro tutti insieme, esplorando e contaminando le sue infinite possibilità espressive».
La stagione di AiFabbri2 parte dal 13 al 15 ottobre con Scenes With Girls, storia di ragazze, con le loro aspettative e le loro contraddizioni, dal testo della commediografa britannica Miriam Battye, con un cast tutto al femminile e la regia di Martina Glenda, e prosegue dal 27 al 29 ottobre con Boddah di Davide Rossi, in veste di autore e interprete, riflessione sul suicidio di Kurt Cobain a partire dalla sua lettera di addio. Dal 3 al 5 novembre tocca a Il signor Dopodomani, monologo del fumettista Domenico Loddo interpretato da Stefano Cutrupi, confessione di un uomo vittima sentimentale di un amore finito, tra le note di Battiato e Fossati. Dal 17 al 19 novembre il pluripremiato attore e autore Oscar De Summa porta ai Fabbri L’ultima eredità, viaggio geografico ed emotivo di un uomo che raggiunge il padre malato terminale, ripercorrendo la sua vita, mentre il 20 e 21 novembre Silvia Priori fa incontrare teatro tradizionale e danza orientale in Elena di Sparta. L’appuntamento del 1 e 2 dicembre è con Respiro piano, scritto, diretto e interpretato da Piera Russo, tra oggetti che rievocano memorie di famiglia nella Campania degli anni ’50. Dal 5 al 7 gennaio 2023 si riparte con una produzione originale La Contrada dedicata alla figura della pittrice ed editrice triestina Anita Pittoni, a 40 anni dalla sua morte: Epistolario triestino, con Daniela Gattorno e Marzia Postogna, porta al pubblico il suo scambio di lettere con Linuccia Saba, figlia di Umberto. Il 18 e 19 gennaio è la volta di Giustina Testa, autrice e interprete del monologo Sala Party, che dà voce a una donna costretta, in una sala operatoria, a decidere del destino di suo figlio. Il 25 gennaio, in data unica, Gerarchia e privilegio è un “melologo” per voce e pianoforte con Diana Höbel che riflette sulle dinamiche dei campi di sterminio, attraverso le parole di Primo Levi e di Hermann Langbein. Il 3 e 4 febbraio Pietro Cerchiello porta ai Fabbri la sua Ecologia capitalista, poi la stagione prosegue con quattro produzioni originali La Contrada: il 16 e 17 febbraio Valentino Pagliei propone il suo Ciclope, una rêverie per luce, voce e contrabbasso tratta dal 12° episodio dell’Ulisse di James Joyce, mentre il 3 e 4 marzo, con Bella dentro, Ilaria Marcuccilli, porta in scena la storia di Viola, rinchiusa nel manicomio di Trieste ma libera nella sua mente, e della fotografa Marianne Strobl che la immortala da una finestra di uno dei padiglioni di San Giovanni. Dal 17 al 19 marzo tocca a Terzetto spezzato, una “fantasia in un atto” di Italo Svevo sul classico triangolo “lui-lei-l’altro”, reinterpretato dalla regia di Elke Burul, e infine il 31 marzo e 1 aprile la stagione si conclude con Pensiero stupendo, con la regia Omar Makhloufi, assolo teatrale anche cantato e danzato di e con Didi Garbaccio Bogin, autrice e attrice “della seconda generazione”, che ci racconta sulla sua stessa esperienza il persistente problema dell’Italia di oggi con la diversità.
Tanti appuntamenti per sognare e riflettere insieme sotto il tetto a botte del Teatro dei Fabbri e l’insegna di Bruno Chersicla “Teatro dei Fabbri”. Per informazioni [email protected] oppure 040947481
PREZZI E ABBONAMENTI RASSEGNA “AI FABBRI2”:
CARNET FABBRI
5 Spettacoli 45,00 euro
RIDUZIONE ABBONATI CONTRADA
5 Spettacoli 35,00 euro
BIGLIETTI
Intero 12,00 euro
Ridotto sopra i 65 anni 10,00 euro
Abbonati Contrada 8,00 euro
Cortesia 5,00 euro