Da Giovedì 21 a Sabato 23 febbraio alle ore 20.45 e Domenica 24 febbraio alle 16.00, arriverà sul palcoscenico Teatro Nuovo Giovanni da Udine l’imperdibile Servo di Scena, primo grande successo teatrale di Ronald Harwood, premio Oscar per la sceneggiatura ne Il pianista, sceneggiatore del film Quartet che Dustin Hoffman recentemente ha tratto da una sua commedia, e autore anche del capolavoro La torre d’avorio in arrivo in aprile sul palco del Giovanni da Udine. Il CTB Teatro Stabile di Brescia e Teatro de gli Incamminati portano sul palcoscenico del Nuovo una commedia ironica e appassionata che, con la magistrale regia di Franco Branciaroli (nella doppia veste di attore e regista), il talento di Tommaso Cardarelli, la maestosa scena a due piani e gli splendidi costumi di Margherita Palli, rende omaggio all’Inghilterra e a Shakespeare. Un vero e proprio inno al teatro e alla sua gente, alla sua capacità di resistere in tempi difficili, alla sua insostituibilità. La storia ci porta nel 1940, in una Londra che pur devastata dai bombardamenti nazisti, riesce a conservare l’aplomb che l’ha sempre contraddistinta e il teatro continua a vivere a dispetto della stupidità che sembra sul punto di conquistare il mondo. E Shakespeare diviene non solo poeta di un intero popolo, ma anche il suo profeta, e il teatro il suo tempio. Il Servo di Scena racconta la vicenda di una delle compagnie teatrali, un po’ eroiche e spericolate, che continuano a calcare il palcoscenico resistendo all’insensatezza della guerra, e del suo vecchio capocomico, un non meglio identificato “Sir”, attore shakespeariano un tempo osannato dalle folle e dalla critica. Proprio nel confronto tra la figura del servo Norman (interpretata magnificamente da Tommaso Cardarelli) e quella cardine di Sir Ronald (resa con sapienza dal grandissimo carisma di Franco Branciaroli), trapela la ragione profonda della forza del teatro che risulta invincibile perché non ha padroni e non cerca ricompense, mentre la ragione della sua esistenza sta nella libertà. Inoltre sa pronunciare le parole, gli insegnamenti più significativi della vita, senza far perdere il sorriso. Servo di Scena catapulta lo spettatore dietro le quinte, per mostrargli l’altra faccia del teatro, quella più nascosta e misteriosa, valorizzando in modo esemplare quella più nota: il palcoscenico.