Per il primo concerto italiano del Monster Tour, organizzato da Azalea Promotion e Barley Arts.
Lunedì 17 Giugno 2013,
CODROIPO – Un palco coperto lungo oltre trenta metri e alto sedici, dotato di effetti e strumentazioni spettacolari, ha accolto i fan dei Kiss nella splendida cornice creata dalle barchesse di Villa Manin. I californiani Rival Sons, in attesa dei Kiss, hanno “scaldato” il pubblico con il loro rock ricco di influenze “zeppeliniane” e poco dopo un gigantesco ragno meccanico ha calato le sue zampe sul palco dando il la a Gene Simmons e compagni per l’inizio di uno show altamente tecnologico, forse un po’ kitsch ma sicuramente di notevole impatto scenico, mentre alle loro spalle uno schermo gigante proiettava le immagini della band e del pubblico.
(Foto articolo di Dario Furlan)
Non solo musica quindi ma anche tanto spettacolo quello proposto dalla band che dagli anni Settanta continua a sfornare un hard rock apprezzato a livello mondiale, basti pensare agli oltre 120 milioni di dischi venduti ed al successo di Monster, ultimo album dei Kiss, dal quale sono stati proposti brani quali Hell or Hallelujah e Outta this word. I costumi e i trucchi poi sono una delle parti fondamentali del gruppo newyorkese e il pubblico visto a Villa Manin non ha lesinato nel truccarsi e mascherarsi come i loro beniamini; teenagers, famiglie con bambini, moltissimi che più giovani non sono e anche qualche coppietta di mezza età, hanno affollato il prato antistante Villa Manin, cantando e ballando i successi della rock band statunitense.
Dopo Psycho circus, che ha aperto il concerto, la band ha snocciolato i migliori brani della loro carriera accompagnandoli con fuochi d’artificio, fontane di scintille, fiammate – in particolar modo con Heaven’s on fire – e botti fragorosi, non disdegnando un accenno all’italianissima Volare, coinvolgendo così ancora di più il pubblico che ha gradito intonando in coro la melodia. Insomma i Kiss, nonostante gli anni, sono ancora una band che dal vivo sa regalare una serata di spettacolo e di buon sano rock.
FOTO E SERVIZIO di Dario Furlan