Lo scienziato con l’occhio nero, al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia mette in scena Gli Uomini vengono da Marte, le Donne da Venere di Paul Deqandre.
Lo scienziato dall’occhio nero di Zelig, solito ad affondare attacchi all’indirizzo delle donne, questa volta «“per colpa” di John Gray» arriva addirittura a difendere i gentil sesso. Inoltre Migone sottolinea che «le donne sono più preparate allo spettacolo e lo apprezzano di più. Loro hanno senz’altro letto il testo e costretto, trascinato, l’uomo che ci viene senza voglia… però poi anche lui finisce per apprezzare le cose che dico. Uno spettacolo che mi sta dando tante soddisfazioni: infatti sono state cinquantacinque le repliche messe in scena nel corso del 2013 e ne abbiamo previste altre trenta quest’anno». «La messa in scena non ha lo scopo di condividere “verità”, ma soprattutto aiutare a comprendere l’incomprensibile» spiega Paolo Migone. «Parlo di vita quotidiana, di sesso, di tutto quello che può rapportare l’uomo e la donna e delle loro differenti visioni, ovviamente in chiave comica. L’originalità dello spettacolo sta proprio nel fatto che ricorda le principali differenze di funzionamento tra i due sessi, sostenendosi su situazioni quotidiane che conosciamo tutti, tenendo presente il confronto di ogni generazione. Grazie al professor Paolo Migone, infine comprenderemo come fare di queste differenze una fonte di complicità, e non di conflitto».
Il “professor” Paolo Migone spiegherà la diversità funzionale tra uomo e donna nel divertente ed educativo adattamento teatrale di Paul Deqandre di Gli Uomini vengono da Marte, le Donne da Venere: – ospite del Teatro Stabile regionale, martedì 28 gennaio alle ore 20.30 – anche Trieste ospiterà Paolo Migone, comico, cabarettista, disegnatore e caratterista italiano, è da oltre dieci anni uno dei perni di Zelig su Canale 5. Nato a San Paolo del brasile ma cresciuto a Livorno, nella sua vita a ha svolto svariati corsi di teatro ed ha poi creato il personaggio che ormai tutti immediatamente riconosciamo dall’aspetto e dall’abbigliamento tipico dello “scienziato pazzo”. Ci fa divertire esprimendo la sua visione pessimistica del mondo: dalla vita di coppia, alla frenetica vita della metropoli milanese, alle ingiustizie della società italiana. Nel 2012 ha vinto il Delfino d’Oro alla carriera come miglior cabarettista dell’anno al Festival Nazionale Adriatica Cabaret.